Questa situazione può configurarsi come attività 68.1.A di cui al D.P.R. n. 151 del 01/08/2011 oppure come attività 66.1.A?
Parola all’esperto, Sandro Marinelli, Dirigete A.R. dei Vigili del Fuoco.
Secondo l’Esperto della rivista Antincendio
Un complesso residenziale formato da 3 palazzine distinte e separate, ognuna composta di soli 15 monolocali, non sembra ricadere in nessuna delle fattispecie indicate nel D.P.R. 151/2011 in quanto:
a) La singola palazzina, presumibilmente, non avrà mai una presenza superiore ai 25 posti letto, essendo solo 15 i monolocali destinati ad anziani soli ed autosufficienti, e quindi non classificabile nella fattispecie indicata al punto 66 A del D.P.R. 151/2011.
b) Per le stesse motivazioni, l’attività non è assimilabile alla fattispecie 68 A del D.P.R. 151/2011, comprendente le case di riposo per anziani con oltre 25 posti letto, poiché non si supera, nella singola palazzina, il numero di 25 posti letto.
Infine va considerato che l’attività sembra assimilabile più ad un complesso residenziale privato, come ne esistono tanti, con la caratteristica che, essendo abitato da anziani, c’è anche una guardiania di 24 ore su 24 e la possibilità di avere una visita medica praticamente a domicilio, senza particolari strutture ed apparecchiature sanitarie.
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