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Relazione annuale ANAC 2024, i temi: corruzione, sicurezza sul lavoro in appalto e Codice dei contratti

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“La corruzione mortifica legittime aspettative, deteriora la qualità dei servizi pubblici, rafforza le mafie, inquina la democrazia. Ha un costo, quindi, sociale, civile e umano, oltre che economico. È essenziale, quindi, prevenirla ancor prima che reprimerla, per evitare che la sua ombra si distenda sulla società, sull’apparato pubblico e sul tessuto produttivo, pregiudicando prospettive di lavoro e di vita”.

Così il Presidente ANAC, Avv. Giuseppe Busìa nella presentazione della Relazione annuale ANAC 2024, una fotografia delle attività svolte nel 2023 e dello stato della corruzione nelle procedure pubbliche e private.

  • Nella Relazione Busia ricorda i costi umani ed economici della corruzione in Italia ed in Europa. Riporta poi le misure per la prevenzione della corruzione e le attività che hanno caratterizzato l’Authority nel 2023 con un occhio anche ai prossimi sviluppi per il 2024

I costi umani della corruzione

Sono vittime della corruzione, intesa in senso amministrativo e non solo penalistico, le donne e gli uomini sepolti vivi sotto le macerie di infrastrutture ed edifici costruiti con la sabbia al posto del cemento; i lavoratori schiacciati o soffocati nei cantieri perché chi avrebbe dovuto vigilare sulla loro sicurezza è stato indirizzato verso altri obiettivi; i pazienti che scontano la scarsa qualità di attrezzature sanitarie acquistate attraverso procedure opache; i bambini malnutriti, nei Paesi più fragili, a causa di aiuti umanitari che si perdono nelle pieghe di torbidi intrecci tra burocrazia e malaffare.

Busia – Relazione ANAC 2023

Tutela del lavoro e sicurezza sul lavoro: necessaria una vigilanza rigorosa e più digitalizzazione dei cantieri

Appalti ed edilizia progettazione edile

A proposito delle problematiche di sicurezza sul lavoro e di tutela del lavoro ANAC rispetto alla risalita degli infortuni mortali, Busia ricorda che non sono accettabili clausole volte a generare risparmi attraverso la limitazione dei diritti dei lavoratori. “In questo è apprezzabile che il Codice imponga di garantire le stesse tutele previste dai contratti collettivi stipulati dalle associazioni maggiormente rappresentative per tutti i lavoratori comunque impiegati, anche nei subappalti”.

Secondo Busia risulta cruciale una vigilanza rigorosa sulla catena degli affidamenti e dei sub-affidamenti perché: “Quando non vi è una giustificazione legata a lavorazioni o funzioni particolari, nei subappalti a cascata a perdere qualcosa sono spesso sia i lavoratori, sia le imprese subappaltatrici, sia la stessa stazione appaltante. Sforzi ulteriori nel corretto dimensionamento degli affidamenti sono possibili e doverosi”.

Importante anche incentivare, con appositi criteri premiali, la realizzazione di cantieri digitali, i quali, oltre a rendere più difficili le infiltrazioni criminali, consentono il controllo delle condizioni di sicurezza e delle misure di prevenzione applicate

Inoltre, prosegue Busia “La sicurezza sul lavoro dovrà infatti figurare fra i primi requisiti reputazionali da valutare, insieme ad altri, non solo per misurare l’affidabilità degli operatori, ma ancor prima per incentivare i comportamenti più virtuosi, nel segno della tutela dei diritti e dell’interesse pubblico.

Crediamo che su tale istituto possa anche innestarsi la cosiddetta “patente a punti” sulla sicurezza nei cantieri, recentemente introdotta, evitando duplicazioni fra banche dati e lavorando, invece, all’integrazione funzionale di quelle esistenti.

I costi economici della Corruzione italiana nel quadro europeo

responsabile azienda

Busia nella sua presentazione ha ricordato la dimensione italiana della corruzione nel quadro europeo: dal rapporto 2023 sulle attività della Procura europea (EPPO), l’Italia risulta il Paese con il valore più alto in termini di danni finanziari al bilancio dell’Ue stimati a seguito di frodi e malversazioni, anche riconducibili alla criminalità organizzata e ricorda il progetto di Direttiva presentato dalla Commissione nel maggio 2023, ora all’esame del Consiglio, che propone  un modello di prevenzione della corruzione sostanzialmente in linea col paradigma italiano.

Ma sono tanti i meriti dell’Italia per le collaborazioni internazionali per la lotta alla corruzione: la Presidenza della Rete europea delle istituzioni a tutela del whistleblowing (NEIWA), la Vicepresidenza della Rete mondiale delle Autorità indipendenti per l’integrità (Network of Integrity) e la designazione nel Comitato esecutivo dell’Associazione internazionale delle Autorità anticorruzione (IAACA).

Il Piano nazionale corruzione 2023

Come già riportammo l’ultimo Piano Nazionale Anticorruzione, aggiornato nel 2023, ha introdotto significative semplificazioni per gli enti di minori dimensioni e offerto puntuali approfondimenti in materia di contratti pubblici, così da accompagnare le amministrazioni nella corretta applicazione della nuova disciplina.

Busia ricorda la creazione di un sistema informatico per guidare i Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), presenti in ogni amministrazione ed ente, nella corretta redazione dei Piani triennali per creare una efficace strategia di contrasto alla corruzione.

