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Quali sono i rischi per la salute e l’ambiente provocati dai rifiuti elettronici

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In questo articolo vediamo cosa sono i Rifiuti Elettronici (RAEE); quali le categorie di appartenenza e qual è la disciplina di riferimento. Vedremo inoltre come funziona il sistema di raccolta e quale impatto hanno sull’ambiente e sulla nostra salute.

Rifiuti elettronici: che cosa sono i RAEE

I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) sono generati dall’utilizzo delle apparecchiature elettriche ed elettroniche; ovvero da quegli oggetti che dipendono, per un corretto funzionamento, da correnti elettriche o da campi elettromagnetici e le apparecchiature di generazione, trasferimento e misurazione di queste correnti e campi, che perdono la loro utilità economica e/o tecnicamente non è più possibile recuperarne le componenti di pregio dalle quali sono costituite. 

Rifiuti elettronici domestici e professionali

I rifiuti elettronici si dividono in due categorie:

  • I “domestici”, con riferimento a quelli originati dai nuclei domestici, dai RAEE di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro tipo, analoghi, per natura e quantità, a quelli originati dai nuclei domestici;
  • I “professionali”, ovvero quelli diversi da quelli provenienti dai nuclei domestici.

Tali rifiuti vengono, a loro volta, classificati in raggruppamenti.

Rifiuti elettronici: la disciplina normativa

Tale definizione emerge dalla lettura combinata della nozione di rifiuto e di RAEE, offerta rispettivamente da:

Quest’ultimo fissa le misure e le procedure di prevenzione alla produzione di RAEE in modo da:

– ridurne la quantità da avviare allo smaltimento;

– migliorare, sotto il profilo ambientale, l’intervento dei soggetti che partecipano al ciclo di vita di queste apparecchiature.

Sistema di raccolta dei RAEE domestici in Italia: come funziona

Una volta divenute rifiuti, le apparecchiature si raccolgono e si trattano attraverso un sistema gestito dal Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE). Tale Centro regolamenta le attività dei così detti “Sistemi Collettivi”, organismi formati dalle stesse Aziende che producono le apparecchiature. I Sistemi Collettivi confluiscono nel Centro di Coordinamento ed attuano materialmente il recupero delle parti valorizzabili di cui sono composte, per creare, con queste, prodotti a costi evidentemente inferiori.

Il compito istituzionale del CdC RAEE è quello di ottimizzare la raccolta, il ritiro e la gestione dei RAEE in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale da parte dei Sistemi Collettivi e consentire agli stessi il conferimento agli impianti di trattamento. Proprio per assolvere questo compito il CdC attua accordi finalizzati ad aumentare i livelli di raccolta. Il più importante di questi è quello stipulato dai Comuni italiani (ANCI), costituto per migliorare le performance del sistema di gestione dei rifiuti tecnologici.

Come si conferiscono i RAEE domestici

In base a quanto stabilito con il suddetto accordo, i cittadini hanno a disposizione diversi luoghi dove conferire i propri RAEE, con riferimento ai centri di raccolta Comunali e ai punti vendita della distribuzione.

Rifiuti elettronici: le problematiche legate al sistema di raccolta

Attualmente, come rilevato dalle associazioni che rappresentano gli impianti di trattamento dei RAEE sia a livello nazionale (tra cui ASSORAEE) che europeo, le imprese del riciclo dei RAEE si trovano a fronteggiare due forti criticità. Criticità che, se non risolte, potrebbero arrivare a minare la sostenibilità economica delle imprese e la loro capacità di trattamento. Si tratta di:

  •  gestione delle batterie al litio presenti nei RAEE
  • incremento esponenziale dei costi di gestione delle frazioni residuali e non ulteriormente riciclabili/recuperabili.

RAEE: quali sono le problematiche per la salute dell’uomo e dell’ambiente

Le problematiche a carico dell’uomo nascono nel momento in cui un sistema così delineato:

  • non garantisce un corretto trattamento;
  • smaltimento dei rifiuti e diffusione nell’ambiente di sostanze pericolose per la salute pubblica.

Così facendo non vengono reintrodotti i materiali estratti nel ciclo produttivo, laddove le risorse alternative per la realizzazione di nuove apparecchiature elettriche ed elettroniche, sono disponibili in quantità limitata ovvero a costo elevato.

Rifiuti elettronici: le sostanze nocive per l’uomo e per l’ambiente

Qualora dispersi nell’ambiente, talune componenti dei RAEE possono generare significativi impatti sull’ambiente e sulla salute dell’uomo. Tali sostanze infatti, qualora non accuratamente trattate e smaltite, generano effetti acuti e cronici sugli organismi viventi, spesso provocando danni irreversibili.

Cromo esavalente

Mercurio

Clorofluorocarburi e idroclorofluorocarburi (CFC/HCFC)

Piombo

Cadmio

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Stefano Sassone, Classe 1972, laureato in Economia Aziendale, è Professore in Economia e Diritto dell’Ambiente presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Direttore dell’Area Tecnica di Confindustria Cisambiente, ed Economia dell’Ambiente presso l’Università degli Studi Internazionali  (UNINT, Roma)

Come libero professionista, realizza attività di formazione, editoriale e pubblicistica sul tema della gestione dei rifiuti e delle energie rinnovabili.

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Stefano Sassone

Stefano Sassone, Classe 1972, laureato in Economia Aziendale, è Professore in Economia e Diritto dell’Ambiente presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Direttore dell’Area Tecnica di Confindustria Cisambiente, ed Economia dell’Ambiente presso l’Università degli Studi Internazionali  (UNINT, Roma) Come libero professionista, realizza attività di formazione, editoriale e pubblicistica sul tema della gestione dei rifiuti e delle energie rinnovabili. E’ direttore responsabile della newsletter “Ambiens”: notizie, informazioni e commenti sulle principali notizie sull’ambiente, energia rinnovabili e rifiuti. Scopri le pubblicazioni di Stefano Sassone per EPC Editore