Se ne parla nell’articolo scaricabile online: “D.M. 18 ottobre 2019: analisi delle soluzioni alternative, esempi pratici e spunti di riflessione” di N.Zoeddu (Ingegnere e progettista) sulla rivista Antincendio n.6/2020 (sfoglia l’indice).
Nell'articolo
Cosa cambia col Nuovo Codice di prevenzione incendi?
Diversamente dalle regole tecniche di prevenzione incendi tradizionali che impongono esclusivamente scelte progettuali prestabilite dal normatore (approccio prescrittivo), l’utilizzo del nuovo Codice di Prevenzione Incendi garantisce una maggiore possibilità nella scelta della soluzione progettuale più idonea ad ogni singola fattispecie di misura antincendio. Nel Codice, infatti, sono individuate soluzioni conformi (proposte dal normatore e che quindi non richiedono ulteriori valutazioni tecniche) soluzioni alternative (basate sulla applicazione di norme tecniche internazionali, prodotti di tipo innovativo, ingegneria della sicurezza antincendio tramite un approccio ingegneristico – FSE) ed eventualmente soluzioni in deroga (ben note).Differenze fra vecchio e nuovo Codice di prevenzione incendi
Nella prima versione del Codice si suggeriva qualche esempio di soluzione alternativa da poter applicare rimandando sostanzialmente per tutte le 10 sezioni del Codice al paragrafo G.2.6 ed alla Tabella G.2-1 che elencavano i “Metodi ordinari di progettazione della sicurezza antincendio”, al fine di dimostrare il raggiungimento del collegato livello di prestazione e dei pertinenti obiettivi di sicurezza antincendio.Nella nuova versione del Codice (D.M. 18 ottobre 2019) sono sì ribaditi i rimandi al (nuovo) paragrafo G.2.7 e Tabella G.2-1 (che come vedremo è stata rielaborata ed integrata con ulteriori metodologie) ma vengono anche individuate (ed implementate rispetto ai primi esempi di cui al D.M. 03/08/2015) alcune modalità progettuali generalmente accettate per la progettazione di soluzioni alternative, sotto forma di tabelle con “oggetto della soluzione” e con “modalità progettuale”.
Nuovo Codice e possibilità per il Progettista
Nel Codice si sottolinea comunque che il progettista può impiegare modalità diverse da quelle elencate nelle varie sezioni. In questo modo, viene dato più risalto alle soluzioni alternative che assumono una maggiore rilevanza a livello di scelte progettuali e rappresentano una ulteriore apertura verso la sempre migliore interazione del professionista antincendio con il normatore.Sulla rivista Antincendio, l’Ing. Nicola Zoeddu si effettua un’analisi delle proposte di soluzioni alternative presenti nella RTO allegata al D.M. 18 ottobre 2019, riportando, inoltre alcuni esempi pratici e spunti di riflessione.
L’articolo dal titolo: “D.M. 18 ottobre 2019: analisi delle soluzioni alternative, esempi pratici e spunti di riflessione” è liberamente scaricabile al seguente link!
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