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Aerazione del disimpegno in impianti termici: che dice la normativa?
L’Allegato al D.M. 12 aprile 1996 al punto “4.2.5 Accesso ….dall’interno tramite disimpegno…..” non richiede espressamente alcuna aerazione del disimpegno stesso per impianti di portata termica non superiore a 116 kW: è vero o è una dimenticanza successivamente corretta da qualche circolare di chiarimento o similare?Secondo L’Esperto della rivista Antincendio
Il D.M. 12 aprile 1996, citato dal lettore, al punto 4.2.5 richiamato in relazione agli accessi, dice testualmente “……dall’interno tramite disimpegno realizzato in modo da evitare la formazione di sacche di gas e….”.In altre parole, il normatore, anziché scrivere “permanentemente areato in modo da evitare la formazione di sacche di gas…” ha scritto solo la seconda parte della frase e cioè quale deve essere lo “status” del disimpegno, lasciando intendere, ovviamente, che per evitare la formazione di sacche di gas, non c’è altra via che mantenere una forma di aerazione dello stesso disimpegno secondo le soluzioni indicate dalla normativa vigente.
Il normatore ha solo omesso di quantificare quale deve essere l’aerazione minima, ma non ha affermato che non ci deve essere aerazione, anzi afferma il contrario (evitare la formazione di sacche di gas).
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