BIM e certificazione professionisti: in vigore la Prassi UNI 78/2020

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Pubblicata il 2 marzo da UNI e Accredia Ente Italiano di Accreditamento la Prassi UNI 78/2020 per la certificazione professionisti del Building Information Modeling: fornisce indicazioni applicative sulle modalità di valutazione e certificazione delle figure professionali del BIM.
Tale Documento, spiega UNI, affianca a livello applicativo quanto già definito dalla norma e detta i requisiti di accesso che deve possedere il candidato per l’ammissione all’esame di certificazione per ognuna delle categorie di figure professionali del BIM.
Di seguito il comunicato diffuso da UNI e le dichiarazioni congiunte con il team Accredia.


Valutazione e certificazione dei professionisti del Building Information Modeling: è il tema della prassi di riferimento UNI/PdR 78:2020 “Requisiti per la valutazione di conformità alla UNI 11337-7:2018 Edilizia e opere di ingegneria civile – Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni – Parte 7: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle figure professionali coinvolte nella gestione e nella modellazione informativa”, pubblicata il 2 marzo e frutto della collaborazione tra UNI Ente Italiano di Normazione e Accredia Ente Italiano di Accreditamento.

UNI/PdR 78:2020: indicazioni applicative

Il documento è stato elaborato con l’obiettivo di fornire indicazioni applicative sulle modalità di valutazione e certificazione delle figure professionali del BIM, che secondo la norma UNI 11337 parte 7 sono le seguenti:
• gestore dell’ambiente di condivisione dei dati (CDE Manager)
• gestore dei processi digitalizzati (BIM Manager)
• coordinatore dei flussi informativi (BIM Coordinator)
• operatore avanzato della gestione e della modellazione informativa (BIM Specialist)
Proprio la norma UNI 11337-7 definisce i requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle figure professionali coinvolte nella gestione e nella modellazione informativa.

UNI/PdR 78:2020 e normativa sul BIM

La UNI/PdR 78:2020 in quanto documento tecnico affianca a livello applicativo quanto già definito dalla norma e dà – tra i diversi aspetti illustrati – indicazioni sulla struttura dell’organizzazione che fornisce la valutazione di conformità, i requisiti della commissione esaminatrice o del grandparent (ovvero l’esaminatore qualificato). Per esempio, il grandparent deve dimostrare esperienza in ambito BIM avendo partecipato a progetti multidisciplinari o allo sviluppo e gestione della metodologia attraverso attività di consulenza.
Il documento, inoltre, fornisce in modo puntuale i requisiti di accesso che deve possedere il candidato per l’ammissione all’esame di certificazione per ognuna delle categorie di figure professionali del BIM, indicazioni sulle modalità d’esame e sulla conseguente valutazione, la durata della certificazione (ha validità di 5 anni) e sulla sorveglianza annuale (il mantenimento è subordinato all’esito positivo della sorveglianza effettuata dall’organismo di certificazione) e sul rinnovo della certificazione.
Inoltre, la PdR 78:2020 sostituisce e integra la circolare informativa 08/2019 di Accredia, sviluppata per fornire indicazioni per l’accreditamento agli organismi di certificazione ai fini del rilascio di certificazioni di profili professionali relativi alle figure professionali di cui alla norma UNI 11337-7:2018.

UNI/PdR 78:2020: le dichiarazioni

“BIM è sinonimo di innovazione nel settore delle costruzioni – spiega il Presidente UNI Piero Torretta – è un nuovo sistema di gestire le informazioni durante tutte le fasi del processo (dalla ideazione-progettazione alla realizzazione, dall’uso del bene sino alla fine della vita utile) in modo collaborativo ed integrato”. “Questa prassi di riferimento – elaborata in collaborazione con Accredia – è dedicata in particolare alla valutazione di conformità dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza dei profili professionali in grado di gestire la metodologia BIM, in base a quanto stabilito dalla parte 7 della norma UNI 11337”. “La norma – conclude Torretta – è strutturata in diverse parti e, oltre a porsi come riferimento italiano per la digitalizzazione del settore costruzioni per il suo linguaggio condiviso e affidabile in tutto il mercato aperto, rappresenta uno strumento utile per aiutare i progettisti, i produttori e le imprese ad inserirsi in contesti più ampi rispetto a quello nazionale”.

“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto con UNI, che andrà a beneficio di tutti, dagli Organismi, ai professionisti, al mercato e ai cittadini in generale. Anzitutto gli Organismi, che potranno ora rilasciare certificazioni BIM avendo come unico riferimento norma e prassi UNI, che assicureranno omogeneità per tutti. In più, i professionisti interessati che, decidendo di farsi certificare, potranno valorizzare le proprie competenze e capacità, aumentando competitività e reputazione, in un mercato sempre più innovativo e alla ricerca di figure qualificate. Ad essere avvantaggiate sono anche le società, di ingegneria o di architettura e le stazioni appaltanti, che avranno così la possibilità di rivolgersi ad una rete di professionisti certificati e valutati dagli Organismi, nei confronti dei quali Accredia verifica competenza, imparzialità e indipendenza”, ha affermato Giuseppe Rossi, Presidente di Accredia.

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