Appaltatrici cinesi di Apple sotto inchiesta per inquinamento

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Le appaltatrici cinesi di Apple sono sotto inchiesta per inquinamento ambientale. Foxconn azienda già nota per la decina di suicidi compiuti dai suoi dipendenti nel 2010 – e la UniMicron si ritrovano sul banco degli imputati per aver scaricato massicce quantità di metalli tossici nei fiumi che scorrono vicino alla città di Kunshan, vicino Shanghai.
La denuncia arriva da cinque gruppi ambientalisti secondo cui le due appaltatrici del colosso americano avrebbero inquinato il Huangcangjing e l’Hanputang, entrambi affluenti dello Huangpu e dello Yangtze.
Secondo gli ambientalisti le sostanze nocive avrebbero, inoltre, innalzato il tasso di incidenza di cancro presso una comunità che vive lungo uno dei fiumi. Lo scorso giugno il governo di Pechino aveva mostrato il pugno di ferro nella lotta verde, decidendo di abbassare la soglia oltre la quale si diventa criminali contro l’ambiente e indurendo la pena con detenzione fino a 10 anni. Le direttive sono contenute nell’Interpretazione giuridica delle Disposizioni sulla protezione ambientale del Codice Penale. L’Interpretazione elenca nel dettaglio 14 attività che saranno considerate illegali. Le più gravi: scaricare sostanze radioattive in fonti di acqua potabile o riserve naturali e causare incidenti che avvelenino piu’ di 30 persone o costringano all’evacuazione di oltre 5.000 persone.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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