Disabilità Giornata internazionale

Giornata Internazionale delle persone con disabilità: i dati, la Riforma e la sicurezza sul lavoro del lavoratore disabile. A che punto siamo

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Oggi è la Giornata Internazionale delle persone con disabilità, proclamata nel 1981 dalle Nazioni Unite: il tema della disabilità è centrale nelle politiche di salute e sicurezza dei lavoratori.

Il tema dell’International day of persons with disabilities quest’anno è “Amplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile“.

  • Vediamo i dati sull’occupazione dei lavoratori disabili in Italia, cosa prevede il Testo Unico di Sicurezza per la tutela dei lavoratori disabili e i in tema di accomodamento ragionevole.

Disabili al lavoro: i dati nazionali ed europei sugli occupati

In base ai dati ISTAT 2022 (gli ultimi reperibili) su una popolazione di circa 3 milioni di persone con gravi disabilità solo il 33,5% risulta occupata (nella fascia d’età 15-64 anni), contro il 60,2% delle persone senza limitazioni. Cresce invece, la quota di persone con disabilità che cercano o hanno un’occupazione sia passata dal 43,7% al 52,2%, grazie alla combinazione di politiche nazionali e regionali efficaci e di una cultura più inclusiva delle imprese: ma l’ingresso al lavoro per questi cittadini resta ancora critico, spiegava a settembre  Anffas, l’Associazione Nazionale di Famiglie e Persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo.

L’Associazione cita anche i dati Eurostat secondo i quali l’Italia è il Paese con il più basso tasso di  disoccupazione di chi ha disabilità non gravi: è del 11,8% contro una media UE del 17,3%. Interessanti in questo senso il Report con le statistiche su uguaglianza e Non discriminazione sul lavoro “Statistical report on Equality and Non-Discrimination” pubblicato nel 2024 con un quadro aggiornato delle opportunità di questa classe di lavoratori.

Eurostat - persone con disabilità in Europa

Con la Legge n. 68/99 sul collocamento mirato, si è assistito a un netto incremento della quota di persone diversamente abili presenti nel mercato del lavoro che sono passate dal 40,2% del 2011 a oltre il 52% nel 2022. Molto però, è ancora da fare, secondo Manageritalia che commenta: per una vera inclusione, soprattutto se si considerano le fasce di età più mature comprese tra i 45 e i 64 anni, ben il 62,2% dei diversamente abili risulta in cerca di un’occupazione o inoccupato, mentre per gli under 45 la percentuale cala al 37,8%. Per molti disabili l’esclusione lavorativa rischia di diventare una condizione permanente di vita, anche a causa dei bassi livelli di istruzione. Infatti, il 57,6% dei soggetti con gravi limitazioni possiede la licenza di scuola media, solo il 35% è diplomato e il 7,4% laureato.

E quanto alle tutele di salute e sicurezza?

 Disabili e sicurezza sul lavoro: ANMIL e l’importanza del reinserimento mirato

ANMIL logo

Sul fronte della sicurezza, ANMIL, l’Associazione nazionale per le vittime sul lavoro sottolinea anche la condizione di quei lavoratori che a seguito di un infortunio  subiscono la compromissione dell’integrità pico-fisica: “Sono decine di migliaia” spiega Maurizio Borelli, disabile sul lavoro e neo-Coordinatore dello storico Gruppo di lavoro per le Gravi Disabilità dell’Associazione,

“Fondamentale è assicurare sostegno immediato (anche psicologico) a tutte le persone che in seguito all’infortunio hanno riportato una disabilità grave, mettendo in campo tutte quelle azioni che possono favorire una maggiore autonomia nonché il reinserimento sociale e lavorativo. Vanno inoltre garantite con regolarità e, non solo sulla carta, tutte le prestazioni ed i dispositivi erogati dall’INAIL, fondamentali per il recupero dell’autonomia, così come sancito dall’articolo 38 della nostra Costituzione”.

Inoltre, a proposito di strumenti di tutela, Borrelli sottolinea come la Giornata sia fondamentale anche per riflettere sull’importanza di normative efficaci a salvaguardia e tutela delle persone con disabilità e politiche di inclusione “che siano ogni giorno punto di riferimento costante per chi vive una condizione di disabilità”.

Quali sono le normative di riferimento per la tutela della salute e sicurezza delle persone disabili?

La Riforma della Disabilità: cosa prevede

Nel 2024 il Governo ha varato una  legge delega sulla disabilità (legge 22 dicembre 2021, n. 227) che si inserisce nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 5, Componente 2, che prevede l’adozione di una “Legge quadro per le disabilità”.

