La Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione torna sul tema “vaccinazioni” in tempo di COVID-19: dopo le osservazioni formulate nel Documento “Prime note sulla vaccinazione anti Covid 19 per i lavoratori” che abbiamo già analizzato, ora informa di aver aggiornato uno strumento prezioso per i professionisti della sicurezza, ovveroi il Volume “Una sintesi dei contributi di CIIP in occasione dell’emergenza COVID-19“.
Si tratta di una pubblicazione curata daSusanna Cantoni e liberamente scaricabile che raccoglie contributi di alcune Associazioni aderenti a CIIP durante l’emergenza Coronavirus.
Nell'articolo
Sorveglianza sanitaria dei lavoratori fragili: le osservazioni della CIIP
L’aggiornamento di Marzo 2021 al Volume di raccolta sull’emergenza COVID-19 riguarda la “Sorveglianza Sanitaria correlata a COVID-19” e nel Documento la CIIP individua alcuni passaggi normativi che richiederebbero maggiore chiarezza.
La Consulta ritiene necessario (l’invito è dunque al legislatore) che le norme indichino in modo chiaro se per ilavoratori “fragili” che non possono essere riammessi al lavoro, e che quindi saranno messi in malattia,sia sufficiente il giudizio di non idoneità rilasciato dal Medico Competenteo dalle strutture pubbliche (ex art. 5 L. 300/ 70) ovvero sianecessario il certificato del Medico di Medicina Generale.
Le indicazioni normative sulle soluzioni possibili e le tutele applicabili in tutti i casi di non idoneità dovranno riguardare i lavoratori di tutti i settori lavorativi e non solo il personale della scuola, aggiunge la CIIP.
Sorveglianza sanitaria: di cosa tratta la sezione 7 del Documento CIIP sull’emergenza COVID-19?
La sezioen si apre con una panoramica aggiornata (marzo 2021) sullo scenario pandemico generale (si sottolinea che le normative emanate fino ad oggi sono risultate spesso incoerenti tra loro e con lo scenario epidemico, determinando gravi incertezze.
Si passa poi all’analisi normativa delle due circolari di riferimento in tema di sorveglianza sanitaria, l a Circolare del Ministero della Salute 14915 del 29 aprile 2020 e la Circolare 13 del 4 settembre 2020 e si ricorda che per tutto l’anno 2021 il termine per la comunicazione dei dati sanitari aggregati dell’allegato 3 B all. 40 del D.Lgs. 81/08 è sospesa.
Visite da rientro, quando effettuarle? le osservazioni della CIIP
CIIP nella sezione dedicata alle visite da rientro ricorda che il protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per gli ambienti di lavoro del 24 aprile 2020 ha esteso l’obbligo della visita medica di rientro al ex art. 41, comma1, lettera e-ter a tutti i casi di COVID 19, anche quando la durata dell’assenza non superi i 60 giorni.La CIIP ricorda però che con Circolare del Ministero della salute n. 14915 del 29.4.2020 si indicava di effettuare la visita nei casi di ricovero ospedaliero mentre i DPCM emanati successivamente non hanno confermato tale orientamento e pertanto si deve intendere che la visita da rientro deve essere effettuata in tutti i casi di COVID-19 indipendentemente dalla durata dell’assenza e dal ricovero. ospedaliero.
Riientro al lavoro dei positivi a lungo termine: quando è possibile?
paragrafo a parte viene dedicato alle ipotesi di rientro dei positivi:la CIIP ricorda che il protocollo per la salute e sicurezza allegato al DPCM 2 marzo 2021 specifica che si può rientrare a lavoro, dopo malattia Covid-19, solo a seguito di avvenuta negativizzazione ma ciò è in contrasto con la circolare del Ministero della Salute 12 ottobre 2020 che, per i casi positivi a lungo termine, prevede il termine dell’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi, se i sintomi principali sono scomparsi da almeno una settimana.
Siccome però il DPCM del 14 gennaio 2021, non avendo aggiornato il protocollo, supera e modifica, per cronologia e gerarchia delle fonti, le disposizioni della Circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre, si deve intendere che il rientro dei positivi avvenga solo previa negativizzazione.
