Inquinamento acustico: nella Legge europea bis la delega al Governo

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Dopo la Legge di Delegazione europea (2013) bis –Legge 7 ottobre 2014, n. 154 (in GU n.251 del 28-10-2014)– arriva in Gazzetta anche la Legge europea (2013) bis –LEGGE 30 ottobre 2014, n. 161– che chiude il cerchio degli adempimenti europei necessari al nostro Paese per evitare il perpetuarsi di procedure di infrazione su numerose tematiche e in materia di sicurezza, di ambiente, di energia, e di edilizia.



All’Ambiente, la Legge n.161/2014 dedica gli articoli 17-19: i primi due riguardano però le tematiche alimentari (Art. 17 – Disposizioni in materia di bevande a base di succo di frutta e Art. 18 – Disposizioni in materia di qualità e trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini), mentre più significativa ai nostri fini, è la previsione dell’articolo 19 che riporta la Delega al Governo in materia di inquinamento acustico.

Deleghe al recepimento delle normative UE sull’Inquinamento acustico
L’articolo 19 intende pertanto armonizzare la normativa nazionale con le direttive 2002/49/CE, 2000/14/CE e 2006/123/CE e con il regolamento (CE) n. 765/2008
Pertanto, il Governo è delegato ad adottare, entro diciotto mesi dall’entrata in vigore della Legge europea (2013) bis (ovvero a partire dal 25/11/2014) uno o più decreti legislativi per il riordino dei provvedimenti normativi vigenti in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico prodotto dalle sorgenti sonore fisse e mobili, definite dall’articolo 2, comma 1, lettere c) e d), della legge 26 ottobre 1995, n. 447.

Vengono anche indicati i principi che questi decreti (che andranno adottati su proposta del Ministro dell’ambiente e del Ministro per gli affari europei, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con il Ministro della salute, con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dello sviluppo economico, acquisito il parere della Conferenza unificata) dovrebbero seguire:
a) coerenza dei piani degli interventi di contenimento e di abbattimento del rumore previsti dal DM 29 novembre 2000, (in Gazzetta Ufficiale n. 285 del 6 dicembre 2000), con i piani di azione, con le mappature acustiche e con le mappe acustiche strategiche previsti dalla direttiva 2002/49/CE e di cui agli articoli 2, comma 1, lettere o), p) e q), 3 e 4 nonché agli allegati 4 e 5 del D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 194, nonché con i criteri previsti dal decreto emanato ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera f), della legge n. 447 del 1995,;
b) recepimento nell’ambito della normativa nazionale, come disposto dalla direttiva 2002/49/CE e dal D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 194, dei descrittori acustici diversi da quelli disciplinati dalla legge n. 447 del 1995 e introduzione dei relativi metodi di determinazione a completamento e integrazione di quelli introdotti dalla medesima legge n. 447 del 1995;
c) armonizzazione della normativa nazionale relativa alla disciplina delle sorgenti di rumore delle infrastrutture dei trasporti e degli impianti industriali e relativo aggiornamento ai sensi della legge n. 447 del 1995;
d) adeguamento della normativa nazionale alla disciplina del rumore prodotto nell’ambito dello svolgimento delle attività sportive;
e) adeguamento della normativa nazionale alla disciplina del rumore prodotto dall’esercizio degli impianti eolici;
f) adeguamento della disciplina dell’attività e della formazione della figura professionale di tecnico competente in materia di acustica ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge n. 447 del 1995 e armonizzazione con la direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi del mercato interno, e con l’articolo 3 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, e successive modificazioni;
g) semplificazione delle procedure autorizzative in materia di requisiti acustici passivi degli edifici;
h) introduzione nell’ordinamento nazionale di criteri relativi alla sostenibilità economica degli obiettivi della legge n. 447 del 1995 relativamente agli interventi di contenimento e di abbattimento del rumore previsti dal decreto del Ministro dell’ambiente 29 novembre 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 285 del 6 dicembre 2000, e dai regolamenti di esecuzione di cui all’articolo 11 della legge n. 447 del 1995, per il graduale e strategico adeguamento ai principi contenuti nella direttiva 2002/49/CE;
i) adeguamento della disciplina riguardante la gestione e il periodo di validità dell’autorizzazione degli organismi di certificazione, previsti dalla direttiva 2000/14/CE, alla luce del nuovo iter di accreditamento ai sensi del regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, che pone norme in materia di accreditamento e vigilanza del mercato;
l) armonizzazione con la direttiva 2000/14/CE per quanto concerne le competenze delle persone fisiche e giuridiche che mettono a disposizione sul mercato macchine e attrezzature destinate a funzionare all’aperto;
m) adeguamento del regime sanzionatorio in caso di mancato rispetto del livello di potenza sonora garantito previsto dalla direttiva 2000/14/CE e definizione delle modalità di utilizzo dei proventi derivanti dall’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 15 del D.Lgs. 4 settembre 2002, n. 262.

