Nei mesi scorsi abbiamo analizzato le disposizioni della Direttiva 2014/23/UE e del pacchetto di direttive UE, ed abbiamo dato spazio al commento della Camera a proposito del suo recepimento.
Riportiamo qui in aggiunta, il commento del Governo in vista dell’adozione della direttiva e del superamento del Codice degli Appalti prevedendo un adeguato regime transitorio.
La Legge Delega per la riforma codicistica si ispirerà ai seguenti criteri:
-divieto di introduzione e mantenimento di livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti dalle direttive comunitarie; compilazione di un unico testo normativa denominato “Codice dei contratti e delle concessioni pubbliche”, volto anche a garantire l’effettivo coordinamento con le ulteriori disposizioni normative in vigore nelle medesime materie, nel rispetto del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea;
-razionalizzazione del quadro normativa in materia di appalti e delle concessioni pubbliche;
-semplificazione e armonizzazione delle disposizioni in materia di affidamento degli appalti e delle concessioni, attraverso anche la promozione di soluzioni innovative in materia di insediamenti nazionali produttivi strategici e in materia di rispetto dei vincoli idrogeologici;
-trasparenza e pubblicità delle procedure di gara;
-riduzione degli oneri documentali a carico dei soggetti partecipanti e semplificazione delle procedure di verifica da parte delle stazioni appaltanti;
-riduzione delle stazioni appaltanti e razionalizzazione delle loro attività;
-razionalizzazione ed estensione delle forme di partenariato pubblico privato;
-revisione del sistema di qualificazione degli operatori economici in base a criteri di omogeneità e trasparenza;
-razionalizzazione dei metodi di risoluzione delle controversie alternativi al rimedio giurisdizionale, anche in materia di esecuzione del contratto;
-miglioramento delle condizioni di accesso al mercato per le piccole e medie imprese e per le imprese di nuova costituzione;
-previsione di una disciplina organica della materia delle concessioni pubbliche e individuazione, in tema di procedure di affidamento, di modalità volte a garantire i livelli minimi di concorrenzialità, trasparenza e parità di trattamento richiesti dalla normativa europea;
-definizione di un quadro regolatorio volto a rendere trasparente la partecipazione dei portatori qualificati di interessi nell’ambito dei processi decisionali finalizzati all’aggiudicazione di appalti e concessioni pubbliche.
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