Stabilimenti Seveso: in cosa consiste il Piano d’emergenza esterna

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Sulla rivista Antincendio n.10/2019 (leggi il Sommario completo), Roberto Bonfiglio (Comando Provinciale VV.F. di Grosseto) ci presenta un caso di studio relativo alle esercitazioni negli stabilimenti Seveso.
Estrapoliamo alcuni passaggi relativi alla normativa di riferimento, gli obiettivi del Piano di Emergenza esterna, cerchiamo di comprendere in cosa consiste il test PEE e le tipologie di esercitazioni praticabili.
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Esercitazioni negli stabilimenti Seveso: normativa di riferimento


Il decreto legislativo del 26 giugno 2015 n. 105, nell’art. 21 stabilisce che il piano di emergenza esterno (PEE) per gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante deve essere rivisto, testato e, se necessario, aggiornato a intervalli appropriati e, in ogni caso, non superiore a tre anni.
La sperimentazione del PEE è un elemento fondamentale già introdotto dal decreto legislativo 3434/1999, confermato nel decreto legislativo n. 105/2015, e si svolge attraverso esercitazioni che testano le procedure di attivazione delle strutture operative, la capacità operativa dei componenti istituzionali e l’impatto dell’evento sui così detti “elementi vulnerabili” come scuole, ospedali, supermercati, ecc. presenti nelle aree a rischio e nella capacità operativa dei piani previsti.

Obiettivi del Piano di emergenza esterna

Il test PEE deve consentire di verificare se l’attivazione del PEE consente il raggiungimento degli obiettivi di cui all’articolo 21 del decreto legislativo n. 105/05, ovvero:
• controllare e limitare gli incidenti in modo da ridurre al minimo gli effetti e limitare il danno per la salute umana, per l’ambiente e per i beni;
• attuare le misure necessarie per proteggere la salute umana e l’ambiente dalle conseguenze di incidenti rilevanti, in particolare attraverso una cooperazione rafforzata negli interventi di soccorso con l’organizzazione della protezione civile;
• informare adeguatamente la popolazione, i servizi di emergenza e le autorità locali competenti;
• prevedere, sulla base delle disposizioni in vigore, il ripristino e la bonifica dell’ambiente dopo un grave incidente.
L’attività di sperimentazione consente di:
• verifica delle azioni previste dal piano;
• verifica e miglioramento delle capacità operative del personale coinvolto;
• verifica della correttezza delle procedure previste per lo stato di attuazione del piano.

Il test PEE

Per rendere efficace la sperimentazione, è necessario condividere gli obiettivi con tutti gli attori indicati nella PEE. L’istituzione di un esercizio tecnico da tavolo coordinato dalla Prefettura è lo strumento preferenziale per il coinvolgimento di tutti gli organismi indicati nel PEE che vi partecipano. Il test PEE viene solitamente eseguito conducendo esercitazioni a cui partecipano gli attori del PEE.
Considerando le difficoltà pratiche nell’esecuzione di un esercizio completo, vale a dire verificare ogni singolo aspetto del piano, è possibile eseguire esercitazioni con diversi livelli di complessità, su cui sono strutturati diversi livelli di attivazione e coinvolgimento delle risorse delle strutture operative e della popolazione e prevedere, per ciascuno di essi, la verifica di obiettivi parziali (generali, intermedi o specifici), rinviando la verifica di ulteriori obiettivi per le esercitazioni successive. L’organizzazione, gli scenari ed i metodi per eseguire un test che ne definisca il tipo, devono essere identificati sulla base delle abilità che devono essere testate in riferimento alla formazione già svolta, nonché sulla base delle risorse disponibili per l’esercitazione stessa.

Tipologie di esercitazioni

Le varie tipologie di esercitazione possono essere ripartite in due grandi gruppi:
• le discussion?based
• le operations?based.
Le esercitazioni discussion?based sono effettuate per posti di comando, senza il coinvolgimento di personale, di mezzi operativi e della popolazione. Esse consentono agli interessati di acquisire familiarità con i contenuti del PEE e delle procedure previste (attivazione dei vari stati di attuazione dei piani di emergenza esterna, piani operativi, ecc). Tale tipologia di esercitazione è organizzabile in tempi ridotti e prevede un minore utilizzo di risorse umane ed economiche.
Le esercitazioni operations?based sono effettuate o attraverso prove di soccorso anche congiunte (senza il coinvolgimento della popolazione) o su scala reale (con il coinvolgimento della popolazione). Esse consentono, altresì di valutare l’idoneità delle azioni previste dai piani, con particolare riferimento, ad esempio, ai ruoli ed alle responsabilità. Elemento di base, propedeutico ad ogni esercitazione, è la conoscenza del PEE e del ruolo che ciascun soggetto è chiamato a svolgere.

Riferimenti bibliografici:

Le esercitazioni negli stabilimenti Seveso: un caso studio
Roberto Bonfiglio
Antincendio n.10/2019

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