Aumenti materiali da costruzione: le misure di contrasto – ultime notizie

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Seguiamo in questa pagina le misure previste dal Governo per contrastare il caro aumento dei materiali dei prodotti da costruzione con richiamo alle principali novità normative (a partire dal DL Sostegni) che hanno interessato anche il Codice Appalti.

Legge di Bilancio 2022 – interventi contro il caro materiali nelle opere pubbliche

Nella Legge di bilancio 2022 (Manovra 2022) l’Articolo 1, ai commi da 369 a 379 alcune disposizioni volte a fronteggiare, nel settore degli appalti pubblici di lavori, gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici attraverso un incremento delle risorse finanziarie a disposizione

Attraverso tale intervento normativo si mira, tra l’altro, ad assicurare la realizzazione degli interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse del PNRR e del PNC.

Fondo per l’avvio delle opere indifferibili: dotazione in aumento di 500 milioni di euro nel 2023

Il comma 369 incrementa la dotazione del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili, al fine di fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, registrati a seguito dell’aggiornamento, per l’anno 2023, dei prezzari regionali di e in relazione alle procedure di affidamento delle opere pubbliche avviate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, anche tramite accordi quadro, ovvero affidate a contraente generale.

In particolare, l’incremento in questione è pari a:

  • 500 milioni di euro per l’anno 2023,
  • 1000 milioni di euro per il 2024,
  • 2000 milioni di euro per l’anno 2025,
  • 3000 milioni di euro per l’anno 2026
  • 3500 milioni di euro per l’anno 2027.

Contributo del 10% per gli interventi degli enti locali

Il comma 370 prevede che, per le medesime finalità, e a valere sulle risorse del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili, agli interventi degli enti locali, finanziati con risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), nonché dal Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, sia preassegnato, in aggiunta all’importo assegnato con il relativo decreto di assegnazione, un contributo nella misura percentuale del 10 per cento dell’importo di assegnazione delle risorse del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili.

Si prevede, inoltre, che alla preassegnazione accedano, su base semestrale, gli enti locali attuatori che avviano le procedure di affidamento delle opere pubbliche dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.

Entro il 31 marzo 2023 l’aggiornamento dei prezzari regionali

Il comma 371, prevede che le regioni, entro il 31 marzo 2023 procedono all’aggiornamento dei prezzari regionali. In caso di inadempienza da parte delle regioni, i prezzari sono aggiornati, entro i successivi quindici giorni, dalle competenti articolazioni territoriali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sentite le regioni interessate.

Prezzari e affidamenti di opere pubbliche nel 2023

Il comma 372 stabilisce che per l’accesso al Fondo, i prezzari regionali si applichino alle procedure di affidamento per opere pubbliche ed interventi per le quali intervengano la pubblicazione dei bandi o dell’avviso per l’indizione della procedura di gara, ovvero l’invio delle lettere di invito finalizzate all’affidamento di lavori e alle medesime procedure di affidamento avviate, rispettivamente, dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023 e dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023, anche tramite accordi quadro ovvero affidate a contraente generale.

Rimodulazione delle somme a seguito dei maggiori costi derivati dai prezziari

Il comma 373 prevede che, per fronteggiare i maggiori costi derivanti dall’aggiornamento dei prezzari, le stazioni appaltanti debbano preliminarmente procedere alla rimodulazione delle “somme a disposizione” indicate nel quadro economico degli interventi e che possano utilizzare le somme disponibili relative ad altri interventi ultimati di competenza delle medesime stazioni appaltanti e per i quali siano stati eseguiti i relativi collaudi o emessi i certificati di regolare esecuzione, nel rispetto delle procedure contabili della spesa e nei limiti della residua spesa autorizzata disponibile alla data di entrata in vigore della presente disposizione.

Accesso al Fondo per l’avvio delle opere indifferibili

Il comma 374, stabilisce che l’accesso al Fondo sia consentito esclusivamente per far fronte al maggior fabbisogno derivante dall’applicazione dei prezzari aggiornati relativamente alla voce “lavori” del quadro economico dell’intervento ovvero con riguardo alle altre voci del medesimo quadro economico, qualora, le stesse, ai sensi della normativa vigente, siano determinate in misura percentuale all’importo posto a base di gara e il loro valore sia funzionalmente e strettamente collegato all’incremento dei costi dei materiali.

