Utilizzo sicuro dei serbatoi GPL fuori terra: procedimenti autorizzativi

10928 0

I serbatoi G.P.L. fuori terra. Tutti gli aspetti necessari per garantire la loro corretta installazione. Dal posizionamento, alla recinzione del deposito, alle distanze di sicurezza da fabbricati e da soggetti terzi, ai dispositivi di sicurezza. La normativa contenuta nel D.M. 14/05/2004, modificato ed integrato dal D.M. 4/3/2014.

Cos’è il G.P.L. e chi lo usa

Il G.P.L., acronimo di “Gas Petrolifero Liquefatto” è stato certamente il gas combustibile più diffuso ed utilizzato nel nostro paese. Questo sin quando non è arrivata la “metanizzazione” delle grandi città attraverso la realizzazione di una vasta rete di metanodotti.

Tuttavia, la “metanizzazione” del paese non ha ancora raggiunto livelli di copertura soddisfacenti; tant’è vero che molte regioni (ad esempio la Sardegna), molte città di medie e piccole dimensioni e i centri rurali fanno ancora larghissimo uso esclusivo di G.P.L. stoccato in bombole e/o serbatoi fissi fuori-terra o interrati.

La sicurezza del G.P.L.

Come garantire la sicurezza dei serbatoi G.P.L. fuori terra?
La pericolosità del G.P.L. risiede nel fatto che lo stesso viene conservato “liquido” ad una pressione che va dalle 2 alle 8 atmosfere.
Il G.P.L., una volta fuoriuscito dal serbatoio, passa allo stato gassoso costituendo un combustibile di elevato potere calorifico rispetto al metano, mantenendo tuttavia una densità che lo rende più pesante dell’aria.
In caso di fuga accidentale tende ad accumularsi in basso; nel caso di locali al chiuso, a ristagnare sul pavimento; è difficile l’eliminazione se non si hanno locali adeguato con ventilazione a livello di pavimento.

Questa sua caratteristica, dal punto di vista della sicurezza, lo rende particolarmente pericoloso; come dimostrato dalla casistica di incidenti, anche mortali, conseguenti alle fughe accidentali di G.P.L.

Serbatoi G.P.L. fuori terra: utilizzo da parte dei privati

Sempre a proposito della sicurezza dei serbatoi G.P.L. fuori terra, il Ministero dell’Interno, attraverso il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, ha sempre prestato molta attenzione all’uso del G.P.L. da parte dei soggetti privati. Ne ha regolamentato l’utilizzo attraverso una serie di norme specifiche (Regole Tecniche Verticali); queste, nel corso degli anni, hanno subito continui aggiornamenti anche in relazione all’evoluzione tecnologica del settore.

Serbatoi G.P.L.: tre categorie di rischio

Attualmente, la regolamentazione emanata dal Ministero dell’Interno, in base al D.P.R. n° 151 del 1/08/2011, contempla i serbatoi di G.P.L. come Attività 4B dell’Allegato 1 al predetto Decreto, distinguendoli in tre categorie di rischio diverse e cioè:

categoria A sino ad una capacità complessiva del serbatoio inferiore a 5 mc.;
categoria B sino ad una capacità complessiva del serbatoio compresa tra 5 mc. e 13 mc.;
categoria C per serbatoi di capacità complessiva superiore a 13 mc.

Le tre diverse categorie (A, B e C) devono rispettare procedure autorizzative stabilite in relazione alla tipologia di rischio e cioè:

– per la categoria A è sufficiente presentare la S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività);
– per la Categoria B è necessario presentare un progetto che, una volta approvato, consenta di andare in esercizio con l’asseverazione rilasciata da un professionista abilitato; in sostanza equivale/sostituisce il sopralluogo dei Vigili del fuoco;
– per la Categoria C è necessario, non solo presentare un progetto ed acquisirne l’approvazione, ma, una volta realizzato quanto previsto dal progetto, richiedere il sopralluogo del locale Comando Provinciale dei Vigili del fuoco che, entro 60 giorni, dovrà completare la definizione della pratica e rilasciare il Certificato di Prevenzione Incendi.

La Regola Tecnica Verticale sui serbatoi G.P.L. fuori terra

La Regola Tecnica Verticale che disciplina l’installazione dei serbatoi G.P.L. fuori terra sino alla capacità complessiva di 13 mc (che rappresenta la quasi totalità dei serbatoi di g.p.l. ad uso privato) è il D.M. 14/05/2004, così come modificato ed integrato dal D.M. 4/3/2014. In tale Regola Tecnica sono trattati tutti gli aspetti di sicurezza necessari a garantire la corretta installazione dei serbatoi stessi. Dal posizionamento, alla recinzione del deposito, alle distanze di sicurezza da fabbricati e da soggetti terzi, ai dispositivi di sicurezza, ecc.

Va comunque sottolineata la particolare attenzione che la normativa di settore, emanata dal Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, riserva non solo allo stoccaggio del G.P.L., ma anche al trasporto, al travaso ed all’utilizzo dello stesso.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell'ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore