Fatturazione elettronica in appalti pubblici
Il Consiglio dei Ministri n. 21 ha approva un decreto legislativo, per ora solo in esame preliminare sulla attuazione della direttiva 2014/55/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici
Il decreto introduce disposizioni in merito all’obbligo di fatturazione elettronica nei confronti delle “amministrazioni pubbliche” e nei confronti delle “amministrazioni autonome”.
Prevede inoltre, l’obbligo di ricevere ed elaborare le fatture elettroniche emesse per contratti pubblici di appalto, che sono conformi allo standard europeo degli appalti pubblici. Le nuove norme, non prevedendo alcuna soglia, si applicano a tutte le fatture dirette alla pubblica amministrazione.
Nota al DEF
Nello stesso Consiglio dei Ministri è stata approvata la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDef) 2018 nella quale compare: la cancellazione degli aumenti dell’Iva previsti per il 2019; la prima fase dell’introduzione della flat tax tramite l’innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato di imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani; il taglio dell’imposta sugli utili d’impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi.
Inoltre, in un’ottica di rilancio degli investimenti pubblici attraverso l’incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato.
Infine, per la parte infrastrutture, approvato un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova, per il quale il Governo, in considerazione delle caratteristiche di eccezionalità e urgenza degli interventi programmati, intende chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio.
Nel comunicato compare anche un riferimento a politiche di rilancio dei settori chiave dell’economia, in primis il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni.
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