Durante la Conferenza internazionale «How to Make Formal Work Attractive» a Vilnius in Lituania Il direttore generale dell’ILO Guy Ryder ha sollecitato gli Stati UE a rafforzare il sistema ispettivo del mondo del lavoro per combattere la cosiddetta “economia informale“ per la quale: “non si sono registrati miglioramenti significativi negli ultimi decenni”.
Il presidente ILO dalla, ha ribadito che l’importanza delle ispezioni sul lavoro che hanno un ruolo coercitivo e preventivo allo stesso tempo nel contrasto al lavoro sommerso.
Ryder ha poi citato la Convenzione ILO n.81 sull’ispezione del lavoro ratificata da tutti gli Stati membri dell’UE, che rappresenta una base solida per un’azione incisiva contro le frodi a livello nazionale e regionale e che va accompagnata da un rilancio del dialogo sociale tripartito
Durante la Conferenza di Vilnius, i partecipanti hanno analizzato le misure per favorire il passaggio da un’economia informale a quella formale, visto che l’elevata presenza di “informalità“ avrebbe effetti negativi non solo per la realizzazione di un lavoro dignitoso ma anche per uno sviluppo inclusivo, oltre che avere un impatto negativo sui conti pubblici e sulla concorrenza nei mercati nazionali e internazionali.
L’ILO riporta di star lavorando con l’UE per affrontare questo problema attraverso la creazione, ad esempio, di una piattaforma europea contro il lavoro sommerso e di una serie di raccomandazioni per favorire la conformità con gli obblighi di registrazione e per proteggere i lavoratori non dichiarati. In vista anche una norma internazionale, tema discusso durante la Conferenza internazionale del lavoro di quest’anno e del 2015.
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