Fa parte del Pacchetto normativo dell’Economia Circolare, che comprende quattro direttive: Dir. 2018/849, Dir. 2018/850, Dir. 2018/581 e Dir. 2018/852 su rifiuti, RAEE, pile e discariche (in GUUE L 150, 14 giugno 2018). Entrano in vigore il 4 luglio 2018 e dovranno essere recepite dagli Stati membri entro il 5 luglio 2020.
La Direttiva 2018/849 nelle intenzioni dei proponenti dovrebbe ridurre gli oneri regolamentari per enti o imprese di piccole dimensioni portando ad una semplificazione degli obblighi di autorizzazione e di registrazione a loro imposti.
Fra le semplificazioni: vengono soppresse le disposizioni che obbligano gli Stati membri a presentare (ogni tre anni) le relazioni sullo stato di attuazione: la verifica della conformità dovrebbe essere basata solo sui dati che gli Stati membri comunicano ogni anno alla Commissione.
Il Parlamento e Consiglio ritengono poi opportuno migliorare la qualità, l’affidabilità e la comparabilità dei dati, introducendo un punto di ingresso unico per tutti i dati relativi ai rifiuti, sopprimendo obblighi obsoleti in materia di comunicazione, mettendo a confronto i metodi nazionali di comunicazione e introducendo una relazione di controllo della qualità dei dati.
Quanto alla direttiva 2008/98/CE, le modifiche riguardano la garanzia del rispetto della gerarchia dei rifiuti da parte degli Stati membri in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti stessi.
Quanto alle direttive 2000/53/CE, 2006/66/CE e 2012/19/UE, le modifiche riguardano la definizione di obiettivi per materiali specifici contenuti nei flussi di rifiuti pertinenti; in particolare per la direttiva 2000/53/CE si prende in considerazione il problema dei veicoli fuori uso non contabilizzati, comprese le spedizioni di veicoli usati sospettati di essere veicoli fuori uso. Per la direttiva 2006/66/CE, si dovrebbe inoltre tenere in considerazione l’evoluzione tecnica di nuovi tipi di batterie che non utilizzano sostanze pericolose.
Nei Considerando si specifica ulteriormente che la Commissione viene chiamata a intervenire sulla base del principio di sussidiarietà per migliorare la gestione dei rifiuti nell’Unione visto che la tutela e il miglioramento della qualità dell’ambiente e l’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri e pertanto si garantisce alla Comkissione tale possibilità modificando i testi delle direttive 2000/53/CE, 2006/66/CE e 2012/19/UE.
Riferimenti normativi:
Direttiva (UE) 2018/849 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica le direttive 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso, 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e ai rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
(GU L 150 del 14.6.2018).
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