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Decreto Correttivo al Codice Appalti: tutte le novità per il mondo dei contratti pubblici

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Come applicare la Legge sull’equo compenso in materia di contratti, un’accelerazione della digitalizzazione delle documentazioni, una revisione dei criteri di qualificazione delle stazioni appaltanti, nuovi indici sintetici grazie ai quali commisurare e parametrare l’incremento degli importi contrattuali. E ancora premi e penali applicabili agli operatori economici per le accelerazioni o i ritardi nell’esecuzione dell’opera e la revisione della disciplina dell’istituto della finanza di progetto.

Sono queste alcune delle tante novità del Decreto correttivo de Codice dei Contratti Pubblici (il D.Lgs. n.36/2023) approvato dal Governo, per ora in fase preliminare nel Consiglio dei ministri di ieri, 21 ottobre 2024.

Un Decreto che mira a razionalizzare e semplificare la disciplina dei contratti pubblici, risolvendo alcune criticità emerse in sede applicativa e tenuto conto delle principali esigenze rappresentate dagli stakeholder di settore, oltre che dei rilievi emersi in sede europea.

Correttivo al Codice Appalti – Equo compenso: i criteri per l’affidamento dei contratti

La nota del Governo parla di modifiche relative all’applicabilità della legge sull’equo compenso (legge 21 aprile 2023, n. 49) al settore dei contratti pubblici, in modo da operare un bilanciamento tra gli interessi.

Il Decreto riguarda tre aspetti

  1. I criteri per l’affidamento dei contratti;
  2. Gli importi da mettere a base di gara;
  3. La verifica delle offerte anomale.

Criteri di affidamento dei Contratti

Il Decreto quindi dovrebbe introdurre specifici criteri per l’affidamento dei contratti relativi ai servizi di ingegneria e architettura e degli altri servizi di natura tecnica e intellettuale di importo pari o superiore a 140.000 euro, stabilendo che i corrispettivi, determinati secondo le modalità di cui al cosiddetto “decreto parametri”, siano utilizzati dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti ai fini dell’individuazione dell’importo da porre a base di gara, comprensivo dei compensi, nonché degli oneri e delle spese accessori, fissi e variabili.

Quanto alle aggiudicazioni dei contratti, il Governo indica l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo nel rispetto dei seguenti criteri:

  • Per il 65% dell’importo da porre a base di gara si parla di “prezzo fisso” (una componente non ribassabile dell’importo complessivo, in coerenza con il principio dell’equo compenso),
  • Per il 35% dell’importo da porre a base di gara le tariffe possono essere oggetto di offerte al ribasso in sede di gara, fermo restando l’obbligo per la stazione appaltante di stabilire un tetto massimo per il punteggio economico, entro il limite del 30 per cento, in modo da valorizzare la componente relativa all’offerta tecnica e dunque, l’elemento qualitativo della prestazione oggetto dell’affidamento.

Verifica offerte anomale

Nel decreto si parla anche di verifica delle offerte anomale per consentire l’esclusione automatica dalla procedura competitiva delle proposte non coerenti con i principi dell’equo compenso.
E la possibilità di una riduzione percentuale non superiore al 20% per i corrispettivi determinati secondo le modalità previste nel relativo allegato al Codice, per i contratti dei servizi di ingegneria e di architettura di importo inferiore a 140.000 euro, oggetto di affidamento diretto.

Tutele del lavoro nei contratti pubblici: nuovo Allegato al Codice Appalti

Il Decreto introduce un nuovo Allegato al Codice che stabilisce i criteri e le modalità per l’individuazione del contratto collettivo di lavoro applicabile e per la presentazione e la verifica della dichiarazione di equivalenza delle tutele.

Dovrebbe orientare le stazioni appaltanti e concedenti sia rispetto al contratto collettivo applicabile al personale dipendente impiegato nell’appalto o nella concessione da individuare nel bando, sia rispetto alla verifica di equipollenza dei contratti.

Correttivo al Codice Appalti
Digitalizzazione della Documentazione e funzionalità delle Piattaforme

 Il Decreto correttivo al Codice Appalti intende:

  • accelerare e semplificare l’alimentazione del fascicolo virtuale dell’operatore economico;
  •  chiarire le regole sulla certificazione delle piattaforme (pubbliche o private) che consentono alle stazioni appaltanti di collegarsi alla Banca dati nazionale di ANAC;
  • prevedere la suddivisione di compiti tra il RUP e il personale delle stazioni appaltanti ai fini del caricamento dei dati sulla Banca dati nazionale dei contratti pubblici;
  • accelerare e semplificare il funzionamento del casellario informatico;
  •  rivedere le regole sull’utilizzo di metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (BIM – Building Information Modeling), incrementando a decorrere dal 10 gennaio 2025 la soglia relativa all’obbligatorietà del ricorso al medesimo da 1 a 2 milioni di euro, razionalizzando altresì tutti i requisiti tecnici per la redazione in modalità digitale dei documenti di programmazione, progettazione ed esecuzione dell’opera.

