Il DM 23 giugno 2022 n. 256 detta i Criteri ambientali minimi per l’Affidamento di servizi di progettazione e affidamento di lavori per interventi edilizi (GURI n. 183 del 6 agosto 2022) e sostituisce i CAM introdotti con Decreto 3 luglio 2019
Frutto della collaborazione tra UNI e Ministero della Transizione Ecologica, i nuovi Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’edilizia e gli arredi interni, sono stati redatti nell’ambito del “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione”.
Nell'articolo
CAM Edilizia 2022: campo di applicazione
I nuovi CAM approvati con DM 23 giugno 2022 riguardano l’affidamento dei servizi di progettazione ed esecuzione dei lavori di interventi edilizi e la fornitura, noleggio ed estensione della vita utile di arredi per interni.
La formulazione dei nuovi criteri fa perno sui principi e modelli di sviluppo dell’economia circolare e della valutazione del ciclo di vita, in linea con gli indirizzi di sostenibilità comunitari. Gli approcci contenuti nei CAM sono codificati nelle norme UNI, e ricchi di riferimenti utili per le stazioni appaltanti che permettono di verificare l’applicazione corretta dei principi di sostenibilità da parte degli operatori o di organismi di valutazione della conformità accreditati (secondo quanto previsto dalla Infrastruttura per la Qualità).
CAM Edilizia e arredi 2022: le novità
Tra le principali novità introdotte dai CAM vi sono
- i criteri sulla capacità tecnica dei posatori
- la verifica della formazione del direttore operativo e dell’ispettore di cantiere per gli interventi edilizi (in conformità alla norma tecnica UNI per la singola professione).
- affidamento degli incarichi a tecnici ed esperti riconosciuti e competenti sui sistemi di gestione ambientale e sulla progettazione sostenibile.
- un nuovo capitolo relativo all’affidamento del servizio di estensione della vita utile dell’arredo: si prevede la riparazione o donazione degli arredi usati e il disassemblaggio non distruttivo per riciclare il materiale recuperato. Si promuovono in questo modo l’eco-progettazione degli arredi tramite l’impiego di materiali rinnovabili o riciclati, la modularità per incentivare il recupero di parti da utilizzare come ricambi, e la valorizzazione delle risorse materiali attraverso il riciclo di materiali in impianti autorizzati;
- raccomandato il riferimento nei capitolati di gara, all’ultima versione disponibile delle norme UNI richiamate, o alle nuove norme che ad esse si sono sostituite per i medesimi fini, a garanzia di un costante aggiornamento con lo stato dell’arte tecnico e tecnologico riconosciuto dal mercato e di cui UNI si fa garante.
“Il ruolo delle norme tecniche si dimostra fondamentale per contribuire alla costruzione di un e all’insegna della sostenibilità. Attraverso la normazione sarà possibile verificare la corretta applicazione dei principi di sostenibilità, ma anche valutare la formazione dei professionisti chiamati a intervenire nella progettazione. Un grande passo in avanti per costruire percorsi dove la qualità sia sempre di più colonna portante dell’agire.
Giuseppe Rossi, Presidente di UNI
L’esperienza dei CAM testimonia quanto sia determinante l’approccio di co-regolamentazione tra legislazione e normazione tecnica: la prima fissa i requisiti essenziali, la seconda entra nel dettaglio tecnico di supporto. Un approccio che va nella direzione auspicata dalle Linee Strategiche UNI 2021-2024 e da una corretta applicazione della valutazione di conformità”.
Cosa sono i CAM?
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato.
L’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, l’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.Lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.Lgs 56/2017) hanno reso obbligatoria l’applicazione dei CAM da parte di tutte le stazioni appaltanti.
La loro obbligatorietà garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva non solo nell’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, ma nell’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili, “circolari “ e nel diffondere l’occupazione “verde. Inoltre, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi risponde anche all’esigenza della Pubblica amministrazione di razionalizzare i propri consumi, riducendone ove possibile la spesa.
Al momento (ottobre 2022) sono stati adottati CAM per 18 categorie di forniture ed affidamenti.
Una lista dei CAM in vigore è disponibile sul sito del Ministero della transizione ecologica.
La loro applicazione consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione.
Per approfondire su tutti i CAM in vigore, si segnala la pagina del MiTE.
Per approfondire sul mondo degli appalti e dell’edilizia
InSic suggerisce i seguenti volumi in materia di appalti per approfondire sulle procedure di affidamento dei lavori:
La fase di esecuzione dell’appalto di lavori pubblici
Cancrini Arturo, Capuzza Vittorio, Nunziata Massimo
Libro
Edizione: novembre 2018
Pagine: 432
Formato: 150×210 mm
Il codice dei contratti pubblici pocket
Cancrini Arturo, Capuzza Vittorio, Celata Gianluca, Simonetti Alfredo
Libro
Edizione: febbraio 2022 (VI ed.)
Pagine: 688
Formato: 115×165 mm
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