Lavoro nero, il DL Destinazione Italia inasprisce le sanzioni

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Nel Decreto Legge “Destinazione Italia” DL 145/2013 (Decreto Destinazione Italia), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.300 del 23-12-2013, che detta “Interventi urgenti” per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, riduzione premi RC-auto, internazionalizzazione, sviluppo e digitalizzazione delle imprese, opere pubbliche ed EXPO 2015, si fa riferimento anche alla vigilanza su lavoro ed alla lotta al lavoro sommerso e irregolare con un deciso inasprimento delle sanzioni che dovrà essere confermato nella legge di conversione.

In particolare, è prevista nel Decreto Destinazione Italia, una assunzione di 250 ispettori per il centro-nord, a conferma della priorità della lotta contro le irregolarità da parte del Ministero del lavoro.
Lo stesso Ministero fa sapere che questa misura, unitamente alla riorganizzazione interna del Dicastero, permetterà una maggiore incisività degli interventi da parte del personale ispettivo e verrà finanziata con l’aumento delle sanzioni previste per l’uso di manodopera in “nero” e per il mancato rispetto della disciplina in materia di riposi giornalieri e settimanali.

All’articolo 14 del DL 145/2013, infatti, si dispongono misure di contrasto al lavoro sommerso e irregolare, con un inasprimento delle sanzioni in particolare disponendo:
-l’aumento del 30% dell’importo delle sanzioni amministrative (di cui all’articolo 3 del DL 22/2/2002 n.12 (lavoro irregolare) e dell’art.14 (Disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare) co 4 lett. c del D.lgs.81/2008 che prevede il pagamento di una somma aggiuntiva rispetto a quelle di cui al comma 6 pari a 1.500 euro nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare e a 2.500 euro nelle ipotesi di sospensione per gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro);
-la decuplicazione degli importi delle sanzioni amministrative di cui ai commi 3 e 4 dell’articolo 18-bis del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66 (sanzioni per violazioni legate all’organizzazione dell’orario di lavoro), con esclusione delle sanzioni previste dall’articolo 10, comma 1, del medesimo decreto legislativo (in materia di Ferie annuali retribuite).

Il Decreto Destinazione Italia infine, prevede un definitivo superamento delle problematiche legate alla c.d. sovrapposizione degli interventi, attraverso un coinvolgimento diretto delle strutture centrali e territoriali del Ministero nella programmazione degli accessi ispettivi da parte degli Istituti previdenziali.

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Redazione InSic

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