Tutti gli argomenti trattati dalla Legge europea 2013 bis
In via generale, la Legge europea si occupa di modificare direttamente normative nazionali per adeguare il diritto interno al diritto comunitario.
Sono molti gli argomenti toccati:
Art. 1 Borse di studio per il perfezionamento all’estero (modifica alla legge 30 novembre 1989, n. 398)
Art. 2 Società tra avvocati.
Art. 3 Immigrazione e rimpatri
Art. 4commercializzazione in Italia di camini o condotti in plastica
Art. 5 Servizi investigativi privati
Art.6 Servizi nel mercato interno.
Art. 7 Fisco per contribuenti residenti all’estero
Art. 8 Successioni e donazioni
Art. 9 Attività finanziarie detenute all’estero
Art. 10 Riscossione coattiva dei debiti
Art. 11 Strumenti derivati OTC, le contro parti centrali e i repertori di dati sulle negoziazion
Art. 12 Recepimento della direttiva 2013/61/UE in relazione alle regioni ultraperiferiche francesi, in particolare Mayotte.
Art. 16 Licenziamenti collettivi Modifiche all’articolo 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223
Art. 17 Disposizioni in materia di bevande a base di succo di frutta
Art. 18 Disposizioni in materia di qualità e trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini
Art. 19 Delega al Governo in materia di inquinamento acustico. Armonizzazione della normativa nazionale con le direttive 2002/49/CE, 2000/14/CE e 2006/123/CE e con il regolamento (CE) n. 765/2008.
Art. 20 Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, relative agli affidatari di incarichi di progettazione
Art. 21 Disposizioni in materia di contratti pubblici, relative all’istituto dell’avvalimento
Art. 22 Disposizioni in materia di attribuzioni dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico nel settore del mercato dell’energia all’ingrosso
Art. 23 Stazioni di distribuzione dei carburanti ubicate nelle aree urbane
Art. 24 Lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali
Art. 25 Pari opportunità tra uomo e donna, di cui al D.Lgs. 11 aprile 2006, n.198
Art. 26 Utilizzo dei termini “cuoio”, “pelle” e “pelliccia” e di quelli da essi derivati o loro sinonimi
Art. 27 Obblighi in materia di relazioni e di documentazione in caso di fusioni e scissioni.
Art. 28 Diritto di stabilimento e libera prestazione dei servizi a motivo dell’adesione della Repubblica di Croazia
Art. 29 Contrasto delle frodi in danno dei bilanci dell’Unione europea, dello Stato e degli enti territoriali.
Art. 30 Attuazione di disposizioni non direttamente applicabili della direttiva 2011/85/UE e del regolamento (UE) n. 473/2013.
Art. 31 Misure per lo sviluppo della ricerca applicata alla pesca
Art. 32 Certificato successorio europeo


Riferimenti normativi:
LEGGE 30 ottobre 2014, n. 161
Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2013-bis.
(GU n.261 del 10-11-2014 – Suppl. Ordinario n. 83)
Vigente al: 25-11-2014

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Redazione InSic

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