INAIL ha pubblicato il documento dal titolo: “Misure di sicurezza per le infezioni nelle aree critiche in sanità: tecnologie avanzate per l’impiego continuo di DPI e di disinfezione di nuova concezione”.
Il testo sottolinea l’importanza di adottare misure di sicurezza all’avanguardia, tra cui dispositivi di protezione individuale (DPI) avanzati, nonché tecnologie innovative per la disinfezione ambientale e degli impianti idrici, al fine di proteggere operatori e utenti in ambienti ad alto rischio.
Nell'articolo
Cosa sono le ICA e perché è importante prevenirle
Le Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) rappresentano una delle principali complicazioni in ambito sanitario, poiché interessano sia i pazienti, sia gli operatori e i visitatori. Queste infezioni, che si manifestano in strutture come ospedali, ambulatori e residenze sanitarie sono causa, ogni anno, di migliaia di decessi e prolungamenti della degenza, con impatti significativi sulla salute pubblica e sui costi sanitari.
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Qual è la definizione ufficiale di ICA?
Il Ministero della Salute definisce le Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) come: “infezioni acquisite che costituiscono la complicanza più frequente e grave dell’assistenza sanitaria e possono verificarsi in ogni ambito assistenziale, incluso gli ospedali per acuti, il day-hospital/day-surgery, le strutture di lungodegenza, gli ambulatori, l’assistenza domiciliare, le strutture residenziali territoriali”.
Il quadro normativo: D.lgs. 81/08 e standard europei
La Direttiva 2000/54/CE, integrata nel D.lgs. 81/08, stabilisce misure di prevenzione per tutelare operatori e utenti dall’esposizione a agenti biologici. Tra le figure più a rischio ci sono gli operatori di aree critiche come i Pronto Soccorso e le terapie intensive.
Risulta dunque fondamentale scegliere adeguati dispositivi di protezione collettiva e individuale (DPI) e assicurare un puntuale controllo degli ambienti di lavoro.
DPI e innovazione tecnologica
La normativa italiana pone l’accento sulla priorità delle protezioni collettive rispetto a quelle individuali, ma entrambe giocano un ruolo chiave nelle aree critiche.
Le divise degli operatori o le semi-maschere filtranti FFP3, devono rispettare rigidi standard tecnici e normativi per garantire sia la protezione degli operatori, sia la riduzione della diffusione di agenti infettivi.
Igiene e disinfezione
Un’efficace gestione delle strutture sanitarie passa anche attraverso la disinfezione degli impianti idrici e delle superfici ambientali. L’uso di sistemi filtranti avanzati e tecnologie come l’acqua ozonizzata stabilizzata, in conformità con standard internazionali, è cruciale per ridurre il rischio biologico. Tuttavia, l’efficacia di tali metodi deve essere rigorosamente verificata per garantire la sicurezza e prevenire esposizioni nocive.
Implicazioni per la salute e sicurezza sul lavoro
La prevenzione delle ICA richiede dunque un approccio integrato che comprenda:
- la progettazione di ambienti di lavoro sicuri e conformi ai requisiti tecnici;
- l’adozione di DPI tecnologicamente avanzati e certificati;
- il monitoraggio continuo dei processi di pulizia e disinfezione.
Tali interventi non solo proteggono il personale sanitario, ma riducono anche il rischio di contagio per pazienti e visitatori, contribuendo ad elevare gli standard di sicurezza negli ambienti sanitari.
Scopri maggiori dettagli nel testo integrale del documento reso disponibile da INAIL.
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