Debiti PA, rinviata la discussione sul decreto

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Una nota di Palazzo Chigi ha informato del rinvio della discussione sul testo del decreto sui pagamenti dei debiti commerciali della PA.
Il Ministro dell’Economia e Finanze Vittorio Grilli, in accordo con il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, anche a seguito delle articolate Risoluzioni approvate ieri da Camera e Senato, ha fatto presente al Presidente del Consiglio l’opportunità di proseguire gli approfondimenti necessari per definire il testo. Pertanto la discussione in Consiglio dei Ministri si terrà nei prossimi giorni.
Il Sole 24 ore aggiunge che per fare cassa, si punta in larga misura sulla concessione di prestiti di lunga durata (30 anni) a Regioni ed enti locali e non sul meccanismo del fondo perduto. Inoltre, gli enti locali e Regioni che godranno delle anticipazioni di cassa saranno sottoposti a vincoli molto stretti per il prossimo quinquennio, sia per la spesa corrente sia per gli investimenti. Quanto alla copertura finanziaria dell’intero pacchetto, il governo conta di reperire le risorse per assicurare la liquidità necessaria mediante emissioni di titoli di Stato, fino a un massimo di 25 miliardi per ciascuno degli anni 2013 e 2014 con una “clausola” amara per i ministeri, che saranno chiamati a coprire con nuovi tagli lineari.

Aggiornamento del 2 aprile 2013
Mario Monti, intervistato dal Tg1 il 30 marzo scorso,aveva già annunciato che il governo sta lavorando con il nuovo Parlamento su provvedimenti d’urgenza fra i quali il decreto sui pagamenti per i debiti della P.A. alle imprese.
La relazione governativa concernente l’aggiornamento del quadro economico e di finanza pubblica e il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese ha superato indenne il Senato. Ora è in discussione alla Camera.
Filippo Bubbico, presidente della Commissione Speciale del Senato presentando in Aula a Palazzo Madama la relazione sulle misure del governo per sbloccare i pagamenti, ha già anticipato che le misure contenute permetteranno di immettere liquidità nel quadro economico del Paese per 40 milioni di euro con effetti positivi per l’occupazione.
Inoltre favorirà la ripresa della crescita economica e quindi del Pil. “Resta da precisare solo la dinamica della spesa sanitaria che risulta in forte calo rispetto a quella programmata” ha aggiunto il senatore.
Inoltre, secondo Bubbico la Commissione speciale ha chiesto che siano individuate le forme di monitoraggio in grado di garantire che l’afflusso di nuova liquidità sia destinato all’economia reale e alle imprese.

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Redazione InSic

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