Piano nazionale amianto: la Camera approva una mozione per la sua attuazione

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A poco più di un anno dal varo del Piano nazionale amianto, presentato ufficialmente l’8 aprile 2013 a Casale Monferrato, una mozione unitaria approvata dalla Camera dei deputati la scorsa settimana impegna il governo ad approvarlo definitivamente, prevedendo i finanziamenti necessari, e ad assumere iniziative per incrementare le prestazioni per le vittime di patologie asbesto-correlate e i loro familiari

Il testo, votato all’unanimità, prevede in particolare che il governo si attivi “in accordo con le regioni affinché in tempi congrui sia concluso il programma dettagliato di censimento, bonifiche smaltimento dei materiali contaminati tramite i piani regionali amianto” e, “compatibilmente con gli attuali vincoli di finanza pubblica”, assuma iniziative “per incrementare le risorse assegnate al fondo per le vittime dell’amianto” istituito dalla legge finanziaria del 2008, con l’obiettivo di aumentare le prestazioni del fondo per i lavoratori colpiti da patologie amianto-correlate, estendendole anche ai loro familiari e a chi si è ammalato pur non lavorando a diretto contatto con la fibra killer.

La mozione impegna inoltre l’esecutivo a prevedere iniziative per escludere le spese per gli interventi di messa in sicurezza e bonifica dal patto di stabilità interno e “per finanziare adeguatamente sia il Fondo nazionale per il risanamento degli edifici pubblici”, istituito con la Finanziaria 2008 e mai reso operativo per mancanza di risorse, “dando priorità alla messa in sicurezza e bonifica degli edifici scolastici e universitari, delle strutture ospedaliere, delle caserme, degli uffici aperti al pubblico, sia il Fondo unico per l’edilizia scolastica”.

Tra gli altri punti toccati dal testo approvato dalla Camera, la necessità di “promuovere campagne di informazione sul rischio amianto soprattutto nei luoghi di lavoro e sulle possibili conseguenze della presenza di amianto dal punto di vista ambientale e sanitario”, l’invito “a valutare la necessità di predisporre misure in termini di diagnosi precoce al fine di tutelare la salute dei cittadini esposti al rischio amianto” e a “rafforzare i sistemi di verifica della tracciabilità dell’amianto”, stimolando lo smaltimento sostenibile e prendendo in considerazione la possibilità di determinare “un prezzario nazionale per le singole tipologie di opere di bonifica”.

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Redazione InSic

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