Il decreto legislativo n. 62/2024 entrato in vigore il 30 giugno 2024 verrà applicato dal 10 gennaio 2025.

Il suo obiettivo principale è garantire il riconoscimento della condizione di disabilità e dei relativi diritti civili e sociali, compreso il diritto alla vita indipendente, andando a riformare tutto l’attuale sistema normativo per renderlo maggiormente conforme a quanto disposto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

Disabilità: i decreti e la Riforma

Il quadro delle norme sulla disabilità quindi è il seguente

  • Legge 22 dicembre 2021, n. 227, “Delega al Governo in materia di disabilità”
  • Decreto legislativo n. 62/2024 Definizione della condizione di disabilita’, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato
  • Decreto legislativo 5 febbraio 2024, n. 20, che ha istituito l’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità
  • Decreto legislativo 13 dicembre 2023, n. 222, recante “Disposizioni in materia di riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità”.

Riforma della Disabilità, ANMIL: maggiore attenzione alla valorizzazione della persona disabile

“Gli obiettivi della nuova Riforma sulla Disabilità promossa dal Ministro Locatelli sono incentrati su di un passaggio chiave che, come ANMIL, auspichiamo da sempre: quello dall’assistenzialismo alla valorizzazione della persona disabile, straordinaria risorsa per la collettività che attende di esservi inserita a pari diritto degli altri cittadini, semplificando il rapporto kafkiano avuto sino ad ora con enti e servizi che ha imposto vergognosamente, nella sfera pubblica, l’identificazione della persona con la sua disabilità”.

Così il Presidente Nazionale ANMIL Emidio Deandri ha voluto ricordare quanto al centro della riflessione sul mondo della disabilità sia necessaria la costanza degli intenti oltre alla necessità per questi lavoratori, di riqualificazione professionale, di formazione e di strumenti che consentano loro di non rimanere esclusi dal mercato del lavoro.

Un cenno anche alla riforma del sistema assicurativo: “Nel 2025 il Testo Unico per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro compirà 60 anni: alle soglie di questo anniversario chiediamo alle Istituzioni di ascoltare le nostre richieste per un ammodernamento della normativa che non può più essere rinviato”.

Disabilità e lavoro

Sicurezza sul lavoro dei lavoratori disabili

Il Testo unico di Salute e Sicurezza sul lavoro (D.Lgs. n.81/2008) si applica infatti a tutti i lavoratori, compresi quelli con particolari condizioni di abilità ed il datore di lavoro è tenuto a valutare tutti i rischi, prospettiva questa che include le particolari condizioni psico-fisiche dei lavoratori durante lo svolgimento delle loro attività.

Inclusione del lavoratore disabile e accomodamento ragionevole

Uno dei principi fondamentali della salute e sicurezza del lavoro è che il lavoratore con disabilità non deve essere escluso, ma integrato nell’ambiente lavorativo, attraverso una serie di accomodamenti ragionevoli del compito lavorativo, compatibili con l’attività produttiva.

Il principio del reinserimento dei disabili è contenuto nella Convenzione 159/83 e nella Raccomandazione 168/1983 adottate dall’OIL. Principi rimarcati nell’articolo 5 della direttiva  2000/78/CE del Consiglio Europeo del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la  parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro.

In italia l’accomodamento ragionevole è citato nel  D.Lgs. 9 luglio 2003, Art.3 c. 3-bis stabilisce che “Al fine di garantire il rispetto del principio della parità di trattamento delle persone con disabilità, i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad adottare accomodamenti ragionevoli, come definiti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità”.

Accomodamento ragionevole e obblighi del datore di lavoro

Sul datore di lavoro grava l’obbligo di adottare provvedimenti appropriati per consentire ai lavoratori portatori di handicap di superare il loro specifico impedimento e quindi di accedere ad un lavoro o di conservarlo; tali provvedimenti comprendono non solo interventi di carattere tecnico-materiale, come il riallestimento della postazione di lavoro e la sostituzione delle attrezzature, ma anche interventi di carattere organizzativo, come la redistribuzione delle mansioni, la riduzione o rimodulazione dell’orario di lavoro, o il cambiamento dei turni.

Tali “ragionevoli accomodamenti” assumono il carattere di un Piano di Lavoro Personalizzato (PLP), spiegano N. Magnavita, I. Meraglia  sulla rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro: “in molte aziende sono realizzati a favore di talune categorie di lavoratori con handicap temporaneo (ad esempio, gravidanza e puerperio) o di alcuni lavoratori con handicap permanente”.

