Il decreto è stato emanato ai sensi del DiM 11 aprile 2008 che richiede l’elaborazione di criteri ambientali minimi per diverse categorie di prodotti e servizi, alla luce del PAN GPP «Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione» che integra le esigenze di sostenibilità ambientale nelle procedure d’acquisto di beni e servizi delle amministrazioni competenti sulla base di criteri e per categorie merceologiche.
Le Amministrazioni devono inserire nella documentazione di gara , per qualunque importo e per l’intero valore delle gare, almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali (criteri di base) definite nell’allegato al DiM 11 aprile 2008 e, nello stabilire i criteri di aggiudicazione (art. 95), devono altresì tener conto dei criteri premianti ivi definiti.
Gli articoli interessati dai CAM
Gli articoli inclusi nel presente documento su cui si definiscono i criteri ambientali minimi sono i seguenti:
– Calzature non DPI (CPV 19300000-9) (senza marcatura CE);
– Calzature DPI di categoria “O” (CPV 18830000-6): calzature? da lavoro senza puntale di protezione;
– Calzature DPI di protezione di categoria “P” (CPV 18830000-6): calzature di protezione, con puntale di protezione mediamente resistente (la metà della categoria S);
– Calzature DPI di sicurezza di categoria “S” (CPV 18830000-6) calzature di sicurezza, con puntale di protezione particolarmente resistente;
– Borse, zaini, valigie e articoli in pelle (CPV 18900000-8).
Sugli articoli riportati, ovvero calzature e accessori in pelle, si definiscono criteri ambientali minimi anche qualora ricompresi in Bandi di Gara che riportino, come principale, un CPV diverso (ad esempio, se presenti in bandi relativi a capi di abbigliamento, divise e indumenti di protezione).
Definizione dei criteri ambientali minimi
Nella definizione dei criteri ambientali minimi sono stati presi in considerazione i seguenti aspetti:
– definizione delle classi di prodotto il più vicina possibile alle tipologie presenti nelle gare “tipo” già indette;
– richiamo al rispetto dei requisiti di legge e adozione di principi più cautelativi ove necessario;
– valutazione degli impatti dell’intera filiera produttiva (dalle fasi di lavorazione delle materie prime, in particolare pelle e cuoio, sino all’assemblaggio finale dei prodotti) sulla base delle batev, e di studi e normativa volontaria di settore;
– requisiti di qualità e sicurezza del prodotto e riduzione impatti ambientali e sociali;
– considerazione di aspetti etici e sociali in relazione alla realtà produttiva;
– criteri premianti sulla base dell’ottimizzazione di processi, minimizzazione impatti di lavorazione e principi di circolarità dell’economia.
Per ulteriori approfondimenti e informazioni si rimanda al sito del Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, alla pagina dedicata ai Criteri Ambientali Minimi, dove potranno essere pubblicate, qualora ritenuto necessario, note di chiarimento o di approfondimento in relazione ad aspetti tecnici, metodologici o normativi riferiti al presente documento.
Criteri ambientali minimi: i decreti già approvati
.• Decreto 27 settembre 2017 indica i “Criteri Ambientali Minimi per l’acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica, l’acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica, l’affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica”..
• Decreto 11 ottobre 2017 del Ministero dell’Ambiente vengono indicati i criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici.
• Il D.M. 15 febbraio 2017 che stabilisce i CAM criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d’appalto per i trattamenti fitosanitari sulle linee ferroviarie, le strade e le autostrade, in applicazione del Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari..
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• Decreto del Ministero dell’Ambiente dell’11 gennaio 2017 ha adottato i criteri ambientali minimi per gli arredi per interni, per l’edilizia e per i prodotti tessili..
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• Decreto del 24 maggio 2016 (in Gazzetta n.131 del 7 giugno), il Ministero dell’Ambiente disciplina l’incremento progressivo della percentuale del valore a base d’asta a cui riferire l’obbligo di applicare le specifiche tecniche e le clausole contrattuali dei criteri ambientali minimi per gli affidamenti in specifici settori di attività..
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• Decreto del Ministero dell’ambiente n.21 del 22 febbraio 2011 con cui vengono adottati i criteri ambientali minimi da utilizzare nei i bandi di gara per l’acquisti di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione.
Riferimenti normativi:
MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
DECRETO 17 maggio 2018
Criteri ambientali minimi per la fornitura di calzature da lavoro non dpi e dpi, articoli e accessori di pelle. (18A03807) (GU Serie Generale n.125 del 31-05-2018)
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