Whistleblowing

Anac segnala poi fra le novità emerse nel 2023, le Linee guida in materia di Whistleblowing che dovranno fornire indicazioni per la presentazione all’Autorità delle segnalazioni esterne e, insieme, offrire parametri utili per i canali e i modelli organizzativi interni, ma serve “promuovere un vero cambiamento culturale a favore di questa forma nobile di servizio civico e di rifiuto della logica del silenzio.”

Abuso d’ufficio: servono più risorse ANAC. Pantouflage, va esteso alle grandi società

Documenti_appalti e digitale

A proposito della probabile abrogazione del reato di abuso d’ufficio, ANAC paventa il venir meno della tutela penale rispetto a tali comportamenti: occorrerà allora dotare Anac di maggiori strumenti di intervento e prevedendo adeguate sanzioni per chi omette di dichiarare i conflitti e di astenersi dalle decisioni che possono favorire se stesso o le person.

E rimarca anche il valore delle recentissime Linee guida sul divieto di pantouflage, per il quale ANAC richiede l’estensione alle grandi società da parte del legislatore.

Lobby e corruzione: manca una legge sulla trasparenza

Busia rimarca l’assenza di una  disciplina organica sulle lobby ovvero sulla trasparenza sull’attività dei portatori di interesse magari mediante la creazione di canali digitali, accessibili a tutti, attraverso i quali tanto le lobby più organizzate e strutturate, quanto quelle dotate di mezzi minori, possano far pervenire le proprie proposte ed osservazioni.

Il Codice Appalti 2023: fra deroghe e digitalizzazione

Sul nuovo Codice Appalti Busia sottolinea le criticità: il ripetuto ricorso a deroghe e discipline parallele, spesso legate alla nomina di Commissari, “contrariamente alla evidente necessità di garantire il consolidamento delle nuove regole”.

Buono il successo della la digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contrattiavviata con il Codice e  la costituzione della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) presso Anac.

Il presidente ricorda anche che dal 1° gennaio 2025, tutti i lavori sopra il milione di euro saranno infatti obbligatoriamente soggetti alla progettazione digitale basata sulla modellistica BIM.

La digitalizzazione, ricorda Busia potrà portare un rilevante contributo anche alla tutela dell’ambiente: si fa riferimento alla possibile creazione nel futuro di una banca dati unitaria, che indichi i fabbisogni e le disponibilità dei diversi materiali di scarto, che consentirebbe rilevanti risparmi economici per imprese e amministrazioni.

ANAC: le novità in vista per il 2024-2025

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Busia anuncia anche quelle che saranno i fronti sui quali si muoverà l’ANAC: in primis l’Autorità sta lavorando alla realizzazione della “Piattaforma unica della trasparenza” e si attende la chiusura dell’intervento legislativo in Parlamento per le regole sulla verifica

della veridicità e completezza delle dichiarazioni pubblicate, provvedendo a dotare Anac di strumenti normativi adeguati, conformandosi così agli standard internazionali in materia.

Quanto all’Intelligenza artificiale nel Codice dei Contratti il Presidente ricorda che il Codice prevede che le stazioni appaltanti possano automatizzare le proprie procedure di acquisto attraverso blockchain e intelligenza artificiale, nell’ottica della realizzazione di più elevati standard di efficienza. I fornitori di software devono già mettere a disposizione il codice sorgente, ma resta un delicatissimo problema di trasparenza algoritmica, legato alla conoscibilità delle motivazioni e dell’iter logico seguito per le decisioni pubbliche assunte con sistemi di intelligenza artificiale, alla loro giustiziabilità e, quindi, al rispetto di diritti costituzionalmente tutelati della persona.

Codice dei Contratti pubblici: volumi e approfondimenti

InSic informa che EPC EDITORE ha pubblicato la nuova versione del Codice dei Contratti Pubblici alla luce dell’emanazione del nuovo Decreto Legislativo.

Il volume farà parte dei libri di EPC Editore su Appalti e Immobili

Il codice dei contratti pubblici, EPC Editore, aprile 2023 (VII ed.), Cancrini Arturo, Capuzza Vittorio, Celata Gianluca, Simonetti Alfredo

Il codice dei contratti pubblici

Cancrini Arturo, Capuzza Vittorio, Celata Gianluca, Simonetti Alfredo
Libro
Edizione: aprile 2023 (VII ed.)
Pagine: 592
Formato: 150×210 mm

D.Lgs. 31 marzo 2023 n. 36 completo di allegati
Completo di un puntuale indice analitico
Aggiornamenti SCARICABILI ON LINE

Contiene il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), dopo che le ipotesi correlate al PNRR e la Legge delega n. 78/2022 ne avevano previsto la formazione e la successiva emanazione entro il 1° aprile 2023

Corsi di formazione in materia di Appalti, DUVRI e sicurezza

All’interno dei corsi organizzati da Istituto Informa per i professionisti della sicurezza e degli appalti, segnaliamo i seguenti Corsi di formazione e E-learning

Formazione_aula

La gestione degli appalti in sicurezza – La corretta predisposizione del DUVRI
Esempi pratici con utilizzo di un SOFTWARE professionale per la predisposizione del DUVRI

Valido come Corso di Aggiornamento per RSPP, ASPP e Coordinatori per la progettazione e l’esecuzione dei lavori (D. Lgs. 81/08 e s.m.i.) – 12 Crediti Formativi (CFP) CNI

formazione videconferenza

Corso e-learning: La gestione della sicurezza negli appalti e la predisposizione del D.U.V.R.I. – durata 1 ora

Corso valido come aggiornamento per RSPP – ASPP-DDL Coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori – Dirigenti – Preposti Docenti – Formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Accordo Conferenza Stato Regioni del 7 luglio 2016 (G.U. n. 193 del 19/08/2016)
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Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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