Fondo Opere indifferibili: quali interventi sono finanziati?

Il comma 375 elenca gli interventi finanziati dal Fondo con risorse statali o europee, secondo il seguente ordine prioritario:

  • finanziati in tutto o in parte, con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR);
  • integralmente finanziati la cui realizzazione deve essere ultimata entro il 31 dicembre 2026, relativi al Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR e quelli in relazione ai quali siano nominati Commissari straordinari;
  • per i quali sia stata presentata, per l’anno 2022, istanza di accesso al Fondo e con riguardo ai quali non sia stata avviata, nel termine prefissato, la relativa procedura di affidamento;
  • limitatamente al secondo semestre, gli interventi integralmente finanziati con risorse statali, la cui realizzazione deve essere ultimata entro il 31 dicembre 2026;
  • di messa in sicurezza e bonifica del sito contaminato di interesse nazionale Brescia Caffaro.

Quando verranno progettati gli interventi del Fondo per le Opere indifferibili?

Il comma 376 prevede che la determinazione della graduatoria semestrale degli interventi, qualora l’entità delle richieste pervenute superi l’ammontare delle risorse disponibili del Fondo.

Mentre al comma 377 si demanda ad un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni l’individuazione delle modalità e del termine semestrale di presentazione, attraverso apposita piattaforma informatica, già in uso presso il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato,

  • delle domande di accesso al Fondo da parte delle stazioni appaltanti
  • delle istanze di assegnazione delle risorse del medesimo Fondo da parte delle Amministrazioni statali finanziatrici degli interventi o titolari dei relativi programmi di investimento, stabilendo un termine per la convalida delle predette domande.

La Finanziaria 2023 al comma 378 dispone che l’assegnazione delle risorse di cui al comma 266 ed al comma 273, costituisce titolo per l’avvio delle procedure di affidamento delle opere pubbliche.

Infrastrutture e mobilità: le misure del DL SOSTEGNI Ter

A seguito dell’emanazione del DL SOSTEGNI ter (qui il TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 27 gennaio 2022, n. 4) il Ministero dei trasporti e delle Mobilità sostenibili ha commentato le misure contenute nel Decreto, a partire dalle Misure per infrastrutture e mobilità, aumento del prezzo dei materiali, trasporti e prima ancora sulla revisione del meccanismo previsto dal Codice dei contratti pubblici per l’adeguamento dei prezzi di aggiudicazione ai costi dei materiali e per la determinazione dei prezzi posti a base degli appalti.

I cambiamenti riguardano anche la disciplina riguardante i corrispettivi da riconoscere alle imprese che si aggiudicano contratti pubblici, anche alla luce dell’andamento eccezionale dei costi dei principali materiali da costruzione.

DL Sostegni: le novità introdotte in sede di conversione

  • Possibilità di rivedere gli accordi quadro per le opere infrastrutturali al fine di adeguarli agli incrementi dei prezzi dei materiali;
  • estensione delle procedure semplificate per gli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) anche alle infrastrutture per Giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026 (art. 6 bis);
  • risorse per la realizzazione dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 (art. 9 comma 5);
  • misure per rendere meno oneroso il ricorso alla cassa integrazione nel settore del movimento merci del trasporto aereo;
  • fissazione del 31 ottobre 2022 quale termine ultimo per la conclusione delle procedure di approvazione dei Piani economici finanziari (PEF) dei concessionari autostradali, con conseguente congelamento delle tariffe fino a tale data (Articolo 24 comma 10-bis);
  • possibilità per le Province autonome di Trento e Bolzano di accedere ai fondi del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQUA) e al Fondo ‘Fit for 55’ introdotto della legge di Bilancio per il 2022.

“Si tratta di un pacchetto di emendamenti frutto di una costante interlocuzione tra il Mims e i gruppi parlamentari”, ha sottolineato il Ministro Enrico Giovannini. “In questo modo sono state rafforzate le norme volte a fornire sostegni ai diversi settori colpiti dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici”.

Aumento dei prezzi dei materiali: le novità del DL Sostegni-Ter

Per tenere conto dell’aumento dei prezzi dei materiali, viene offerta la possibilità di aggiornare i prezzi degli accordi quadro già efficaci tra stazioni appaltanti e imprese per l’esecuzione dei lavori, nei limiti delle risorse complessivamente stanziate.

