Recupero di Mascherine e guanti: le novità del DL RILANCIO ed i decreti in vista!

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Nel Decreto “Rilancio” DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34″ (qui il testo coordinato e aggiornato) convertito con Legge 17 luglio 2020, n. 77 , una interessante previsione, quella dell’art. 229 bis prevede l’emanazione di Linee guida dal Ministero Ambiente sulle misure da applicare durante il periodo dell’emergenza epidemiologica per la raccolta di DPI presso grande distribuzione, PA, terziario, altre attività economiche e produttive (con box dedicati).
Viene istituito un Fondo per uso e riciclo dei DPI con dotazione di 1 milione di euro e un decreto del Ministero Ambiente sui criteri ambientali minimi relativi alle mascherine filtranti e, ove possibile, ai dispositivi di protezione individuale e ai dispositivi medici per promuovere una filiera di prodotti riutilizzabili più volte e confezionati, per quanto possibile, con materiali idonei al riciclo o biodegradabili. Sanzioni in vista, infine per chi abbandona mascherine e guanti monouso
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Fondo per uso e riciclo dei DPI: in vista linee guida del Ministero Ambiente

Per fare fronte all’aumento dei rifiuti derivanti dall’utilizzo diffuso di mascherine e guanti monouso, l’art. 229 bis permette l’emanazione da parte di Ministero Ambiente/ISPRA/ISS a una o più linee guida che indichino le misure da applicare durante il periodo dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e comunque non oltre il 31 dicembre 2020, volte a definire:
a) specifiche modalità di raccolta dei DPI usati presso gli esercizi della grande distribuzione, le pubbliche amministrazioni e le grandi utenze del settore terziario;
b) specifiche modalità di raccolta dei DPI utilizzati dagli operatori per le attività economiche produttive mediante installazione di box dedicati presso i propri impianti.
Infine, sanzioni in vista per chi abbandona mascherine e guanti monouso: si applica (comma 7) la sanzione amministrativa pecuniaria di cui all’articolo 255, comma 1-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

DL RILANCIO – Fondo per uso e riciclo dei DPI con dotazione di 1 milione di euro

Al fine di finanziare gli interventi di recupero di mascherine e guanti usati durante l’emergenza Covid-19, viene istituito un apposito Fondo per l’attuazione di un programma sperimentale per la prevenzione, il riuso e il riciclo dei dispositivi di protezione individuale, con una dotazione pari a 1 milione di euro per l’anno 2020 (le modalità di riparto del Fondo avverranno con specifico decreto).
Il fondo è finalizzato alla
• prevenzione, il riuso e il riciclo dei dispositivi di protezione individuale utilizzati a seguito dell’emergenza determinata dalla diffusione del COVID-19
• adozione di protocolli e di campagne di informazione per la disinfezione dei dispositivi di protezione individuale al fine di prolungarne la durata, alla progettazione di sistemi dedicati di raccolta, alla ricerca di mezzi tecnologici innovativi al fine del recupero di materia da tali dispositivi nel rispetto della sicurezza degli utenti e degli operatori
• includere test e prove finalizzati a dimostrare il mantenimento delle caratteristiche dei prodotti monouso ricondizionati, anche attraverso il coinvolgimento dei produttori

DL RILANCIO – Criteri ambientali minimi relativi al riciclo/riuso delle mascherine filtranti

Prevista (comma 5) entro 60 giorni, l’emanazione di un decreto del Ministero Ambiente sui criteri ambientali minimi relativi alle mascherine filtranti e, ove possibile, ai dispositivi di protezione individuale e ai dispositivi medici, allo scopo di promuovere (conformemente ai parametri di sicurezza dei lavoratori e di tutela della salute definiti dalle disposizioni normative vigenti) una filiera di prodotti riutilizzabili più volte e confezionati, per quanto possibile, con materiali idonei al riciclo o biodegradabili.
È stata per questo apportata dal DL RILANCIO una modifica all’art. 15 del DL CURA ITALIA (convertito con legge 24 aprile 2020, n. 27)

DL RILANCIO – La relazione sui risultati del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione

Al comma 6 si impone al Ministero Ambiente di sottoporre alla Presidenza del Consiglio dei ministri una relazione sui risultati dell’attività svolta in base al Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione in termini di impatto sulla sostenibilità ambientale e sulle procedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche e una proposta di sviluppo del medesimo Piano in coerenza con l’esigenza di applicare criteri di sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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