Il documento è il frutto della collaborazione tra Associazioni di categoria (F.O.O.I. – Filiera Olivicola Olearia Italiana) ed Uffici della Direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica e mette in comune, tra tutti gli attori della prevenzione incendi (titolari delle attività, tecnici antincendio, Comandi locali dei VVF), le best-practices da adottare per la messa a norma dei depositi di olio di oliva.
Le Linee guida rappresentano, per ogni fase del processo produttivo dei soli oli di oliva vergini ottenuti dal mero procedimento meccanico, un mezzo per individuare un insieme di misure di prevenzione e di protezione passiva ed attiva, finalizzate al contrasto del rischio di incendio nell’ambito della progettazione, costruzione ed esercizio delle attività di frantoio oleario-oleificio con deposito di olio d’oliva vergine.
Linee guida non cogenti
Il Comando VV.F. specifica che tali Linee guida non rappresentano una regola tecnica di prevenzione incendi, non hanno carattere di “cogenza”, ma costituiscono un utile indirizzo per i titolari delle attività e per i progettisti che potranno fare riferimento ai contenuti delle stesse per l’individuazione delle misure di prevenzione e protezione antincendi.
Per quel che riguarda la classificazione (prevista dall’Allegato I del DPR 151/2011) e l’istruttoria restano ferme le procedure previste dal DM 7/8/2012 e dal relativo Allegato I (Documentazione relativa ad attività non regolate da specifiche disposizioni antincendio).
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