Nel DL Sostegni (art.29) in fase di conversione è stata inserita la possibilità di estendere le procedure semplificate riportate nel decreto sulla “Governance del Pnrr e semplificazioni” (Dl n. 77 del 31 maggio 2021), già utilizzabili per le opere sportive comprese nel piano della Società ‘Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.a.’, anche agli interventi infrastrutturali per i Giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano Cortina 2026.

Tra le altre novità, viene introdotto uno stanziamento di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024 per la realizzazione dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 20206 e per migliorare sotto il profilo della sostenibilità ambientale, economica e sociale le infrastrutture esistenti e quelle nuove, comprese le opere per l’accessibilità alle infrastrutture.

Codice Appalti e materiali da costruzione: cosa cambia?

Nel DL Sostegni-Ter (art. 29), sono due le modifiche al Codice Appalti relative ai prezzi dei materiali:

  • il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), sentiti l’Istituto nazionale di Statistica e il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, previa intesa della Conferenza Stato-Regioni, dovrà definire gli standard da utilizzare per definire i prezzari regionali utilizzati dalle stazioni appaltanti come base di riferimento per i valori degli appalti pubblici. L’Istat procederà al calcolo, su base semestrale, delle variazioni dei prezzi dei materiali più rilevanti per l’esecuzione delle opere pubbliche, le quali verranno recepite dal Mims come riferimento comune per le diverse stazioni appaltanti. 
  • modifica anche per il meccanismo di ripartizione dei benefici e degli oneri derivanti da aumenti dei prezzi dei materiali che intervengono dopo l’aggiudicazione dell’appalto. Spiega il Ministero che in presenza di variazioni annuali dei costi dei materiali superiori al 5% (non più del 10%), la parte eccedente tale percentuale verrà assorbita per l’80% (non più 50%) dalle stazioni appaltanti. Ciò varrà anche in caso di riduzione dei costi dei materiali. Rispetto al regime precedente, quindi, si riducono significativamente gli oneri che l’impresa deve assumere a fronte di forti aumenti dei costi dei materiali.
  • le stazioni appaltanti saranno obbligate a inserire nei documenti di gara la clausola di revisione dei prezzi, finora facoltativa. Ciò al fine di incrementare ulteriormente la trasparenza del mercato, favorire la concorrenza e ridurre i rischi di contenzioso.

Materiali da costruzione: un decreto sull’aumento dei prezzi

1 dicembre 2020 – Il Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili ha annunciato la pubblicazione del Decreto MiMS n.13 dell’11/11/2021 che rileva l’aumento dei prezzi dei principali materiali da costruzione registrato nel primo semestre del 2021 rispetto alla media dei prezzi del 2020.

Le variazioni ai prezzi dei materiali da costruzione

Le variazioni, elaborate dai competenti uffici del Mims, contenute nella tabella allegata al Decreto (sotto), sono state approvate a maggioranza dalla Commissione consultiva centrale per il rilevamento del costo dei materiali da costruzione composta da rappresentanti del Ministero, delle stazioni appaltanti e degli operatori di settore.

Prezzi materiali da costruzione e contratti pubblici

Sulla base del decreto, gli operatori economici titolari di contratti pubblici potranno chiedere alle stazioni appaltanti la compensazione per i maggiori costi sostenuti a seguito degli aumenti, indicando la quantità dei materiali impiegati. Le stazioni appaltanti dovranno provvedere al pagamento dei relativi oneri e qualora dovessero dichiarare di non disporre delle risorse sufficienti potranno usufruire dell’apposito Fondo costituito presso il Mims con una dotazione di 100 milioni di euro.

Quali materiali hanno subito variazioni?

La maggiore variazione di prezzo riguarda l’acciaio, con un aumento che supera il 40%. Per alcuni materiali, come le lamiere in acciaio di qualsiasi spessore lisce, piane e striate e per i nastri in acciaio per manufatti o barriere stradali, l’aumento arriva rispettivamente al 59,37% e al 76,43%. In forte aumento anche il costo del legno e del rame.

Clicca qui per visualizzare l’allegato al Decreto 

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