Un bilancio dell’attività MAIA: obiettivo la sicurezza antincendio

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La rivista Antincendio intervista l’Ing.Sandro Marinelli già dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco e da quasi un anno e Presidente dell’Associazione MAIA: dalla formazione dei manutentori nei Centri Maia, passando per l’impegno presso l’UNI ed il monitoraggio degli appalti pubblici di presidi antincendio

Insieme all’Ing. Marinelli tracciamo il bilancio dell’attività di presidenza, verificando gli impegni finora sviluppati dell’Associazione in un momento storico in cui la sicurezza, soprattutto la sicurezza antincendio vive un momento di difficoltà “legato certamente alla crisi economica che stiamo vivendo, ma aggravato dall’evidente stato di abbandono in cui versa l’intero settore, privo ad oggi di adeguate normative che ne regolamentino l’attività” aggiunge Marinelli.
In questo contesto MAIA ha inteso porsi nella direzione di rendere più trasparente e professionale un mercato sino ad oggi caratterizzato da improvvisazione e mancanza di regole e che spesso ha premiato operatori spregiudicati e privi non solo di capacità professionali, ma anche di etica professionale, “come è dimostrato dalla frequente assegnazione di appalti di manutenzione ad appaltatori che praticano ribassi ingiustificabili rispetto ai normali prezzi di mercato, certificando, di fatto, una vera e propria “truffa” nei confronti di chi , magari in buona fede, ritiene che si possa eseguire una “manutenzione a regola d’arte” con cifre assolutamente fuori da ogni logica imprenditoriale”.

Nell’Intervista che proponiamo in allegato,Marinelli sottolinea le attività intraprese da MAIA per arginare questa situazione, puntando in particolare sulla “formazione” dei manutentori, assicurando, attraverso i Centri di Formazione Maia (C.F.M.), un bagaglio di conoscenze, competenze ed abilità che consentano di poter eseguire una manutenzione a “regola d’arte”, così come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, il secondo punto che mette in luce Marinelli è la “certificazione” dei manutentori che operano nell’ambito delle aziende associate, al fine di garantire al mercato quella capacità professionale che è alla base della manutenzione “certificata”.
Marinelli sottolinea poi la partecipazione dei tecnici MAIA alle Commissioni Tecniche presso l’UNI, sia nella Commissione Protezione Attiva contro gli Incendi sia nella Commissione Protezione Passiva e la richiesta formulata dall’Associazione all’UNI di aprire un tavolo che definisca “conoscenze, competenze ed abilità” del manutentore di estintori.
Marinelli nell’intervista rimarca anche l’introduzione dellamanutenzione dei presidi antincendio nel percorso formativo scolastico di alcune scuole tecniche, secondo pacchetti formativi previsti dal Ministero della Pubblica Istruzione, al fine di diffondere la cultura della sicurezza.

Infine, l’Associazione, ricorda Marinelli, si è impegnata nel monitoraggio degli appalti pubblici in materia di manutenzione di presidi antincendio per arginare quella palese disinformazione legislativa che sta alla base di molti capitolati d’appalto e per quelle politiche di ribasso dei prezzi che si risolvono in vere e proprie truffe, certificate dai committenti a danno dei cittadini.

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Redazione InSic

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