Le modalità dell’esercitazione
I diversi scenari operativi hanno visto i Vigili del Fuoco intervenire con le squadre USAR (Urban Research and Rescue) in azioni di soccorso per ricerca di persone sotto le macerie con l’ausilio dei nuclei cinofili e con le squadre NBCR (nucleare batteriologico chimico radiologico) per la dispersione di sostanze tossiche in capannoni industriali.Tra i numerosi interventi, la verifica da parte dei tecnici del Corpo della stabilità della diga del lago di Barcis, la ricerca di persone intrappolate nelle abitazioni del paese di Casso, in alcuni puntellamenti a Frisanco e nell’allestimento del campo base VV.F. con il modulo di supporto logistico recentemente assegnato alla colonna mobile regionale dei vigili del fuoco del Veneto. Questo modulo è stato concepito per essere montato completamente in meno di ventiquattro ore garantendo così una completa autonomia ai reparti operativi impiegati nei soccorsi.
I comandanti dei vigili del fuoco delle province interessate hanno operato nei CCS (centro coordinamento soccorso) nel coordinamento dei soccorsi mentre dei funzionari del Corpo erano presenti nei COM (centro operativo misto) come coordinatori. Sono inoltre stati attivati il COR (centro operativo regionale) presso la sala Operativa della protezione civile di Palmanova e i COC (centri operativi comunali) presso i municipi dei comuni interessati dall’evento.
Durante la simulazione, oltre a verificare i corretti flussi di comunicazione attraverso canali alternativi, quali ponti radio e comunicazioni satellitari dedicate, è stata testata la piattaforma open source di georeferenziazione di eventi Ushahidi, che permette a chiunque di inviare informazioni usando smartphone e internet, creando un archivio temporale e geospaziale degli eventi.
L’esercitazione ha impegnato 145 Vigili del Fuoco delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia.
La commemorazione
Nella giornata di domenica si è svolta a Longarone (BL), la manifestazione in memoria delle vittime della tragedia del Vajont per ringraziare tutti i soccorritori dell’epoca. Alla sfilata era presente il capo del Corpo, ing. Alfio Pini.Purtroppo, poco prima dell’inizio dell’esercitazione, la triste notizia della prematura ed improvvisa scomparsa del collega Giorgio Camolese, del comando di Trieste.
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