Eppure la CIIP individua una condizione di criticità, perché a seguito del rilascio da parte del Dipartimento di prevenzione del certificato di guarigione, la persona può uscire dall’isolamento, ma non può rientrare al lavoro, ed individua soluzioni possibili: “In tali situazioni, per le mansioni che lo consentono, è possibile adottare modalità di lavoro agile, a distanza. Negli altri casi invece il lavoratore viene a trovarsi a tutti gli effetti impossibilitato a riprendere il lavoro per motivi di salute.”
La CIIP ricorda anche che alcune Regioni hanno dato indicazione ai medici di medicina generale di prolungare in tali casi l’assenza per malattia; appare dunque urgente e necessario un provvedimento normativo atto a risolvere la situazione in maniera univoca sul piano nazionale.
Cosa contiene il Volume CIIP “Una sintesi dei contributi di CIIP in occasione dell’emergenza COVID-19”?
Il Volume è stato realizzato da remoto durante l’emergenza pandemica e contiene materiali AICARR sugli impianti di condizionamento, quelli di AIE sui test immunologici e sulla fase 2, di AIAS sulla sicurezza, quelli sulla formazione di AIFOS, i documenti ANMA sul ruolo del Medico Competente in fase COVID le lettere SNOP a Regioni, Sindacato e Ministero della Sanità.
Al suo interno sono stati pubblicati anche documenti di altre Associazioni che non aderiscono a CIIP quali AIDII, ANAS, Siti, SItLab, nonché di Olympus, Labores di Cesare Damiano.
Non mancano anche le prese di posizione della CIPP che si sono concretizzate in lettere, documenti, interviste e azioni:
• intervista a Susanna Cantoni a Quotidiano Sanità sulle risorse per la prevenzione.
• documento sulla sorveglianza sanitaria in Fase 1 a cura del Gruppo specifico.
• lettera sulla integrazione dei sistemi informativi.
• emendamento all’art. 4, co 9, D.L. 25 marzo 2020, presentato alla Commissione Affari sociali
della Camera dall’On. Elena Carnevale, emendamento approvato e ratificato nella Legge di
conversione del D.L. (l’emendamento ha inserito le ASL e l’INL, per quanto di competenza, tra i
soggetti di cui il Prefetto si avvale per i controlli sul rispetto delle norme anti COVID 19 negli
ambienti di lavoro).
Hanno collaborato alla stesura del Documento anche Francesco Santi (AIAS), Francesca Romana d’Ambrosio (AiCARR), Matteo Tripodina (AIRESPSA), Norberto Canciani (Ambiente e Lavoro), Tommaso Bellandi (SIE), Fulvio D’Orsi, Piero Patanè (ANMA), Danilo Bontadi (ANMA), Gilberto Boschiroli (ANMA), Antonia Ballottin (SIPLO), Alberto Crescentini (SIPLO), Franco Amore (SIPLO), Francesco Forastiere (AIE), Susanna Cantoni (CIIP) e alla redazione Laura Bodini ed Enrico Cigada.
Una sintesi dei contributi di CIIP in occasione dell’emergenza COVID-19 – indice e argomenti trattati
La pubblicazione tocca svariati temi: dalle indicazioni sulla salubrità dei luoghi di lavoro agli impinanti di trattamento, aggiornamento DVR, problematiche collegate all’uso di DPI, lo svolgimento di formazione e addestramento e al punto 7 la sorveglianza sanitaria, ultima parte aggiornata.
1. INDICAZIONI GENERALI SU COME GARANTIRE LA SALUBRITÀ DEI LOCALI IN PERIODO COVID-19 3
2. IMPIANTI TRATTAMENTO ARIA 8
3. AGGIORNAMENTO DVR/PIANO GESTIONE EMERGENZA COVID-19 9
4. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE PER COVID-19 13
5. PROBLEMI DI ERGONOMIA DEI DPI PER GOPERATORI SANITARI NELL’EMERGENZA COVID-19 18
6. ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO IN SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO 20
7. LA SORVEGLIANZA SANITARIA CORRELATA A COVID-19 23
8. LAVORATORI FRAGILI: POSSIBILI ATTIVITÀ DI SUPPORTO IN AZIENDA 45
9. RUOLO DEI SERVIZI PSAL DELLE ASL
Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore