La manutenzione degli impianti antincendio secondo la norma UNI 11280

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L’importanza dei nuovi requisiti UNI 11280 sulla manutenzione degli impianti antincendio ad estinguenti gassosi ai fini della sicurezza e del rispetto dell’ambiente

Safety Hi-Tech da sempre riferimento per i sistemi di estinzione con agenti puliti

Dal 1987, Safety Hi-Tech è un precursore nel settore delle tecnologie di protezione antincendio e, in particolare, dei sistemi di spegnimento a clean agent, avendo avuto un ruolo importante nel processo di phase-out degli Halon e nella loro sostituzione con prodotti a più basso impatto ambientale.
Continuando la mission di Safety Hi-Tech, dal 2017 Safety Hi-Tech Europe si occupa della produzione e distribuzione a livello mondiale degli agenti estinguenti e dei sistemi di spegnimento a NAF S, mentre la casa madre continua ad occuparsi di R&D, partecipazione ai comitati tecnici internazionali e certificazioni.

La norma UNI 11280:2020

Ad aprile 2020 è stata pubblicata la nuova edizione della norma UNI 11280 relativa al controllo iniziale e alla manutenzione dei sistemi di estinzione incendi ad estinguenti gassosi.

Tale norma si applica a tutti gli impianti in esercizio e descrive le operazioni minime da effettuare per garantire la funzionalità operativa degli impianti durante le varie fasi delle attività di manutenzione

.Dal controllo iniziale a quello periodico fino alla revisione programmata, che va eseguita ogni 10 anni dall’installazione.

Ergo, un impianto di estinzione fisso a clean agent installato a partire dalla seconda metà del 2010 dovrà essere manutenuto per la revisione decennale secondo i nuovi requisiti introdotti dalla suddetta norma UNI 11280:2020.
Come nella edizione precedente, le operazioni minime da effettuare durante la revisione programmata decennale sono descritte nel par. 10 e schematizzate nell’allegato A.
La corrente edizione UNI 11280:2020 prevede le stesse verifiche obbligatorie di cui nella versione del 2012 ma introduce nel contempo alcuni nuovi requisiti, tra cui:
– sostituzione delle valvole di scarica e loro attuatori con prodotti conformi alla normativa vigente;
– per quanto riguarda i connettori (rigidi e flessibili), le valvole di ritegno e le valvole di non ritorno, oltre alla prova idraulica, già prevista dalla precedente edizione normativa, viene introdotta l’opzione della sostituzione con prodotti conformi alla normativa vigente; la norma raccomanda altresì di eseguire le prove idrostatiche richieste nell’officina del fabbricante laddove possibile;
– nel caso in cui la valvola, la manichetta o la valvola di ritegno vengano sostituiti con un modello similare, è richiesto un nuovo calcolo idraulico di dimensionamento del sistema in modo da verificare il mantenimento dei requisiti prestazionali dell’impianto.

La norma UNI 11280: sostituire i componenti con modelli originali

Le prescrizioni di cui sopra si traducono nella raccomandazione – laddove applicabile – di sostituire i componenti in questione con gli stessi modelli originali, onde essere certi di non inficiare le prestazioni del sistema estinguente nel suo complesso.
Qualora ciò non fosse possibile e si dovesse ricorrere a dei modelli similari, la nuova edizione della norma sottolinea la necessità di ripetere il calcolo idraulico al fine di verificare che la protezione dell’ambiente sia ancora assicurata.

I software consigliati in caso di nuovo calcolo

Sul mercato sono disponibili differenti tipologie di software di calcolo fluidodinamico, che consentono il dimensionamento di un impianto ad estinguenti gassosi, ma possono avere un grado di affidabilità variabile.
Solo l’utilizzo di un software di calcolo certificato da un Ente Terzo può garantire il corretto dimensionamento con un elevato livello di accuratezza e affidabilità in quanto non solo viene validato sulla base di test sperimentali condotti con uno specifico agente estinguente ed un determinato hardware (aggregati bombola/valvola, colli d’oca, valvole di ritegno ed ugelli) secondo i requisiti degli standard di settore, ma le performance dello stesso vengono annualmente verificate dall’Ente stesso.
È facile intuire in tale contesto quanto sia rilevante che i sistemi di estinzione siano sottoposti ad una manutenzione condotta a regola d’arte, facendo attenzione a non sottovalutare l’importanza della mutua compatibilità dei componenti del sistema e della loro corretta interazione, garantita appunto da un sw di calcolo validato, come prescritto dalla norma UNI 11512 anch’essa in prossima revisione.

La sostituzione o ricarica dell’agente estinguente presso Centri qualificati

Come già previsto dalla precedente edizione della UNI 11280, durante la fase di revisione programmata è necessario procedere anche alla sostituzione o ricarica dell’agente estinguente presso un centro qualificato, previa verifica – nel caso degli idrocarburi alogenati – del permanere dei requisiti di qualità.
Gli agenti estinguenti NAF S 125 e NAF S 227 appartengono, come noto, alla famiglia dei gas fluorurati il cui utilizzo è controllato dal Regolamento (UE) n. 517/2014 (F-Gas) a livello di Unione Europea e dall’Emendamento di Kigali a livello internazionale.
La normativa vigente, mantenendo l’obiettivo di protezione dell’ambiente, ha introdotto e rafforzato specifiche disposizioni volte alla riduzione delle emissioni degli F-gas e ad una progressiva riduzione (phase-down e non phase-out) della quantità di HFC immessa in commercio.
In questo contesto deve essere inquadrata la prescrizione della UNI 11280 di sostituzione o ricarica dell’agente estinguente fluorurato.
La revisione programmata diventa un anello fondamentale dell’attuale principio dell’economia circolare (ed è proprio la fase in cui invece si rischia di tornare alla vecchia “economia lineare” dell’utilizzo/distruzione del prodotto) in quanto consente il recupero dell’HFC, la verifica del mantenimento delle specifiche di qualità imposte dalla normativa di settore e, nel caso in cui quest’ultime non fossero soddisfatte, alla sostituzione dell’agente estinguente e all’invio del prodotto fuori specifica in un impianto di rigenerazione.

Il recupero degli HFC

Gli HFC recuperati e rigenerati non sono soggetti ai vincoli di phase-down degli F-Gas e nel contempo consentono di creare una sorta di “banca”, così come fu ai tempi degli halons, assicurandone la disponibilità sul mercato anche per il futuro.
La Safety Hi-Tech Europe è in grado di ottemperare a tutti i requisiti normativi previsti dalla UNI 11280:2020, mediante la sostituzione dei componenti con gli stessi modelli installati durante la posa in opera dell’impianto originario a NAF S 125 o NAF S 227, e – sempre nel pieno rispetto dell’ambiente – riconoscendo un valore alle valvole sostituite, promuovendo in tal modo anche il riutilizzo dell’ottone secondo i principi di economica circolare.
Valvole, attuatori, connettori e valvole di ritegno sono stati approvati secondo UNI EN 12094 e, come parti di sistema, secondo UL 2166, soddisfacendo i più elevanti standard di funzionalità, sicurezza e qualità.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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