Durante il Consiglio dei Ministri n.4 dello scorso 28 febbraio il Governo ha approvati in esame definitivo, a seguito dell’acquisizione dei pareri prescritti, alcuni decreti legislativi che recepiscono importanti direttive ambientali, e di cui è stato co-proponente il Ministero dell’Ambiente e riguardano:
– Emissioni industriali : approvato lo Schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali ad elevato potenziale inquinante (Industrial Emissions Directive) derivanti da attività energetiche, produzione e trasformazione di metalli, industria dei prodotti minerali, industria chimica, gestione rifiuti, allevamento di animali ecc., con la quale sono state riviste e refuse in un unico testo altre direttive sulla materia.
Sul decreto di recepimento della direttiva era recentemente arrivato anche il via libera dalle Regioni.
Restano escluse le attività di ricerca e sviluppo e le sperimentazioni di nuovi prodotti. Il provvedimento prevede obblighi fondamentali per le installazioni industriali, riordino delle competenze in materia di rilascio di autorizzazioni, disposizioni specifiche per alcune tipologie di impianti (di incenerimento, di coincenerimento di rifiuti, impianti che utilizzano solventi, ecc.), valori limite di emissione per i grandi impianti di combustione e sistema di ispezioni ambientali delle installazioni interessate e revisione di quello sanzionatorio per prevenire violazioni delle autorizzazioni.
– Uso stanze chimiche nelle AEE: approvato lo schema di decreto di recepimento della direttiva europea 2011/65, in materia di restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche;
– Combustibile nucleare esaurito: recepito uno schema di decreto (copro ponenti oltre al Ministero dell’Ambiente anche il Ministero dello Sviluppo economico) recepisce la direttiva 2011/70/EURATOM, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi, con l’obiettivo di definire la classificazione nazionale dei rifiuti radioattivi presenti e futuri nel contesto degli standard internazionali e verificarne le misure di sicurezza, tenuto conto che la gestione di essi è parte integrante di una politica di utilizzo sicuro e sostenibile dell’energia nucleare per la produzione di energia elettrica e delle radiazioni ionizzanti nel campo della medicina, dell’industria, dell’agricoltura, della ricerca.
Segnaliamo che sono ancora diverse le direttive ambientali non recepite dal nostro Paese, che si affiancano alle procedure di infrazioni ancora aperte. Fra i mancati recepimenti spiccano il
-Mancato recepimento della direttiva 2013/2/UE della Commissione, del 7 febbraio 2013, recante modifica dell’allegato I della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (Procedura 2013_0402)
– Mancato recepimento della direttiva 2013/28/UE che modifica l’allegato 2 della direttiva 2000/53 relativa ai veicoli fuori uso (2013_0312)
– Mancato recepimento della direttiva 2011/97/UE del Consiglio, del 5 dicembre 2011, che modifica la direttiva 1999/31/CE per quanto riguarda i criteri specifici di stoccaggio del mercurio metallico considerato rifiuto (2013_0229)
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