Wind&Safety, tra i più importanti eventi del settore eolico a trattare la tematica della Sicurezza sul Lavoro, ha raggiunto il significativo traguardo dei 15 anni. Il successo di questa iniziativa evidenzia l’alto livello di maturità e di impegno del settore eolico nell’affrontare le tematiche connesse alla Salute e Sicurezza sul lavoro, senza tralasciare quelle relative alla Tutela Ambientale.
In questa speciale ricorrenza non poteva mancare un bilancio di quanto è stato fatto fino ad oggi e allo stesso tempo, il punto della situazione sullo “stato di salute” del settore, in termini di HSE (Health, Safety & Environment). Non sono mancati spunti di riflessione e approfondimenti su temi specifici, ma vi è stato anche spazio per uno sguardo al futuro, con l’analisi di possibili sinergie e condivisione di buone pratiche nell’ambito delle Energie Rinnovabili.
Nell'articolo
Crescita del settore eolico e potenza installata
Il settore eolico è cresciuto molto a partire dai primi anni 2000 ed oggi contiamo una potenza installata vicina ai 13G W, se vengono rispettate le previsioni inserire dal Governo Italiano nel PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) si parla di 28,1 GW in esercizio al 2030, di cui 2,1 GW di impianti offshore.
L’attuale fase di transizione e nuove opportunità
Spunti di riflessioni interessanti sono stati offerti dalla presentazione di Form Up che parla di “Giro di boa”. Siamo nel pieno di una fase di transizione importante che vede:
- da una parte un invecchiamento sia in termini di flotta installata che di forza lavoro;
- dall’altra una previsione di forte crescita di nuove installazioni che richiederà l’inserimento di nuove risorse nei vari organici.
È perciò fondamentale riuscire a gestire al meglio questo passaggio generazionale per poter garantire continuità e trasferimento di know-how, sia in termici tecnici che inerenti alla Salute e Sicurezza.
Si prospettano quindi delle importanti opportunità di crescita che vanno sapute cogliere affrontando una serie di sfide, a partire da efficaci programmi formativi.
Buone Pratiche e tecnologie a sostegno della sicurezza nel settore eolico
Wind&Safety è una fucina per la condivisione di Buone Pratiche ed anche in questa edizione ne sono emerse di molto interessanti, segno dell’elevata attenzione e mutua cooperazione tra gli operatori del settore eolico.
Accesso controllato e protezione lavoratori isolati o che operano in spazi confinati
Dallo Smart Access Control utilizzato da EDISON per autorizzare l’accesso in turbina dopo la verifica della documentazione e formazione del tecnico mediante QR Code, all’utilizzo di dispositivi tecnologici a protezione del lavoratore isolato o che opera in spazi confinati, illustrato da LAZZARONI.
Gestione dell’emergenza nei parchi eolici
Anche in questa edizione vi è stato spazio per la gestione dell’emergenza, uno degli aspetti più trattati in ambito Wind&Safety, ma ogni volta con sfaccettature diverse.
In quest’ultima circostanza, la RWE ha presentato delle nuove soluzioni e procedure per gestire un eventuale infortunio o malore in fase di costruzione, all’interno del cosiddetto “Anchor Cage”, la grande gabbia di ferro che sta al centro della fondazione della turbina. Lo studio di un gruppo di lavoro ha portato alla definizione di una procedura che identifica sia ruoli che attrezzatura, definite e disegnate per lo scopo.
Come gestire un’evacuazione dalla turbina eolica
Un lavoro analogo è stato fatto anche per gestire al meglio un’eventuale evacuazione dall’Hub durante attività di O&M (Operation and Maintenance) che prevede un taglio di una parte della vetroresina per aprire un varco e velocizzare l’evacuazione dalla turbina; anche in questa circostanza sono stati fatti dei test e definito un kit di attrezzature in dotazione alle squadre di manutenzione.
L’analisi dinamica del rischio
Il tema trasversale della gestione dell’emergenza è stato approfondito dal punto di vista dell’analisi del rischio “dinamica” con l’intervento del Responsabile dei Sommozzatori del Corpo Nazionale dei VVF che ha condiviso una coinvolgente ricostruzione della gestione del tragico incidente avvenuto presso la Centrale di Bargi/Suviana.
Un occhio al futuro: sviluppo della sicurezza nei settori delle rinnovabili
La transizione energetica passa dallo sviluppo delle Energie Rinnovabili, principalmente legate al Sole e Vento.
In occasione di Wind&Safety, se ne è discusso con tre grandi player nazionali (EDISON, ERG, RWE) che operano sia in ambito Eolico che Fotovoltaico, Agrivoltaico e Battery Storage, per valutare insieme potenziali criticità e sinergie tra i vari settori.
La gestione della Sicurezza in ambito eolico, fotovoltaico e agrivoltaico
Dalla Tavola Rotonda sono emerse interessanti considerazioni e constatazioni:
- L’Eolico è decisamente più avanzato sulla gestione HSE. La costruzione degli impianti eolici coinvolge direttamente gli OEM (Original Equipment Manufacturer) sia di macchine che di sottostazioni, società internazionali molte strutturate e culturalmente avanzate in termini HSE che hanno contribuito alla crescita dell’intero settore.
- Diversamente il Fotovoltaico è classificabile più come un business “locale”, poiché la costruzione dell’impianto coinvolge anche piccoli installatori o addirittura artigiani locali, conseguentemente diventa più complesso riuscire a diffondere e radicare una cultura della prevenzione e della sicurezza partecipata.
- Altre potenziali criticità si ipotizzano anche per l’Agrivoltaico dove a quanto già citato vanno aggiunte possibili interferenze con le attività agricole.
Possibili sinergie e obiettivi di crescita tra i settori delle rinnovabili
Vi sono anche potenziali sinergie da valutare che vanno da programmi di formazione comuni, all’interscambio di tecnici per quelle aziende che operano sui vari settori. L’interscambio degli operatori eolici verso gli altri business delle rinnovabili potrebbe avere un duplice effetto:
- migliorare l’approccio generale alla Sicurezza;
- dare la possibilità di continuare ad operare sul campo, a quei tecnici che per molti anni hanno dovuto affrontare le faticose salite nelle turbine eoliche.
Serve poi investire in programmi specifici per lo sviluppo di una maggiore consapevolezza del rischio, come sottolineato da ERG.
L’introduzione di specifici KPI (key performance indicator) permette alle organizzazioni di sviluppare un approccio più orientato alla prevenzione, incentivando la segnalazione di eventi minori per ridurre i rischi, prima che si trasformino in incidenti gravi.
Attraverso questa scelta si punta a fare emergere una cultura della segnalazione, che favorisce un ambiente in cui i lavoratori si sentano incoraggiati a parlare di rischi e problematiche connesse alla sicurezza sul lavoro.
Per maggiori informazioni sui seminari Wind&Safety:
International Business Operation Lead | Head of O&M | Business Development | Risk Management
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