Approvato il Libro verde per le politiche energetiche e climatiche

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Il 27 marzo scorso la Commissione europea ha adottato il Libro verde sul nuovo quadro al 2030 per le politiche dell’Unione in materia di cambiamenti climatici ed energia, che si pone in continuità con le politiche e gli obiettivi fissati con il noto “Pacchetto Clima-Energia” con orizzonte al 2020.

L’attuale quadro normativo si fonda infatti su tre obiettivi principali da raggiungere nell’UE entro il 2020:
– una riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra rispetto al livello del 1990;
– una quota del 20% di fonti energetiche rinnovabili nel totale di energia utilizzata;
– un risparmio del 20% nel consumo di energia primaria (rispetto alle proiezioni elaborate prima dell’accordo sugli obiettivi climatici ed energetici per il 2020).

In considerazione dei cambiamenti che, successivamente alla definizione di tale quadro normativo, si sono registrati sia in ambito economico e nei mercati energetici, sia nel campo della ricerca e della tecnologia applicata alla produzione di energia, il Libro verde rappresenta un’occasione di riflessione sugli obiettivi che si intendono perseguire a livello europeo entro il 2030 e costituisce il primo passo verso la definizione di un nuovo accordo sulle future politiche energetiche e climatiche dell’UE.

Il quadro strategico delinea come obiettivi principali per il 2030 la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, la garanzia dell’approvvigionamento energetico ed il sostegno alla crescita, alla competitività e all’occupazione, da realizzarsi secondo un approccio efficiente in termini di costi e fondato sull’impiego dell’alta tecnologia.

Il Libro verde è ora sottoposto a consultazione pubblica da parte della Commissione europea, con l’intento di acquisire dagli Stati Membri, dalle istituzioni e dai portatori d’interesse le loro posizioni sui temi affrontati, ed in particolare su:
– Quali insegnamenti si possono trarre dall’esperienza acquisita nel quadro attuale?
– Quali obiettivi potrebbero essere fissati per il 2030 in materia di clima ed energia?
– Come può essere garantita la coerenza tra diversi strumenti politici?
– Come possono essere definite in modo ottimale le politiche in grado di contribuire alla competitività dell’UE e alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico?- In che modo si può tener conto delle diverse capacità di intervento degli Stati membri?

Su tutti questi punti il Ministero dello sviluppo economico è interessato a ricevere le opinioni e le osservazioni di tutti i portatori di interesse, al fine di acquisire un quadro il più possibile completo delle diverse posizioni, che potranno così contribuire ad informare e sostenere l’azione dell’Italia nel futuro dibattito europeo sulle politiche climatiche ed energetiche.

A questo scopo il Ministero dello sviluppo economico lancia una propria consultazione pubblica con scadenza al 31 maggio 2013, cui si può rispondere attraverso questo sito accedendo tramite i sotto indicati link. Alla consultazione si può partecipare rispondendo alle domande poste dalla Commissione europea nella propria consultazione e/o rispondendo ad un numero più ristretto di domande formulate dal Ministero. È possibile in ogni caso allegare un documento al termine della consultazione.

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Redazione InSic

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