Patente a crediti: a seguito della conversione in legge del Decreto PNRR 2024, DECRETO-LEGGE 2 marzo 2024, n. 19, avvenuta con L. 29 aprile 2024 n. 56, in vigore dal 1° maggio 2024, abbiamo raggiunto Mara Chilosi Presidente di AODV231, l’Associazione che riunisce professionisti operanti nell’ambito degli Organismi di Vigilanza (OdV) nominati ai sensi del d.lgs. 231/2001, per capire come la norma è cambiata sotto il profilo del coordinamento con i Modelli di organizzazione.
Nell'articolo
Patente a crediti e Modelli organizzativi
Il Sistema della patente a crediti partirà, salvo rinvii, il 1° ottobre 2024: nel testo del nuovo art.27 del TUS non c’è alcun riferimento alla verifica dei modelli di organizzazione e gestione (di cui all’art.30 del TUS) fra i documenti (anche facoltativi) da presentare ai fini della Patente.
Una scelta da rivedere?
La legge di conversione – a differenza della versione originaria del decreto-legge – rimette a un successivo decreto ministeriale la definizione delle modalità di recupero dei crediti oggetto di decurtazione, nonché la possibile attribuzione di crediti in “sovrannumero” rispetto al punteggio iniziale.
È auspicabile, sul punto, una valorizzazione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo previsti dall’art. 30 d.lgs. 81/2008 sia in fase di rilascio della patente, ai fini dell’ottenimento di un punteggio ulteriore rispetto agli originari 30 crediti, sia in fase di recupero dei crediti decurtati.
La previsione del punteggio incrementale è comunque già un elemento positivo e il rinvio a un decreto di attuazione potrà consentire una riflessione più accurata sui requisiti e i criteri di attribuzione dei crediti.
Nel testo dell’articolo 27 del TUS al comma 11 si specifica che non sono tenute al suo possesso le imprese titolari di attestato SOA: nessun riferimento viene fatto alla conformità ad un Modello Organizzativo 231/01.
Perché questa omissione?
Il legislatore, in sede di conversione del decreto-legge, ha ritenuto preferibile fare rinvio a istituti normativi – quali, appunto, l’attestazione SOA prevista dal d.lgs. 36/2023 (Codice degli appalti pubblici) – già sufficientemente “rodati” nel contesto applicativo degli appalti.
La mancata indicazione del Modello organizzativo ai sensi dell’art. 30 d.lgs. 81/2008 quale documento “equipollente” e sostitutivo della patente è dovuta, probabilmente, alla difficoltà di individuare un organo deputato, con adeguata competenza tecnica e legale, a fornire un giudizio di “conformità” sostanziale del Modello.
L’espressione di tale giudizio di “conformità”, peraltro, potrebbe determinare problematiche applicative in sede giudiziaria, per il caso di verificazione di un infortunio e di coinvolgimento dell’ente, qualora l’impresa, da un lato, avendo già ricevuto una attestazione di conformità-idoneità del proprio modello preventivo, si vedesse contestare un profilo di “colpa in organizzazione” in sede penale. L’idoneità del Modello resta sempre, per giurisprudenza costante, oggetto di scrutinio riservato all’autorità giudiziaria.
Patente a crediti e Organismo di Vigilanza 231, cosa cambia?
L’introduzione di un Sistema di Patente a crediti, anche alla luce delle possibili modifiche a cui andrà incontro in sede di conversione, come potrebbe cambiare il ruolo dell’ODV?
L’ottenimento della patente – così come, d’altra parte, il rilascio dell’attestato di conformità INL previsto dal d.l. 19/2024 e confermato in sede di conversione – può rappresentare un importante supporto operativo per l’attività di vigilanza dell’OdV, potendo fungere quale oggettiva evidenza dell’osservanza di determinati presidi lavoristici e prevenzionistici, i quali, nella prassi, formano oggetto di verifica in relazione ad alcuni rilevanti rischi reato (salute e sicurezza sul lavoro; reati contro la personalità individuale; reati in tema di immigrazione).
L’introduzione della Patente a crediti potrebbe rappresentare un pungolo per una maggiore rigorosità nell’efficace attuazione del Modello Organizzativo 231?
Dal punto di vista dell’impresa, l’obbligatorietà della patente a punti, quale titolo da conseguire necessariamente per poter operare nei cantieri, rappresenterà un importante stimolo per la compliance rispetto alla normativa in materia di lavoro e sicurezza e, di conseguenza, per l’effettiva ed efficace attuazione delle misure previste dal Modello organizzativo. Ciò, peraltro, non solo in una chiave ex ante di prevenzione del rischio reato, ma anche in chiave ex post, nella prospettiva della difesa della società nel procedimento penale, in cui potrà essere “speso” il possesso della patente a punti (ai fini della prova dell’esimente prevista dall’art. 6 d.lgs. 231/2001 e, comunque, per attenuare le sanzioni irrogabili in caso di condanna dell’ente).
Come inciderà la Patente a crediti per i committenti?
Per le imprese che operano in qualità di Committenti, la patente rappresenterà un requisito dei propri appaltatori, che comporterà l’inserimento di specifici presidi di controllo e clausole contrattuali.
Fermo quanto sopra, resta tuttavia più di una perplessità sulle modalità di richiesta e di ottenimento della patente, oggi rimessa alla presentazione di una autocertificazione (pur soggetta a verifica) da parte dell’impresa in ordine al possesso dei requisiti di legge, che rischia di minare alla base l’effettività dello strumento preventivo.
Patente per l’edilizia: tra applicazioni e modifiche
Quali sono, secondo voi, le principali modifiche che l’attuale Sistema richiederebbe anche a livello prettamente operativo?
Il sistema di qualificazione dovrebbe prevedere, come detto, una maggiore valorizzazione del Modello “231” in fase di rilascio della patente e di recupero dei crediti decurtati. In tal senso, sarebbe anche auspicabile l’attribuzione di crediti aggiuntivi per il possesso di un SGSL certificato.
Una proposta potrebbe essere quella di valorizzare i Modelli ex ante, già adottati prima della richiesta della patente, con un punteggio incrementale rispetto a quello di base stabilito dalla norma. L’adozione del Modello ex post, ossia dopo il verificarsi di una causa di decurtazione dei crediti, dovrebbe invece essere valorizzata quale fattore di recupero.
A vostro avviso un Sistema come quello della patente a punti è estendibile altri settori d’attività? E se sì con quali correzioni?
Questo tipo di strumento può essere efficace nei settori in cui il fattore manodopera è significativo e dove le imprese ricorrono spesso alle esternalizzazioni. Un settore interessante da valutare potrebbe essere quello della logistica e dei servizi di facchinaggio.
Ringraziamo l’Avvocato Chilosi per la disponibilità alle nostre domande e ricordiamo l’articolo a sua firma sulle novità del DL 19/2024: “Decreto PNRR-bis e prevenzione del rischio infortuni nei cantieri: le novità”
AODV 231: l’Associazione
L’Associazione dei Componenti degli Organismi di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (“AODV231”), fondata nel febbraio 2008, è l’Associazione senza fini di lucro che riunisce professionisti e esponenti aziendali che vivono in prima persona l’esperienza degli Organismi di Vigilanza (OdV) previsti dai Modelli di Organizzazione adottati in base al Decreto 231/2001.
L’Associazione studia l’applicazione sul campo del Decreto 231/2001, valutando cosa implichi, in termini pratici, adottare e mettere in opera un Modello Organizzativo e come debba, e possa, concretamente agire un OdV per assolvere efficacemente ai propri doveri senza ostacolare lo svolgimento degli affari.
Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico
Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.
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