Innovazione

Accordi per l’Innovazione: cosa sono e le agevolazioni per le attività industriali

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Cosa sono gli Accordi per l’Innovazione, le aree di intervento e come accedere alle agevolazioni? Le ultime notizie normative, i decreti emanati per la ridefinizione delle agevolazioni e gli Sportelli agevolativi aperti per il mondo della ricerca industriale nelle aree di intervento del secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”.

Accordi per l’Innovazione – aggiornamenti, news e agevolazioni, in sintesi

  • Gli Accordi per l’Innovazione sono stati regolati con decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 maggio 2017, e sono a favore dei progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di accordi sottoscritti dal Ministero con i soggetti proponenti e con le amministrazioni pubbliche eventualmente interessate.
  • Con DECRETO 31 dicembre 2021 il MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO ha proceduto ad una ridefinizione delle procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni previste dal decreto 24 maggio 2017 (GU Serie Generale n.37 del 14-02-2022); con DECRETO 11 maggio 2022 il Ministero ha sospeso i termini per la presentazione delle domande, per l’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie del Dm 31/12/2021 e delle risorse riservate con gli accordi quadro per le domande di agevolazioni per Abruzzo, Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Veneto.
  • Il MISE ha annunciato il secondo sportallo di finanziamento dal Gennaio 2023.

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Accordi per l’innovazione: cosa sono?

Si tratta di agevolazioni per le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.

Riguardano Progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs)

Aree di intervento degli Accordi per l’innovazione

Gli Accordi riguardano le seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”, di cui al Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021:

  • Tecnologie di fabbricazione;
  • Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche;
  • Tecnologie abilitanti emergenti;
  • Materiali avanzati;
  • Intelligenza artificiale e robotica;
  • Industrie circolari;
  • Industria pulita a basse emissioni di carbonio;
  • Malattie rare e non trasmissibili;
  • Impianti industriali nella transizione energetica;
  • Competitività industriale nel settore dei trasporti;
  • Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili;
  • Mobilità intelligente;
  • Stoccaggio dell’energia;
  • Sistemi alimentari;
  • Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione;
  • Sistemi circolari.

Come fare Accordi per l’Innovazione?

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dal decreto 31 dicembre 2021 è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c.

Accordi per l’Innovazione: quali agevolazioni?

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

  • il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
  • il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Decreto 31 dicembre 2021: la riforma per gli Accordi per l’Innovazione

In Gazzetta il decreto 31 dicembre 2021 che riforma lo strumento degli Accordi per l’innovazione, per cui è prevista dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza una dotazione finanziaria di 1 miliardo di euro.

In cosa consiste la riforma degli Accordi per l’Innovazione

Il Decreto contiene procedure semplificate per la concessione di contributi e finanziamenti agevolati per realizzare progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per la competitività tecnologica di imprese e centri di ricerca presenti sul territorio nazionale, anche al fine di favorire l’innovazione di specifici settori, salvaguardare l’occupazione e rafforzare la presenza di prodotti italiani in mercati caratterizzati da una forte competizione internazionale.

Accordi per l’Innovazione: Giorgetti, procedure semplificate per agevolare le Imprese

“Con la riforma degli Accordi per l’Innovazione puntiamo a semplificare e velocizzare le procedure amministrative per erogare in tempi brevi i contributi e finanziamenti agevolati per le imprese che investono su ricerca e lo sviluppo sperimentale per realizzare nuovi prodotti e innovativi modelli produttivi. Si tratta di un altro importante strumento di politica industriale messo in campo dal Mise per rafforzare la competitività del tessuto produttivo del nostro Paese. L’obiettivo è incentivare, anche attraverso le risorse previste dal PNRR, i progetti d’investimento che promuovono la capacità d’innovazione e la sostenibilità ambientale all’interno dei settori industriali, incidendo positivamente anche sulla formazione e lo sviluppo delle competenze professionali”, conclude Giorgetti.

Per maggiori informazioni sui Contratti per l’Innovazione è disponibile la Pagina dedicata sul Sito del Ministero dello Sviluppo Economico

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Redazione InSic

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