Quest’anno il World Enviroment Day, la Giornata mondiale dell’Ambiente (che si celebra ogni 5 giugno), quest’anno ospitata in Pakistan, ha come obiettivo il “Ripristino degli Ecosistemi”.
Ma la 47°Giornata mondiale segna anche l’inizio del Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino dell’Ecosistema 2021-2030, un piano di iniziative fino al 2030 promesse dai Paesi partecipanti alla giornata inaugurale del 5 giugno.
Inoltre, durante la Giornata è stato ufficialmente presentato il rapporto sul ripristino globale dell’UNEP: Becoming #GenerationRestoration: Ecosystem Restoration for People, Nature and Climate, pubblicato il 3 giugno 2021 che fa il punto sulle sfide alla biodiversità ancora aperta.
Nell'articolo
Ripristino degli ecosistemi: una sfida generazionale
PLAY A GAME, RESTORE THE PLANET – OUR MISSION IS TO REVIVE THE PLANET IN JUST 10 YEARS
recita il claim della Campagna lanciata per comprendere come istituzioni, scienza, società e impresa possano agire e collaborare per prevenire, fermare e invertire i danni inflitti al pianeta.
ONU parla della iniziativa di Ecosystem Restoration come di un grido di battaglia globale per fare in modo che tutti – governi, aziende e cittadini – facciano la loro parte per curare il nostro pianeta malato.
Un’impresa che chiede sempre di più un forte coinvolgimento delle nuove generazioni: non a caso nel suo messaggio di apertura il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
Il presidente ha ribadito il richiamo ai giovani al “fare pace con la Natura! attraverso un #GenerationRestoration che passa da un cambio radicale e sostenibile degli stili di vita e da misure di contrasto alle attività nocive contro il pianeta).
Perché ripristinare gli ecosistemi è così importante?
Lo spiegano le Nazioni Unite: gli esseri umani stanno perdendo e distruggendo le fondamenta della propria sopravvivenza a un ritmo allarmante. Più di 4,7 milioni di ettari di foreste (pari a un’area più grande della Danimarca) vengono persi ogni anno.
Di conseguenza, la perdita dell’ecosistema sta privando il mondo di pozzi di assorbimento del carbonio come le foreste e le torbiere. Le emissioni globali di gas serra sono cresciute per tre anni consecutivi e il pianeta è sulla strada verso un cambiamento climatico potenzialmente catastrofico.
Riducendo l’habitat naturale per la fauna selvatica, abbiamo creato le condizioni ideali per il diffondersi degli agenti patogeni, compresi i coronavirus, come dimostrato dal COVID-19.
Cos’è il Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino dell’Ecosistema?
Con la Giornata del 5 giugno parte ufficialmente il Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino dell’Ecosistema, introdotto con la missione globale di far rivivere miliardi di ettari, dalle foreste ai terreni agricoli, dalla cima delle montagne alle profondità del mare.
Per l’occasione alti dignitari dai paesi di tutto il mondo hanno annunciato gli impegni per il Decennio.
Cosa dice il Rapporto UNEP Becoming #GenerationRestoration?
Il rapporto documenta il modo in cui il ripristino soddisfa bisogni variabili, mette in luce gli investimenti finanziari richiesti nel decennio a venire e i rendimenti attesi per le popolazioni e la natura.
Lungi dall’essere un “bello da mantenere”, il ripristino dell’ecosistema è necessario su larga scala per raggiungere gli obiettivi dell’agenda ONU dello sviluppo sostenibile (qui il nostro approfondimento). L’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali è radicato nelle economie e nei sistemi di governance e il degrado che ne deriva sta minando i guadagni di sviluppo duramente conquistati e minacciando il benessere delle generazioni future, spiegano le Nazioni Unite.
I paesi devono mantenere gli impegni esistenti per ripristinare 1 miliardo di ettari di terreni degradati e assumere impegni simili per le aree marine e costiere.
Il ripristino dell’ecosistema rappresenta un rimedio “naturale” alle problematiche di sicurezza alimentare, è utile alla la mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici e per la perdita di biodiversità. Non sarà né facile né veloce, dice il Rapporto UNEP, e ci vorranno profondi cambiamenti su tutto, dal modo in cui misuriamo il progresso economico a come coltiviamo il cibo e cosa mangiamo. Ma la bellezza del ripristino dell’ecosistema è che può avvenire su qualsiasi scala e ognuno ha un ruolo da svolgere.
Il rapporto è consultabile al seguente link!
World Enviroment Day 2021: gli eventi
Il Pakistan, Paese ospitante della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021, celebra il raggiungimento dell’obiettivo di un miliardo di alberi piantati come parte di un’iniziativa che prevede la semina di 10 miliardi di alberi.
Il Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino dell’Ecosistema (2021-2030) è stato inaugurato ufficialmente attraverso un meeting online (sotto il video completo) cha ha visto susseguirsi le dichiarazioni di intenti dei leaders mondiali per il ripristino dell’ecosistema nei prossimi 10 anni.
La lista di eventi ospitati dall’UNEP e dai partner, con relatori di alto livello, hanno raccolto gruppi di esperti, tour virtuali di prodotti e luoghi, Ambasciatori di Buona Volontà, Giovani Campioni della Terra.
Previste proiezioni di film, sessioni musicali e altri eventi che si sono svolti in Pakistan.
Italia: quali misure per il ripristino degli ecosistemi?
Con l’inizio del Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino dell’Ecosistema, anche l’Italia intende fare la propria parte nella missione globale di far rivivere miliardi di ettari, dalle foreste ai terreni agricoli, dalla cima delle montagne alle profondità del mare.
Il Ministero dell’Ambiente spiega che il nostro Paese, anche grazie al PNRR si impegnerà per l’aumento di energia rinnovabile: 2,20 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza saranno infatti impiegati per costruire nuovi impianti per le comunità energetiche e l’auto-consumo.
In che modo aumentare la produzione di energia rinnovabile?
Secondo il Ministero l’aumento sarà ottenuto mediante la costruzione di impianti per la produzione di energia di dimensioni medio-piccole, principalmente ad uso residenziale.
Due le linee strategiche:
- Energy community: aree di produzione e utilizzo comunitario di energia elettrica, ad esempio piccole Municipalità con meno di 5mila abitanti, con potenziale beneficio derivante da investimento in termini di supporto economico e lotta allo spopolamento;
- Auto-consumo: installazione di sistemi di produzione di energia per l’autoconsumo, eventualmente accoppiati con sistemi di accumulo di energia per una maggiore efficienza.
In vista un aumento di produzione pari a 1250 kWh per kW e 2500 GWh prodotti all’anno e una contestuale riduzione di 1,5 milioni di tonnellate di CO2, da raggiungere nei prossimi cinque anni.
Cos’è la Giornata mondiale dell’Ambiente
La Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si celebra ogni anno il 5 giugno, è il più grande evento annuale delle Nazioni Unite per promuovere un’azione ambientale positiva, volta a sensibilizzare il mondo per la tutela del nostro pianeta.
Dalla prima Giornata Mondiale dell’Ambiente nel 1974, l’evento è cresciuto fino a diventare una piattaforma globale per la sensibilizzazione pubblica sul tema dell’ambiente in oltre 100 Paesi.
Gli hashtag ufficiali della Giornata 2021 sono #GenerationRestoration e #WorldEnvironmentDay. Le celebrazioni nei vari Paesi del mondo si sono svolti e si svolgeranno con eventi virtuali e fisici.
Maggiori informazioni consulta il sito https://www.worldenvironmentday.global
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