Lo riporta il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ricorda come l’accordo rinvii all’articolo 9 del Decreto Legge Semplificazioni per le nuove regole da applicare sui luoghi di lavoro, che saranno applicate a tutte le infrastrutture individuate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per dare attuazione al programma di finanziamenti “Next Generation EU”.
“In occasione della firma dell’11 dicembre scorso – afferma la Ministra De Micheli – avevamo sostenuto che l’accordo coi sindacati avrebbe assunto la valenza di modello, con l’obiettivo di incrementare l’occupazione di qualità dentro una cornice di regole di legalità e sicurezza. Con l’estensione dell’intesa acceleriamo i cantieri di tutte quelle opere complesse e strategiche inserite nel Recovery Plan, perché soltanto attraverso la creazione di più lavoro il nostro Paese potrà compiere quel salto di qualità nella direzione della crescita e dello sviluppo”.?
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Piano nazionale di ripresa e resilienza
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) èil programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito delNext Generation EU, lo strumento per rispondere ala crisi pandemica provocata dal Covid-19.
Durante il Consiglio dei Ministri del 7 dicembre 2020 è stato dato il via all’esame del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) (qui il TESTO in bozza del PNRR del 6 dicembre 2020 e le Linee guida programmatiche del 15 settembre) che dovrà dare attuazione, nel nostro Paese, al programmaNext Generation EU, varato dall’Unione europea per integrare il Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 alla luce delle conseguenze economiche e sociali della pandemia da COVID-19.
Sul sito del Ministerop dell’Economia e delle Finanze è disponibile un’analisi completa del PNRR ed è stata pubblicata la Bozza definitiva di PNRR (qui il testo del Governo) aggiornata a dicembre che è stata presentata alla Camera che ha aperto un dossier di discussione.
Vediamo di seguito come si articola il PNRR, in quale area ricadono gli interventi previsti per l’edilizia e quali risorse saranno impegnate. infine, un focus sul PNRR: gli obiettivi,l’entità del Dispositivo Europeo di Ripresa e Resilienza (RRF) e il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2021-2027 in cui si muovono gli investimenti per la ripresa post-pandemica.
Articolazione del PNRR: le tematiche strutturali di intervento
Le sei missioni in cui si articolerà il PNRR, e che rappresentano aree “tematiche” strutturali di intervento, sono:
1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
2. Rivoluzione verde e transizione ecologica
3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile
4. Istruzione e ricerca
5. Parità di genere, coesione sociale e territoriale
6. Salute
Rivoluzione verde e transizione ecologica: i riferimenti al settore dell’edilizia
AllaRivoluzione verde e transizione ecologica sarà destinato più del 31% dell’ammontare complessivo del Piano, per69,8 miliardi di euro, (a cui si aggiungono i fondi della programmazione di bilancio per un totale dioltre 79 miliardi) per intensificare l’impegno dell’Italia in direzione degli obiettivi ambiziosi dell’European Green Deal e creare nuove occasioni di crescita e sviluppo per il nostro Paese.
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All’interno di questa missione, un ingente insieme di risorse riguarda la componente dedicata all’Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici, fondamentale per l’abbattimento delle emissioni, con quasi30 miliardi di europer interventi sugli edifici pubblici (come interventi di risanamento di costruzione di nuovi edifici, con priorità a scuole, ospedali ed edilizia popolare e altri interventi di riqualificazione, efficientamento energetico e digitalizzazione) e di efficientamento dell’edilizia privata, in particolare con l’estensione del superbonus 110%.
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In aggiunta, oltre18 miliardidi euro verranno dedicati alla componenteTransizione energetica e mobilità locale sostenibile, per incrementare la quota di energia prodotta da rinnovabili, in linea con gli obiettivi europei, stimolare la filiera industriale, inclusa quella dell’idrogeno, e potenziare e digitalizzare le infrastrutture di rete. Sono previsti investimenti nell’ambito della decarbonizzazione dell’Ex Ilva di Taranto. Si punta a sviluppare la mobilità sostenibile, potenziando le infrastrutture e le ciclovie e rinnovando in modo deciso il parco circolante del TPL. Al Mezzogiorno è dedicata una quota di investimenti in questa componente pari al 50%.
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile: l’ammontare si compone di due componenti, per un ammontare complessivo di risorse paria 32 miliardidi euro (oltre 33 miliardicon i fondi della programmazione di bilancio), oltre il 14 per cento delle risorse del Piano.
La prima componente della missione, per un valore di28,3 miliardi, è relativaall’Alta velocità ferroviaria e manutenzione stradale 4.0e prevede la realizzazione di opere in particolare sulla rete ferroviaria per facilitare la mobilità di cittadini e merci e renderla più sostenibile. Accanto a queste opere, interventi per la messa in sicurezza e il monitoraggio digitale di viadotti e ponti nelle aree del territorio che presentano le maggiori criticità.
La seconda componente, dedicata all’Intermodalità e alla logistica integrataprevede un programma nazionale di investimenti per il miglioramento di competitività e sostenibilità ambientale del sistema portuale, in modo da sviluppare i traffici collegati alle grandi linee di comunicazione europee e valorizzare il ruolo dei Porti del Sud Italia, con un impegno di oltre3,5 miliardi di euro.