Ogni anno la prima domenica di ottobre ANMIL celebra la Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, un evento istituzionale che permette di aggiornare la triste conta del fenomeno infortunistico del nostro Paese e raccogliere iniziative e proposte a livello nazionale per risolvere il fenomeno.
In questo articolo riportiamo le dichiarazioni più importanti e spieghiamo in cosa consiste questa Giornata, quando si celebra e perché è importante.
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73° Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro: tre morti al giorno sul lavoro come nel 2008 – una strage silenziosa
In occasione della 73° edizione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, il presidente dell’ANMIL, Zoello Forni ricorda il drammatico conto delle morti bianche nel nostro Paese: “Purtroppo continuiamo a contare tre morti al giorno sul lavoro e oltre duemila infortuni, come nel 2008, anno in cui è stato emanato il Testo Unico sulla sicurezza dei lavoratori”.
Si tratta di “una strage silenziosa” secondo ANMIL, che lamenta come di sicurezza si parli solo in occasione di eventi plateali come la strage di Brandizzo che ha riaperto la questione della sicurezza ferroviaria, ma tanti sono i fatti di cronaca piccoli e medio piccoli che si verificano ogni giorno.
Ancora più incisive le parole del Capo dello Stato che, in occasione della Giornata nazionale ha parlato di “uno scandalo inaccettabile per un Paese civile” e ha rinnovato la necessità di un impegno corale di istituzioni, aziende, sindacati, lavoratori, luoghi di formazione affinché si diffonda ovunque una vera cultura della prevenzione.
Infortuni e malattie professionali: i dati preoccupanti di ANMIL e INAIL
Secondo il Presidente ANMIL “a preoccupare è il bilancio infortunistico che non ha fatto registrare miglioramenti apprezzabili: i dati su infortuni e malattie professionali, infatti, si mantengono pressoché costanti e ben lontani dall’abbattimento auspicato con la nuova normativa”.
Se ANMIL stima in tre morti al giorno il bilancio infortunistico, nella recentissima Relazione Annuale INAIL, l’Istituto ha riportato come nel 2022 sia avvenuto un aumento dei casi di denuncia di infortunio (+13% rispetto al 2021) e di malattia professionale (+9,9%)
- Gli infortuni riconosciuti sul lavoro nel 2022 sono stati 429.004 (+18,2% rispetto al 2021) mentre gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono stati 606 (in calo del 21% rispetto al 2021). 19 gli incidenti plurimi nel 2022 per un totale di 46 decessi, 44 dei quali stradali.
- Anche le denunce di malattia crescono: sono quasi 61 mila (+ 9,9%). I lavoratori deceduti nel 2022 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 817, di cui 161 per silicosi/asbestosi.
Ma se si considerano i dati dei primi otto mesi del 2023 INAIL registra già 383mila infortuni e 657 decessi, quasi 100 vittime al mese, praticamente 3 morti al giorno come riporta ANMIL.
Vittime sul lavoro: la normativa di sicurezza insufficiente
Zoelli si sofferma quindi sulle cause che alimentano il fenomeno infortunistico e spiega: “Nonostante l’attenzione politica e mediatica, lo studio, i progressi normativi e scientifici, c’è ancora una vasta zona d’ombra dentro la quale continuano a prevalere disinformazione, noncuranza, abitudini e fretta, violazione delle regole che il nostro ordinamento ha fissato a tutela dei lavoratori”
Ciò che manca, secondo Forni è la giusta considerazione della sicurezza sul lavoro che invece “dovrebbe essere per ciascuno di noi un valore imprescindibile ed una priorità”.
E proprio sulla normativa Forni auspica una revisione generale del Testo Unico di Sicurezza e della normativa assicurativa .
“Possiamo affermare di aver contribuito ad una evoluzione della tutela assicurativa e questo progresso può e deve continuare – ha sostenuto – Ma per farlo è necessaria una revisione generale del Testo unico sugli infortuni, disegnato su una società ormai profondamente cambiata. Per questo chiediamo al Governo di sostenere l’avvio di una riforma globale della normativa assicurativa che sappia garantire prestazioni economiche, sanitarie e riabilitative adeguate, reinserimento sociale e lavorativo, migliore tutela dei familiari superstiti, allargamento della platea dei lavoratori assicurati”.
Infortuni sul lavoro: serve una revisione della normativa di sicurezza? le dichiarazioni di Massera e Fantini al Safety Expo 2023
“Il fenomeno infortunistico necessita non soltanto di interventi in prospettiva, ma può essere affrontato da subito, a legislazione vigente, attuando cioè quei provvedimenti (circa 20) che il testo unico ha previsto e che ad oggi non sono stati realizzati”.
Così parlava Stefano Massera, coordinatore scientifico di Safety Expo 2023 durante la Tavola Rotonda inaugurale del 20 settembre scorso a Bergamofiera quando il tema degli infortuni si è proposto all’attenzione della platea.
Dello stesso avviso Lorenzo Fantini che in un’intervista su InSic sulla necessità di un aggiornamento del Testo Unico ha affermato: “Personalmente solleciterei i ministeri competenti ad attuare le norme del testo unico che mancano, finanzierei, per esempio attraverso il credito d’imposta, attività di promozione della salute e sicurezza sul lavoro per fornire una spinta di tipo promozionale ad un sistema finora unicamente punitivo, e ovviamente batterei molto sulla comunicazione e sull’importanza del tema della prevenzione, di cui non si parla mai abbastanza… e che spesso viene trattato solo per gli aspetti più emotivi…”
In questa cornice Safety Expo, l’evento di riferimento per i professionisti della sicurezza rinnova anche per il 2024 l’impegno a portare avanti la cultura della Prevenzione portando al tavolo di confronto le Istituzioni, gli Organi di controllo ma anche gli Esperti, i Professionisti e le Aziende in cerca di soluzioni condivise.
Cos’è e quando si celebra la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro
La Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro è un evento organizzato da ANMIL, l’Associazione che tutela gli infortunati e le vittime sul lavoro nella seconda domenica di Ottobre in tutta Italia, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Istituita con D.P.C.M. del 1998 è volta a promuovere i diritti delle vittime del lavoro e per garantire una più valida tutela della salute dei lavoratori.
La prima “Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro” si tenne a Roma il 19 marzo 1951 alla presenza del Presidente Nazionale ANMIL Bartolomeo Pastore che riportò l’ attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e alla necessità di garantire la giusta tutela alle vittime del lavoro e alle loro famiglie.
Con Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 aprile 1998 la ricorrenza è stata istituzionalizzata su richiesta dell’ANMIL nella terza domenica di maggio; successivamente, con Direttiva del 7 marzo 2003 la Giornata è stata differita alla seconda domenica di ottobre di ogni anno.
Il sito di ANMIL contiene le dichiarazioni e gli interventi di tutte le Giornate:
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