Lazio, Sicilia e Puglia: audizione di Galletti su stato gestione rifiuti

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Il 27 settembre scorso, il Ministro Galletti in audizione alla Camera ha fatto il punto su alcune questioni cruciali in materia di ambiente.
Un lungo comunicato pubblicato sul sito del ministero dell’Ambiente, riporta l’audizione integrale in formato video e report. Noi ne estrapoliamo solo le parti più significative, relative alle procedure di infrazione UE ancora aperte.

Il Ministro riporta innanzitutto una novità: 22 delle 24 discariche oggetto di procedura d’infrazione per le quali le Autorità italiane hanno chiesto lo stralcio, sono state effettivamente messe in regola. Il totale della penalità dovuta per il terzo semestre successivo alla sentenza del 2 dicembre 2014 ammonta dunque ad Euro 27.800.000 a fronte degli inziali 42 milioni.
Inoltre, con riferimento alle regioni Lazio, Sicilia e Puglia vengono indicati i dati della raccolta rifiuti, le criticità in atto e i piani di interventi regionali. Di seguito facciamo riferimento solo agli aspetti legati alle procedure di infrazione comunitarie.

Gestione rifiuti nella regione Lazio
Sulle Procedure di infrazione, il Ministro dell’Ambiente sottolinea come la sola Regione Lazio sia destinataria di 2 procedure di infrazione: quella sulle Discariche abusive (Causa C196/13) e quella relativa alla gestione dei rifiuti e al rispetto dell’articolo 6 della Direttiva 2008/98/CE (Causa C323/13)[1].
Ma sottolinea come abbia provveduto ad effettuare nei mesi di luglio e agosto tramite Arpa Lazio i sopralluoghi in tutti gli impianti regionali, al fine di verificare la cessazione dei conferimenti. Infine, rileva che “Per quanto attiene alla creazione di una rete integrata ed adeguata di impianti per la gestione dei rifiuti urbani in Regione, da una recente ricognizione effettuata sull’impiantistica di trattamento dei rifiuti, il relativo fabbisogno è stato soddisfatto, e non occorre pertanto realizzare ulteriori TMB”.
Le risultanze delle misure adottate sono state debitamente trasmesse alla Commissione Europea, e sono attualmente al vaglio delle Autorità comunitarie, rivela il ministro.

Gestione dei rifiuti nella regione Siciliana
Il Ministro ricorda che la Commissione europea ha aperto uno specifico progetto pilota (EU pilot 6582/14) sulla gestione dei rifiuti in Sicilia e sul mancato rispetto delle procedure di VIA e VAS nella fase di adozione del Piano di gestione dei rifiuti urbani nonché per la mancata realizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti previsti dal Piano stesso.
È invece in corso un altro contenzioso con la Commissione europea (EU pilot 7043/14) che riguarda i Piani di gestione dei rifiuti di molte Regioni e, nello specifico, anche il Piano di gestione dei rifiuti speciali della Regione Siciliana. La Regione è stata quindi più volte sollecitata a provvedere all’aggiornamento del Piano dei rifiuti speciali. Tuttavia sembra essere ancora molto indietro nella predisposizione dello stesso.
La Regione è, inoltre, inserita nella procedura di infrazione “Discariche abusive” con 10 discariche (di cui 1 ricadente in un SIN e 1 sita nel Comune di Racalmuto). L’Amministrazione regionale ha inviato certificazione di conclusione del procedimento ambientale, che è stato peraltro inoltrato in data 31 maggio scorso ai servizi tecnici della Commissione Europea per lo stralcio del pagamento della sanzione semestrale.
I Comuni e la Regione sono stati destinatari, nello scorso dicembre, di un atto di diffida ad adempiere alle attività per la risoluzione della procedura di infrazione in parola. Tuttavia, i termini sono trascorsi infruttuosamente ed è stata avanzata la proposta di commissariamento.

Gestione dei rifiuti nella regione Puglia
La Regione Puglia risulta anch’essa destinataria di 2 procedure di infrazione, quella relativa alle Discariche abusive (Causa C196/13) e quella relativa a Discariche preesistenti (PI 2011/2215).
Nella prima procedura rientrano 8 discariche rispetto alle 10 iniziali, poiché per la discarica di Peschici lo scorso 31 maggio è stata inoltrata alla Commissione Europea la certificazione di chiusura del procedimento ambientale e si è in attesa di determinazioni in merito; per la discarica di Scorrano, nel luglio scorso, è pervenuta la certificazione di conclusione del procedimento ambientale che verrà trasmessa entro il 2 dicembre prossimo.
I Comuni e la Regione sono stati destinatari nello scorso dicembre, di un atto di diffida ad adempiere alle attività per la risoluzione della procedura di infrazione in parola. Tuttavia, i termini sono trascorsi infruttuosamente ed è stata avanzata la proposta di commissariamento.
Relativamente alla procedura “Discariche preesistenti” PI 2011/2215 le discariche coinvolte nella vicenda sono 5, di queste, 4 hanno già concluso i lavori di adeguamento e resta da acquisire la certificazione di chiusura e per una è pervenuto il cronoprogramma dei lavori di chiusura.

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Redazione InSic

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