Per approfondimenti su questo particolare argomento si vedano gli articoli pubblicati sulla rivista Ambiente&Sicurezza sul lavoro

  • Capacità lavorativa e recupero della disabilità: strumenti e strategie a disposizione del medico competente    N. Magnavita, I. Meraglia (AMSL 6/2024)
  • Invecchiamento della popolazione lavorativa: il ruolo del medico competente nella gestione di un fenomeno in crescita, Cinzia Frascheri (AMSL 5/2024)

Per reperire i seguenti articoli contattare la Redazione scrivendo a amsl@epcperiodici.it)

Organizzazione del luogo di lavoro e barriere architettoniche

Il Decreto 81/2008 cita espressamente i lavoratori disabili anche a proposito dell’organizzazione dei luoghi di lavoro: all’art. 63 D.Lgs. 81/2008 dispone, al comma 1, che i luoghi di lavoro debbano essere conformi ai requisiti indicati nell’Allegato IV ed essere strutturati tenendo conto, se del caso, dei lavoratori disabili, con particolare riferimento a quanto ora specificato dal comma 3, ovvero “in particolare per le porte, le vie di circolazione, gli ascensori e le relative pulsantiere, le scale e gli accessi alle medesime, le docce, i gabinetti ed i posti di lavoro utilizzati da lavoratori disabili”.

Ai commi 4 e 5 alcune previsioni circa l’abbattimento delle barriere architettoniche e la previsione che, previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, si possano adottare, previa autorizzazione da parte dell’Autorita di vigilanza, misure alternative in caso sussistano vincoli urbanistici od architettonici tali da non consentire tecnicamente gli interventi di cui sopra.

Emergenza_pulsante

Emergenze e assistenza ai disabili

La presenza dei disabili poi va considerata ai fini dello svolgimento dell’attività di soccorso ed emergenza: in base all’art.45 del TUS il datore di lavoro ha l’obbligo di organizzare il primo soccorso in azienda e di nominare gli addetti-incaricati alla squadra del Primo soccorso: fra i compiti di questi ultimi durante l’emergenza, o la simulazione di emergenza c’è anche quello dell’assistenza a eventuali feriti e disabili.

Ulteriori considerazioni sulla presenza dei lavoratori con diversa abilità sono contenuti anche nel Decreto GSA, il Decreto 2 settembre 2021 – uno dei tre decreti abrogativi del Decreto 10 marzo 1998 in materia di sicurezza antincendio in azienda – in particolare all’ALLEGATO II – GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO IN EMERGENZA dove  il paragrafo 3 è espressamente dedicato all’Assistenza alle persone con esigenze speciali in caso di incendio richiedendo che il datore di lavoro individui

  • “le necessità particolari delle persone con esigenze speciali e ne tiene conto nella progettazione e realizzazione delle misure di sicurezza antincendio, nonché nella redazione delle procedure di evacuazione dal luogo di lavoro”.
  • le altre persone con esigenze speciali che possono avere accesso nel luogo di lavoro, quali ad esempio le persone anziane, le donne in stato di gravidanza, le persone con disabilità temporanee ed i bambini;
  • la predisposizione di una adeguata assistenza alle persone con esigenze speciali, indicando misure di supporto alle persone con ridotte capacità sensoriali o motorie, tra le quali adeguate modalità di diffusione dell’allarme, attraverso dispositivi sensoriali (luci, scritte luminose, dispositivi a vibrazione) e messaggi da altoparlanti (ad esempio con sistema EVAC).

Testo Unico di Salute e Sicurezza: la normativa aggiornata ed il commento degli esperti

Per approfondire sulla normativa del TUS alla luce delle modifiche introdotte dal DL Fiscale suggeriamo i seguenti volumi di EPC Editore

Testo unico per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro <i>pocket</i>, EPC Editore, ristampa aggiornata maggio 2022 (X ed. 1/22),

Testo unico per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro pocket

Libro
Edizione: ristampa aggiornata maggio 2022 (X ed. 1/22)
Pagine: 708
Formato: 115×165 mm

Manuale per l'applicazione del D.Lgs. 81/2008, EPC Editore, settembre 2021 (V ed.), D’Apote Michele, Oleotti Alberto

Manuale per l’applicazione del D.Lgs. 81/2008
D’Apote Michele, Oleotti Alberto

Libro
Edizione: settembre 2021 (V ed.)
Pagine: 928
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Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico

Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.

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Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: Linkedin Mail: a.mazzuca@insic.it