Sicurezza stradale: commento INAIL sugli infortuni in itinere

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INAIL commenta sul proprio sito istituzionale i dati diffusi dalla Commissione UE in materia di sicurezza stradale, che segnalano un calo dell’8% dei casi e del 6% in Italia: un andamento che riguarda anche gli infortuni in itinere che si verificano nel corso del tragitto casa/lavoro e viceversa, facendo riferimento anche alle ipotesi di possibile risarcimenti per diverse tipologie di infortunio anche gravi, quali i casi di violenza e rapina.

In occasione della diffusione dei dati europei in materia di sicurezza stradale, INAIL riporta che le denunce pervenute all’Istituto sugli infortuni in occasione di lavoro – con mezzi di trasporto – nel 2012 sono state 43.959 (il 5,90% del totale), per una flessione del 14,40% rispetto all’anno precedente. Quanto ai dati relativi agli incidenti in itinere, in Italia, nel 2012 sono stati 76.181 (il 10,23% del totale), per un calo del 7,76% sul 2011. Gli infortuni in itinere con mezzo di trasporto sono stati 56.913: il 14,12% in meno rispetto ai 66.271 casi dell’anno prima. Secondo l’INAIL l’andamento positivo, conferma tuttavia il permanere di una realtà ancora grave e per il cui contrasto l’Inail sta promuovendo una capillare attività di prevenzione lungo tutto il territorio nazionale.

I dati europei
INAIL riassume i dati stilati dalla Commissione UE in materia di incidenti stradali, segnalando una diminuzione del numero di vittime di incidenti stradali in Europa: tra il 2011 e il 2012 si era, infatti, già verificata una contrazione del 9%. Anche i numeri dell’ultimo rapporto Aci-Istat registrano una flessione del numero dei morti per incidenti – dal 2001 a oggi – da 8mila a circa 3600 casi.
La Commissione stima pertanto di poter raggiungere l’obiettivo strategico del dimezzamento del numero di vittime di incidenti stradali entro il 2020. “Era estremamente importante che i buoni risultati del 2012 non restassero un fatto estemporaneo – ha spiegato il commissario Ue per la mobilità e i trasporti, Siim Kallas – L’Ue è sulla buona strada per conseguire gli obiettivi di sicurezza stradale fissati per il 2020. Ma non c’è spazio per alcun compiacimento se pensiamo che, ogni giorno, sulle strade d’Europa perdono la vita ancora 70 persone. È necessario continuare il nostro impegno congiunto a tutti i livelli per migliorare ulteriormente la sicurezza sulle strade europee”. E per ribadire l’importanza del valore della sicurezza sulle strade europee il 9 maggio prossimo la Commissione, in collaborazione con la presidenza greca dell’Ue, organizzerà ad Atene la Giornata europea della sicurezza stradale.


Risarcimenti INAIL in caso di violenza e rapina
E sempre in materia di infortunio in Itinere, INAIL segnala che è stato riconosciuto infortunio in Itinere ad una donna, addetta alle pulizie di una palestra, vittima di violenza nel percorso lavoro-casa.
L’INAIL ha riconosciuto un indennizzo di 10mila euro per il danno biologico subìto. L’istituto sottolinea che non si tratta del primo riconoscimento del genere e si tratta piuttosto della declinazione di un principio generale relativo agli infortuni in itinere disciplinato dall’articolo 12 del dlgs n. 38/2000 che tutela il lavoratore contro tutti i rischi legati alla strada, durante il percorso dal luogo di abitazione a quello di lavoro e viceversa
INAIL ricorda che si definisce ‘infortunio in itinere’ l’infortunio occorso “durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro”. In tale accezione sono ricomprese nella tutela tutte le modalità di spostamento (a piedi, su mezzi pubblici, su mezzo privato “necessitato”, su percorsi misti), se il tragitto è collegato ad esigenze e finalità lavorative. Vengono escluse, invece, solo le situazioni che possono essere ricondotte a ipotesi di ‘rischio elettivo’: per esempio, l’uso non necessitato del mezzo privato, le interruzioni o le deviazioni del normale percorso anch’esse non necessitate, oppure condotte colpevoli quali l’abuso di alcolici, ecc.
L’avvocato generale La Peccerella in materia di infortunio in itinere si esprime anche sul possibile rischio rapina e ricorda che “Di solito si tende a considerare gli infortuni in itinere solo in relazione ai rischi connessi alla circolazione dei veicoli, ma in realtà tale categoria è ovviamente assai più estesa e riguarda tutto ciò che attiene le condizioni di percorrenza del tragitto. Pertanto, rientrano nelle tutele previste dalla legge anche il pericolo di subire un’aggressione o una violenza nel caso una persona, nel tragitto per tornare a casa dal proprio luogo di lavoro, debba necessariamente percorrere una strada isolata. Proprio in virtù di questo stesso principio è stato, recentemente, riconosciuto come infortunio in itinere anche un episodio di rapina di cui è stato vittima un lavoratore”.

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Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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