Premio “Imprese per la sicurezza”: il commento di Massimo De Felice e Salomone Gattegno

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“Il premio di oggi è una di sintesi dei progetti promossi dall’Inail per la promozione della cultura della prevenzione. L’attività assicurativa, infatti, è solo uno dei diversi piani lungo cui si sviluppa la nostra politica per la sicurezza”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto, Massimo De Felice, nel dialogo a due voci – moderato dal giornalista Giuseppe De Filippi – con il presidente del Comitato tecnico per la sicurezza di Confindustria, Salomone Gattegno, che lo scorso 24 ottobre ha aperto a Roma, presso la sede dell’associazione industriali di viale dell’Astronomia, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti alle aziende finaliste del premio Imprese per la sicurezza.

Le dichiarazioni di De Felice e Gattegno

“Per promuovere la sicurezza – ha aggiunto De Feliceoccorre ammodernare i processi di produzione e i macchinari. Su questa linea insiste l’approccio dei finanziamenti stanziati dall’Inail in favore delle aziende che investono nella prevenzione, che riguardano sia le attrezzature, sia i processi organizzativi del lavoro. I meccanismi premiali a favore delle imprese virtuose richiedono, però, la capacità di misurare i livelli di sicurezza, anche in relazione all’effettiva esposizione al rischio dei lavoratori, tenendo conto delle differenze che esistono tra i vari settori di attività. Lo sforzo che stiamo compiendo va proprio in questa direzione. Senza un metodo di misurazione affidabile, infatti, non è possibile portare avanti una politica per la prevenzione che sia davvero efficace”.
I dati dell’Inail sono stati proprio lo spunto di partenza per l’analisi di Salomone Gattegno che ha evidenziato come la costante riduzione degli infortuni sul lavoro – ormai consolidata nel corso di quest’ultimo decennio – testimoni quanto “l’approccio globale alla sicurezza che si sta percorrendo sia giusto, seppure rimanga ancora molta strada da fare”. “Dove il ruolo dell’impresa può essere determinante, gli infortuni si riducono – ha affermato il rappresentante di Confindustria – Gli infortuni mortali dovuti al rischio strada e quelli domestici sono, infatti, di gran lunga maggiori rispetto a quelli che avvengono all’interno dell’impresa”.
Un’analisi, questa di Gattegno, che lascia tuttavia ancora ampi margini di miglioramento per quanto riguarda la diffusione della prevenzione all’interno del mondo produttivo e i cui valori sono pienamente espressi proprio dal premio voluto insieme all’Inail. “La sua logica è, soprattutto, quella di innescare un modello emulativo per mettersi in discussione, aprirsi alla valutazione e diffondere meccanismi e approcci di qualità – ha osservato Gattegno – Prova ne sia che molte imprese, pur non essendo giunte al termine del percorso del nostro premio, hanno comunque richiesto il dossier di valutazione degli esperti per conoscere i proprio punti di forza e di debolezza”.
L’esponente di viale dell’Astronomia ha sottolineato anche la serie di attività promosse dall’associazione degli industriali per la promozione della sicurezza sul lavoro, nell’ambito della quale si inserisce anche il premio: “Sono iniziative tutte legate dal medesimo principio di fondo: la sicurezza è fattore di civiltà e valore competitivo per l’impresa. In questo momento di crisi costituisce, inoltre, il necessario volano per la ripresa economica. La sicurezza è, infatti, l’arma vincente contro infortuni e malattie, oltre che l’elemento determinante per un’impresa più produttiva e competitiva”.

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Redazione InSic

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