Piano integrato per la sicurezza sul lavoro

Il Piano Integrato per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro: cos’è e cosa prevede

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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato, con Decreto Ministeriale n. 195/2024, il primo Piano integrato per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, segnando una rilevante novità nel mondo della Prevenzione.

Tra le numerose iniziative, è prevista una campagna straordinaria di Vigilanza nel 2025 – denominata Operazione STOP – della durata di due mesi e con almeno 2.500 ispezioni mirate, in settori produttivi ad alto rischio.

Cos’è il Piano Integrato per la Salute e Sicurezza sul Lavoro?

Il nuovo Piano Integrato per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è uno strumento strategico introdotto dal Ministero del Lavoro, che si articola su cinque aree di riferimento e mira a ridefinire la Sicurezza sul Lavoro come valore essenziale in ogni ambito, superando la visione limitata di mero obbligo normativo.

Partendo dal presupposto che la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è un valore etico comune non negoziabile, nonché un investimento imprescindibile, il nuovo Piano Integrato coinvolgerà, in particolare, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), e l’INAIL, in un contesto di ampia sinergia istituzionale e condivisione delle informazioni.

La durata del Piano integrato di salute e sicurezza sul lavoro

Il Piano integrato ha decorrenza dal 1° gennaio 2025, fino al 31 dicembre 2025 e potrà essere rivisto o aggiornato, in caso di particolari necessità.

Quali sono gli obiettivi del Piano Integrato per la Sicurezza del Ministero del Lavoro?

Con l’obiettivo di ridurre gli infortuni e le malattie professionali, rafforzare le tutele per i lavoratori e combattere il lavoro nero e irregolare, il focus del provvedimento è rivolto ad una serie di iniziative che vanno dalla formazione per la sicurezza, alle ispezioni.

Gli obiettivi dichiarati del Piano Integrato per la Sicurezza sono quindi:

  • Sensibilizzazione e formazione
  • Sostegno alle imprese
  • Rafforzamento delle tutele
  • Controlli mirati e coordinati

Le cinque aree strategiche del Piano integrato per la Sicurezza sul lavoro

Per raggiungere gli obiettivi sopra indicati sono previste cinque aree strategiche di intervento, rivolte a lavoratori, imprese, nonché all’intera collettività:

  • Prevenzione e promozione
  • Campagne informative
  • Iniziative rivolte ai giovani
  • Campagne straordinarie di vigilanza
  • Interscambio banche dati di vigilanza

Prevenzione e promozione

La prima area strategica, in linea con quanto indicato nella Strategia europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro 2021-2027 e con l’Agenda ONU 2030, si comporrà delle seguenti azioni:

  • Pubblicazione del nuovo piano triennale INAIL 2025-2027 per la prevenzione: volto a incentivare la cultura della sicurezza come valore etico e sociale.
  • Avviso pubblico di Finanziamento INAIL per la realizzazione ed erogazione di attività di formazione e informazione (artt. 9-10 del D.Lgs. 81/08).
  • Rating sicurezza e prevenzione: strumento sviluppato da INAIL e in fase di pubblicazione, per valutare le aziende dal punto di vista delle prestazioni di sicurezza.
  • Finanziamenti alle imprese: in particolare Bandi ISI, progetti di bonifica di materiali contenenti amianto, adozione sistemi di gestione certificati UNI EN ISO 45001:2023.
  • Riduzione dei premi assicurativi INAIL per le imprese virtuose: oscillazione in riduzione del tasso medio di tariffa per andamento infortunistico favorevole e oscillazione del tasso medio di tariffa per prevenzione.

Campagne informative

Con la seconda area strategica si vuole valorizzare il quadro di informazioni e misure volte alla tutela di salute e sicurezza tramite i seguenti strumenti:

  • Piano integrato di comunicazione: un Tavolo di Lavoro dedicato, coordinato dal Ministero del Lavoro, che definirà una adeguata strategia di comunicazione.
  • Conferenza nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro: l’evento si terrà il 28 aprile in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
  • Iniziativa di sensibilizzazione: con INAIL, INL e INPS attraverso mass media e canali social per trasmettere il messaggio che la sicurezza è un obiettivo comune e che bisogna accrescere la cultura della legalità.
  • Iniziative di comunicazione: vedranno la collaborazione di Ministero del Lavoro, RAI e INAIL.
  • Manifestazioni fieristiche con finalità prevenzionali: il Ministero del Lavoro ed INAIL continueranno a partecipare annualmente a manifestazioni fieristiche con finalità prevenzionali, con stand dedicati e attraverso l’organizzazione di seminari tecnico-scientifici per diffondere la cultura della Sicurezza.

Iniziative rivolte ai giovani

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali riconosce inoltre il ruolo decisivo della formazione nel veicolare l’importanza della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

La cultura della sicurezza continuerà pertanto ad essere promossa e diffusa nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), come previsto nel Protocollo d’intesa del 26 maggio 2022 con Ministero dell’Istruzione e del Merito, INAIL e INL.

In tale contesto di diffusione della cultura della Sicurezza e della Prevenzione sarà inoltre centrale il contributo di INAIL nelle scuole, le cui iniziative saranno riepilogate nel Dossier Scuola, pubblicato annualmente in occasione della Giornata Nazionale della Sicurezza nelle Scuole, il 22 novembre.

Campagne straordinarie di vigilanza

Nel corso del 2025, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) si occuperà di realizzare una campagna straordinaria di vigilanza, denominata Operazione STOP (Sicurezza di Tutti gli OPeratori) – della durata di due mesi e che prevede almeno 2.500 ispezioni mirate – in settori produttivi ad alto rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

I settori ad alto rischio individuati, sono i seguenti:

  • Edilizia: particolare attenzione sarà rivolta alla catena di appalti e subappalti e al loro coordinamento, nonché alla verifica del possesso del titolo abilitante (patente a crediti o SOA).
  • Agricoltura: particolare attenzione sarà rivolta all’uso delle macchine agricole a rischio ribaltamento, all’uso dei fitosanitari con esposizione a sostanze pericolose degli operatori, e alle ondate di calore estive.
  • Impianti di depurazione, trattamento di acque reflue, reti fognarie, impianti di biogas: particolare attenzione sarà rivolta alla corretta Valutazione dei Rischi (chimico, biologico, incendio, ecc.), nonché alle procedure di emergenza previste per i lavori confinati o sospetti di inquinamento.

Interscambio banche dati di vigilanza

È stato inoltre costituito un apposito Gruppo di Lavoro tecnico, coordinato dal Ministero del Lavoro e composto da INAIL, INL e Regioni, nell’ambito del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione (SINP).

Tale Gruppo dovrà realizzare una prima versione del Sistema denominato “SINP Vigilanza” che sarà volto ad agevolare la condivisione delle informazioni tra le autorità preposte alle attività di vigilanza.

Monitoraggio delle attività e verifica dei risultati

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali si occuperà del monitoraggio delle attività previste dal Piano integrato per la Sicurezza sul lavoro.

Saranno previsti inoltre report informativi mensili sulle iniziative messe in campo, realizzati anche con il supporto di INAIL e INL, per quanto di loro competenza.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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