L’evento è stata l’occasione per discutere ed approfondire i futuri indirizzi politici per l’utilizzo dell’idrogeno a livello globale. AL termine una Dichiarazione di Tokyo sancisce l’impegno alla collaborazione nell’utilizzo dell’idrogeno come fonte energetica.
“L’Italia ha maturato una lunga esperienza di ricerca nel settore dell’idrogeno e ha coordinato diversi progetti a livello europeo sulla produzione di idrogeno da energia eolica e da altre fonti rinnovabili non programmabili – Ha dichiarato il Sottosegretario Davide Crippa. Tuttavia, le tecnologie per la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno richiedono ancora una forte collaborazione internazionale tra i governi, i centri di ricerca e l’industria – ha proseguito il Sottosegretario – e sono necessari investimenti continui in ricerca, sviluppo e distribuzione per ridurre i costi e migliorare l’efficienza complessiva del sistema che, a sua volta, aiuterà a ridurre il costo dell’idrogeno per gli utenti finali. Questo incontro rappresenta un’eccellente opportunità di confronto – ha concluso Crippa -, considerando anche gli effetti relativi all’integrazione dei mercati dell’energia, la flessibilità dei sistemi e l’uso finale in una vasta gamma di settori.”
A conclusione del vertice, i partecipanti hanno siglato all’unanimità la Dichiarazione di Tokyo, un documento in cui ministri e i delegati hanno confermato il valore della collaborazione nell’attuare un programma per un futuro energetico più pulito e sicuro, utilizzando l’idrogeno come fonte energetica, insieme alle altre rinnovabili, sia nella vita quotidiana che nei trasporti e nei diversi settori industriali.
“Durante l’incontro e nel documento sottoscritto – ha dichiarato Crippa – abbiamo confermato la nostra convinzione che l’idrogeno possa contribuire in maniera determinante alla transizione energetica in corso poiché si tratta di una componente importante per avere un portafoglio energetico ampio, sicuro ed efficiente.
Elementi imprescindibili per continuare su questo percorso – ha aggiunto il Sottosegretario – sono la ricerca e lo sviluppo congiunti a livello internazionale, la collaborazione sulle tecnologie, l’armonizzazione della regolamentazione, la condivisione delle informazioni e, infine, la comunicazione, l’educazione e la sensibilizzazione verso tutti gli attori che prendono parte a questo processo”.
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