In occasione della Giornata Internazionale della Donna 2023 facciamo il punto sui dati relativi agli infortuni e malattie professionali delle lavoratrici in Italia, attraverso i dati forniti da INAIL in due differenti pubblicazioni: la prima dai dati della Consulenza statistico attuariale dell’Istituto diffuso a febbraio ’23, l’altro dal Dossier Donna 2023, pubblicato il 2 marzo scorso.
Nell'articolo
Infortuni e malattie professionali 2023: Open data INAIL
Il nuovo numero del periodico statistico Dati Inail analizza l’andamento delle malattie e degli infortuni lavoro-correlati in ottica di genere
I dati si riferiscono in particolare al 2021: sono 205mila infortuni denunciati dalle lavoratrici, di cui
- l’80% in occasione di lavoro(la quasi totalità senza mezzo di trasporto)
- il restante 20% in itinere (due terzi con mezzo di trasporto).
Infortunio in itinere al femminile: dati in diminuzione
Il numero delle infortunate durante il tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro
- nel 2021 risulta di poco inferiore a quello degli uomini (40.909 casi contro 43.434),
- nel triennio 2017-2019, il numero di infortunate aveva superato gli infortunati attestandosi sul trend del quinquennio (mediamente 21% contro 11%)
Per i casi mortali in itinere questo rapporto è risultato sempre più alto per la componente femminile rispetto a quella maschile (mediamente 40% contro 21%).
Infortuni ed età media
Nel 2021 l’età media all’infortunio per le lavoratrici è di 42 anni (40 per i lavoratori) e la classe di età che racchiude il maggior numero di casi è quella compresa tra i 50 e i 59 anni (59.257), seguita dalla fascia
- dai 40 ai 49 (46.714) e
- dai 30 ai 39 (31.897).
Nel corso del quinquennio 2017-2021 l’incidenza degli infortuni delle over 59enni è passata dal 7,6% al 9,5% ed è proprio questa fascia ad aver registrato nel 2021 un terzo dei casi mortali delle donne (49 su 148), 24 dei quali hanno riguardato le lavoratrici di età compresa tra i 60 e i 64 anni. Seguono
- la classe 50-54 anni, con 31 decessi,
- quella 55-59 anni, con 23 (erano 54 nel 2020).
Età media di decessi di lavoratrici nel 2021
L’età media al decesso per le donne è pari a 53 anni, due in più rispetto a quella degli uomini (51).
I 148 casi mortali femminili segnalati all’Inail nel 2021 sono
- 44 in meno rispetto ai 192 registrati l’anno precedente
- 34 in più rispetto al 2017, con un incremento di circa il 30% che è quasi il doppio rispetto al +17,3% rilevato per gli uomini.
Infortuni da Sars-Cov-2: i dati INAIL 2021
Secondo i Dati INAIL, su 315.055 infortuni sul lavoro da Sars-CoV-2 denunciati all’Istituto dall’inizio della pandemia alla data del 31 dicembre 2022,
- ben 215.487,
- pari a poco meno di sette contagi su 10, sono femminili, una percentuale molto superiore rispetto a quella rilevata per le denunce in complesso, per le quali la quota di infortuni delle donne è mediamente del 40%.
Questo perché, spiega INAIL, le donne sono occupate in settori produttivi nei quali il virus si è particolarmente diffuso, a partire dall’ambito sanitario e da molte attività che vi gravitano attorno, come la pulizia degli ambienti ospedalieri, e da professioni in cui è richiesto un contatto prolungato con gli utenti, come le operatrici allo sportello, le commesse o le insegnanti.
Le vittime femminili da contagio sono invece 154 su 891 e rappresentano il 17,3% del totale, una quota più in linea con quella sul complesso delle morti sul lavoro, mediamente pari all’11%.
Lavoratrici e malattie professionali: dati 2021
INAIL riporta che le malattie professionali denunciate dalle lavoratrici nel 2021 sono state 14.878,
- 2.817 in più rispetto all’anno precedente (+23,4%)
- pari al 27% delle 55.202 tecnopatie denunciate nel complesso.
Quali sono i settori nei quali le donne sviluppano maggiormente patologie professionali?
- Il 77,5% delle patologie denunciate dalle lavoratrici nel 2021 è concentrato nella gestione Industria e servizi (contro l’84,4% di quelle dei lavoratori),
- il 20,6% in Agricoltura
- il restante 1,9% nel Conto Stato.
Spiega INAIL: la quasi totalità delle denunce (70%) degli uomini si concentra nelle attività industriali, come quelle manifatturiere e delle costruzioni. Per le donne accade il contrario, con il 64% dei casi nei settori dei servizi (sanità e commercio i principali) e il restante 36% nelle attività industriali.
Quali sono le tipologie di malattie professionali più frequenti?
Nel 2021 a colpire i lavoratori nel complesso sono state soprattutto le malattie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, che insieme a quelle del sistema nervoso raggiungono l’82% del totale delle denunce.
Negli uomini tali patologie ricorrono nel 78% delle denunce dei lavoratori e sale al 92% tra le lavoratrici (13.705 delle 14.878 denunce femminili complessive.
Dossier Donna 2023: i casi di infortunio fra 2021 e 2022
Il Dossier Donna 2023, la tradizionale pubblicazione di INAIL che fa il punto sull’andamento del fenomeno infortunistico e tecnopatico per le donne lavoratrici parte dai dati della Consulenza statistico attuariale (Csa) dell’Inail che ha analizzato i dati mensili del periodo gennaio-dicembre 2021-2022, rilevati al 31 dicembre di ciascun anno, e quelli annuali del quinquennio 2017-2021, rilevati al 31 ottobre 2022.
Il confronto tra il 2021 e il 2022 richiede molta prudenza, spiegano le due autrici, in quanto i dati sono ancora provvisori e anche perché l’emergenza sanitaria da Covid-19 ne ha fortemente condizionato l’andamento infortunistico.
Lavoratrici e denunce di infortunio mortale
Nel Dossier spicca un riferimento alle denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto entro il dicembre 2022: 1.090 denunce, 131 in meno rispetto alle 1.221 registrate nel 2021 (-10,7%), sintesi di un decremento delle denunce osservato in tutti i mesi del quadrimestre gennaio-aprile (-33,8%) e di un incremento complessivo nel periodo maggio-dicembre (+7,1%).
Infortuni in itinere nel 2022 – dati provvisori
In base ai dati “provvisosri” forniti da INAIL nel 2022 per la popolazione lavoratrice femminile:
- casi di infortunio avvenuti in occasione di lavoro sono scesi da 973 a 790 (-18,8%)
- quelli in itinere sono aumentati del 21,0%
Si tratta di dati “provvisori” si spiega nel Dossier, che evidenziano un decremento nel 2022 rispetto al 2021 solo dei), per il notevole minor peso delle morti da Covid-19. Per un confronto più corretto e puntuale, anche in ottica di genere, occorrerà aspettare la Relazione annuale dell’Istituto di metà anno, che riporterà gli open data annuali anche del biennio 2021-2022, più consolidati rispetto a quelli mensili, con l’aggiornamento al 30 aprile 2023.
Per approfondire sul fenomeno infortunistico femminile
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