Qualificazione stazioni appaltanti: requisiti premianti e incentivi a qualificarsi

Nel rispetto di quanto previsto nel PNRR in tema di qualificazione delle stazioni appaltanti, il Decreto correttivo prevede:

  • nuovi requisiti premianti
  • l’obbligo, per le stazioni appaltanti, di monitorare, a partire dal 1° gennaio 2025, la propria efficienza decisionale nello svolgimento delle procedure di affidamento attraverso una verifica del tempo medio intercorrente fra la data di presentazione delle offerte e la data di stipula del contratto
  • incentivi per le stazioni appaltanti non qualificate che scelgono di avvalersi delle stazioni appaltanti qualificate per affidamenti anche al di sotto delle soglie obbligatorie di qualificazione
  • requisiti flessibili per la qualificazione relativa alla fase di esecuzione, anche al fine di prevenire stalli di sistema nell’esecuzione
  •  l’erogazione dei corsi di formazione, finalizzati a migliorare la professionalizzazione delle stazioni appaltanti, anche da parte di soggetti privati aventi scopo di lucro
  • l’istituzione, presso l’ANAC, di un Tavolo di coordinamento dei soggetti aggregatori, con compiti di monitoraggio dell’attività dei soggetti aggregatori, individuazione degli ambiti ove si registra uno scostamento tra la domanda e l’offerta di attività di committenza e promozione della specializzazione dei soggetti aggregatori.

Consorzi: nuove regole per la qualificazione e nuovi obblighi nella Revisione del Codice Appalti

Il Decreto in arrivo  prevede che i consorzi stabili possano avvalersi dei requisiti maturati dalle singole consorziate, anche non esecutrici, al fine di partecipare alle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture e di conseguire l’attestazione di qualificazione; si chiarisce che il possesso dei requisiti di qualificazione tramite quanto posseduto dall’impresa non designata per l’esecuzione debba comunque essere “procedimentalizzato” e concretamente comprovato e, dunque, avvenire tramite avvalimento;

Inoltre, il Decreto estende ai consorzi fra società cooperative di produzione e lavoro e i consorzi fra imprese artigiane, l’obbligo di indicare, in sede di offerta, per quali consorziati il consorzio concorre; si prevede che possano essere oggetto di avvalimento solo i requisiti maturati in proprio dal consorzio; si introduce il divieto di partecipazione a più di un consorzio stabile.

Tutela delle Micro, Piccole e Medie Imprese: più diritti di partecipazione e controlli sul mercato

Il Decreto intende favorire l’accesso delle stesse al mercato dei contratti pubblici attraverso specifici obblighi a stazioni appaltanti e concedenti che dovrebbero:

  • effettuare adeguate verifiche del mercato di riferimento volte a individuare il valore degli stessi, nell’ottica di garantire l’effettiva possibilità di partecipazione da parte delle microimprese, piccole e medie imprese.
  • riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto e a quelle di concessione o possono riservarne l’esecuzione a piccole e medie imprese per gli affidamenti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea;
  •   stipulino contratti di subappalto in misura non inferiore al 20% delle prestazioni subappaltabili, con piccole e medie imprese, con possibilità di deroga a tale soglia per ragioni legate all’oggetto o alle caratteristiche delle prestazioni o al mercato di riferimento.

Fase esecutiva del contratto di appalto – In tema di esecuzione dei contratti di appalto si apportano modifiche alla disciplina riguardante i premi e le penali applicabili agli operatori economici, rispettivamente, per le accelerazioni o i ritardi nell’esecuzione dell’opera.

Partenariato pubblico privato (PPP): revisione della Finanza di progetto

Il Decreto revisiona la disciplina dell’istituto della finanza di progetto, oggetto di integrale riformulazione, anche nell’ottica di dare attuazione agli impegni assunti in sede europea.

Si intende distinguere le procedure di finanza di progetto a iniziativa privata e a iniziativa pubblica ed introdurre:

  • una fase preliminare rispetto alla presentazione delle proposte;
  • una prima fase di evidenza pubblica ai fini dell’individuazione del soggetto che può esercitare la prelazione;
  • l’obbligo, in capo agli enti concedenti, di garantire la piena trasparenza sulle manifestazioni di interesse/proposte presentate su iniziativa di parte, così da favorire un effettivo confronto competitivo.

Codice dei Contratti pubblici: volumi e approfondimenti

InSic informa che EPC EDITORE ha pubblicato la nuova versione del Codice dei Contratti Pubblici alla luce dell’emanazione del nuovo Decreto Legislativo.

Il volume farà parte dei libri di EPC Editore su Appalti e Immobili

Il codice dei contratti pubblici

Cancrini Arturo, Capuzza Vittorio, Celata Gianluca, Simonetti Alfredo
Libro
Edizione: aprile 2023 (VII ed.)
Pagine: 592
Formato: 150×210 mm

D.Lgs. 31 marzo 2023 n. 36 completo di allegati
Completo di un puntuale indice analitico
Aggiornamenti SCARICABILI ON LINE

Contiene il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), dopo che le ipotesi correlate al PNRR e la Legge delega n. 78/2022 ne avevano previsto la formazione e la successiva emanazione entro il 1° aprile 2023

Corsi di formazione in materia di Appalti, DUVRI e sicurezza

All’interno dei corsi organizzati da Istituto Informa per i professionisti della sicurezza e degli appalti, segnaliamo i seguenti Corsi di formazione e E-learning

La gestione degli appalti in sicurezza – La corretta predisposizione del DUVRI
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Corso e-learning: La gestione della sicurezza negli appalti e la predisposizione del D.U.V.R.I. – durata 1 ora

Corso valido come aggiornamento per RSPP – ASPP-DDL Coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori – Dirigenti – Preposti Docenti – Formatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Accordo Conferenza Stato Regioni del 7 luglio 2016 (G.U. n. 193 del 19/08/2016)
INFORMA- Roma

Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: Linkedin Mail: a.mazzuca@insic.it