Asseverazione nelle costruzioni, UNI analizza le nuova prassi di riferimento

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Frutto di un accordo di collaborazione tra UNI e CNCPT (Commissione Nazionale dei Comitati Paritetici Territoriali), il documento tecnico “Indirizzi operativi per l’asseverazione nel settore delle costruzioni edili e di ingegneria civile” (UNI/PdR 2:2013) fornisce prescrizioni tecniche per il servizio di asseverazione erogato dai Comitati Paritetici Territoriali (CPT), quegli organismi previsti dall’articolo 2, comma 1, lettera ee) del decreto legislativo 81/08 in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Il commento di Marco Garantola


“L’asseverazione, prevista dall’articolo 51 del decreto legislativo 81/08, è molto importante nelle imprese di costruzione perché le fa partecipare attivamente ad un processo di gestione della sicurezza coordinato e uniforme a livello nazionale”, dichiara Marco Garantola, presidente della CNCPT. “In estrema sintesi, l’obiettivo principale che ci siamo prefissati è aumentare il livello di qualità della sicurezza, attraverso i sistemi di gestione e dunque anche attraverso la verifica della loro efficace applicazione. E non bisogna dimenticarsi che migliorare la sicurezza in cantiere significa non solo meno infortuni, ma anche più qualità del lavoro e, infine, maggiore qualità del prodotto edilizio.”
Perché, dunque, una prassi di riferimento?
“La CNCPT” – prosegue Garantola – “ha ritenuto che la prassi di riferimento fosse innanzitutto lo strumento ideale per fornire indirizzi operativi uniformi a livello nazionale. In questo senso la collaborazione con UNI è stata molto importante. Ma non è solo una questione di uniformità di procedure. Il documento che abbiamo elaborato ha infatti senza dubbio anche il merito di qualificare l’attività di asseverazione in sé e per sé.”
Non è un fattore marginale. “Oggi i CPT fanno 50.000 visite in cantiere ogni anno. Un numero significativo. La prassi di riferimento sull’attività di asseverazione è uno strumento in grado di dare ancora maggiore qualità al lavoro dei CPT.
“Adesso”, conclude Garantola, “la sfida è farlo conoscere e applicarlo efficacemente. In questa direzione vanno i corsi di 120 ore per gli asseveratori da noi organizzati a Roma e a Milano, oltre che una campagna di informazione presso tutte le imprese edili che stiamo organizzando in collaborazione con INAIL. L’intento è aiutare le imprese del sistema ad applicare correttamente sistemi di gestione della sicurezza.”

Redazione InSic

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