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Infrastrutture strategiche: i dati dell’ultimo Rapporto di monitoraggio annuale

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Il Servizio Studi della Camera ha diffuso l’ultimo rapporto annuale (2016) di monitoraggio sull’attuazione del Programma delle infrastrutture strategiche comprese nella “legge obiettivo” (legge 443/2001). Contestualmente è stato aggiornato il sistema informativo legge opere strategiche (SILOS)

Il Rapporto riporta i dati di sintesi del monitoraggio sullo stato della programmazione e della realizzazione delle infrastrutture strategiche al 31 dicembre 2016, che – in continuità con il 10° Rapporto per la VIII Commissione (Ambiente) dal titolo Le infrastrutture strategiche – Dalla “legge obiettivo” alle opere prioritarie, predisposto dal Servizio Studi in collaborazione con l’Autorità nazionale anti-corruzione – riguardano le opere prioritarie individuate dal Documento di economia e finanza 2015 (DEF) e le altre opere non prioritarie del Programma delle Infrastrutture Strategiche (PIS) inserite nell’11° Allegato infrastrutture approvato
con la delibera del CIPE n. 26 del 2014.

Le opere pubbliche sono suddivise in lotti e in ulteriori interventi che rappresentano un segmento dei lavori da svolgere. In considerazione del fatto che il monitoraggio coinvolge in prevalenza grandi infrastrutture il livello di segmentazione è più articolato e dettagliato. Il monitoraggio prende in considerazione più di 1.500 lotti, tra opere, interventi, sotto interventi e Per ciascun intervento è riportata la denominazione, il soggetto competente, la localizzazione regionale, lo stato di attuazione e la data presunta di ultimazione dei lavori.
Tutti gli interventi sono classificati in relazione alla riconducibilità all’elenco delle venticinque opere prioritarie elencate nell’allegato al Documento di economia e finanza 2015, all’inclusione nell’ultimo documento programmatico trasmesso dal Governo ovvero alla loro deliberazione da parte del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica). La delibera del CIPE segna il passaggio nell’iter procedurale rispetto all’approvazione dei progetti e all’assegnazione delle risorse.
I dati di carattere finanziario riguardano il costo delle opere riportato nei documenti programmatici trasmessi dal Governo, il costo presunto aggiornato alla data di monitoraggio (31 dicembre 2016), le risorse disponibili per la realizzazione dei lavori e quelle mancanti.

Il Rapporto 2016
Nel Rapporto 2016 si ricorda innanzitutto che con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 50 del 2016) è stata introdotta una nuova regolazione degli appalti pubblici e delle concessioni, che riguarda anche la definizione delle strategie infrastrutturali e la realizzazione delle opere pubbliche ed è stata abrogata la cosiddetta “legge obiettivo” (legge n. 443/2001) oltre alla normativa speciale con cui sono state programmate, progettate e realizzate le infrastrutture strategiche dal 2001. Però, è stata introdotta una nuova disciplina per la programmazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, che dovrà essere definita nel Documento pluriennale di pianificazione (DPP), la cui adozione è prevista entro un anno dall’entrata in vigore del Codice (19 aprile 2017).
Da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti deve, infatti, essere effettuata una ricognizione di tutti gli interventi già compresi negli strumenti di pianificazione e di programmazione vigenti alla data di entrata in vigore del Codice, ai fini della prima individuazione delle infrastrutture prioritarie. Tali strumenti, fino all’approvazione del primo DPP, “valgono come programmazione degli investimenti in materia di infrastrutture e trasporti” (art. 201, comma 9, del D.lgs. 50/2016).

I dati in evidenza
Rispetto al 10° Rapporto, che conteneva i dati al 31 marzo 2016, si evidenzia:
• l’assegnazione di nuove risorse per oltre 6 miliardi di euro a infrastrutture ferroviarie strategiche (potenziamento linee di accesso e Galleria del Brennero, Terzo valico dei Giovi, itinerari Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina, tratta ferroviaria Termoli-Campomarino-Ripalta
della linea Pescara-Bari);
• la prosecuzione dell’attività di revisione dei progetti esistenti (project review), che riguarda sia le opere stradali (autostrada Salerno-Reggio Calabria, SS 106 Jonica, Itinerario E45-E55 Orte-Mestre, Itinerario SS 275 Maglie- S. Maria di Leuca), i cui orientamenti saranno meglio esplicitati negli strumenti di pianificazione che sono collegati al contratto di programma 2016-2020 dell’ANAS, sia le infrastrutture ferroviarie (Nuovo collegamento ferroviario Transalpino Torino-Lione e, in corso di valutazione, sottoattraversamento di Firenze);
• l’avvio della programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) per il periodo 2014-2020, nell’ambito della quale sono statisottoscritti alcuni Patti con le Regioni e le Città metropolitane e sono state assegnate le risorse.

I costi delle opere prioritarie e non prioritarie
Il costo delle venticinque opere prioritarie, aggiornato al 31 dicembre 2016, è pari a 89,6 miliardi, il 32% del costo del Programma delle Infrastrutture Strategiche (278,2 miliardi).
e opere prioritarie sono previste ulteriori risorse del FSC 2014-2020 nel Piano operativo infrastrutture, del valore complessivo di 11,5 miliardi, di cui alla delibera CIPE 25/2016. Tali risorse non sono comprese tra le disponibilità in quanto, al 31 dicembre 2016, non risulta concluso l’iter di perfezionamento della delibera CIPE n. 54/2016, del 1° dicembre 2016, di approvazione del Piano operativo Infrastrutture.

Il costo delle opere non prioritarie, aggiornato al 31 dicembre 2016, è pari a 188,6 miliardi, il 68% del costo del Programma delle Infrastrutture Strategiche 2016 (278,2 miliardi).
Il costo delle 156 opere esaminate dal CIPE, tra ottobre 2002 dicembre 2016, è di 74 miliardi di euro, pari al 39% del costo totale delle opere non prioritarie. Per tali opere,sono consultabili nel sistema SILOS le schede con informazioni di dettaglio sullo stato di avanzamento.

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Redazione InSic

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