DECRETO RILANCIO: Patuanelli annuncia i Decreti Requisiti tecnici e Asseverazioni

1418 0
Nuovi chiarimenti sugli aspetti energetici del Decreto Rilancio nel Question time presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria, sulle disposizioni attuative delle misure per l’efficientamento energetico degli edifici.
Mettiamo in rilievo le dichiarazioni del Ministro sulle misure più attese e discusse (ecobonus e sismabonus) e sui decreti attuativi del DL Rilancio il D.L. n. 34/2020 convertito con con Legge 17 luglio 2020, n. 77 (qui il nostro approfondimento) ovvero un Decreto sui Requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni, ed un Decreto Asseverazioni sulle procedure di comunicazione dei moduli di asseverazioni ai vari enti interessati.

Question time alla Camera: Patuanelli su Ecobonus e Sismabonus


La misura di prospettiva che abbiamo voluto inserire nel decreto Rilancio è proprio il Superbonus, cioè l’aumento per alcune categorie di interventi edilizi delle aliquote di detrazione al 110%.
“Non sto ovviamente a ribadire l’importanza dell’essere andati oltre al 100%, proprio perché il meccanismo di cessione del credito porterà a un necessario sconto della cessione. Quindi partire da una aliquota del 110% farà si che anche il meccanismo di sconto garantirà comunque al cliente, al fruitore iniziale del credito di vedere realizzati i lavori nella propria residenza o nel proprio edificio, sostanzialmente in modo gratuito, o con una detrazione in 5 anni o con uno sconto diretto in fattura”.
Abbiamo inserito, inoltre, anche il sismabonus: detrazioni al 110% per i lavori di riqualificazione sismica del comparto edilizio. Ritengo che questi siano tre grandi pilasti che questa norma porta dentro in un contesto che è quello della circolarità dei crediti d’imposta, che riteniamo in questo momento storico essere un valore aggiunto alla misura che stiamo facendo, ha chiosato il Ministro.

Question time alla Camera: Patuanelli su Decreto rilancio: di cosa trattano il Decreto Requisiti tecnici e Asseverazioni?

Il decreto Rilancio vede l’emanazione di due decreti attuativi che sono di stretta competenza del Ministro dello Sviluppo economico:
Il decreto Requisiti tecnici, secondo quanto previsto dal comma 3-ter dell’articolo 14 del DL. 4 giugno 2013, n. 63, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, prevede il concerto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed è relativo alla definizione dei requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni, nonché dei massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento. “Questa è una previsione introdotta dal legislatore nel 2013 che aveva già iniziato a modificare il sistema delle detrazioni fiscali per le agevolazioni e gli interventi edilizi e che delegava il MiSE, di concerto con Mattm, Mit e Mef, alla redazione del cosiddetto decreto requisiti minimi. Decreto che esiste già ma che va ovviamente modificato rispetto alle nuove disposizioni normative contemplate nell’articolo 119.” Ed il ministro rivela che la bozza di Decreto ha subito una significativa accelerazione dell’iter che si è appena conclusa, “fermo restando che dopo la firma – che avverrà a breve – occorrerà acquisire il concerto formale degli altri Ministeri coinvolti e poi procedere con la necessaria registrazione presso gli organi di controllo”.
Il Decreto Asseverazioni (comma 13 dell’art.119, spiega il Ministro, è nuovo, in quanto non previsto in nessuna altra normativa,), e provvede alla definizione delle modalità di trasmissione e del relativo modulo delle asseverazione che vengono poi trasmesse ai vari organi competenti tra cui ovviamente l’Enea.

Question time alla Camera: Patuanelli indica i contenuti del Decreto Requisiti tecnici

Il provvedimento definisce in particolare:
i requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni di cui all’Ecobonus, del Bonus facciate e del Superbonus al 110%;
i massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento;
le procedure e le modalità di esecuzione di controlli a campione, sia documentali che in situ, eseguiti dall’ENEA e volti ad accertare il rispetto dei requisiti che determinano l’accesso al beneficio.
• Quanto ai massimali di costo, lo schema di decreto stabilisce che per gli interventi di cui all’art. 119 del D.L. 34/2020 (Superbonus) nonché per gli altri interventi che prevedano la redazione dell’asseverazione da parte del tecnico abilitato, il tecnico abilitato stesso assevera che siano rispettati i costi massimi per tipologia di intervento, nel rispetto dei seguenti criteri:
• i costi per tipologia di intervento sono inferiori o uguali ai medi delle opere riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome territorialmente competenti in cui è sito l’edificio oggetto dell’intervento, oppure in prezzari commerciali;
• in mancanza, i prezzi devono essere determinati in maniera analitica, con procedimento che tenga conto di tutte le variabili che intervengono nella definizione dell’importo stesso.

Patuanelli: Decreto Requisiti tecnici, prezziari regionali, asseverazione e incentivi ai microgeneratori

Ulteriori precisazioni il ministro le fa sui prezziari regionali, alcuni molto lacunosi: per questo si è optato per dare varie opzioni. Quanto alla relazione firmata dal tecnico abilitato per la definizione dei nuovi prezzi verrà allegata all’asseverazione.
Sono ammessi alla detrazione gli oneri per le prestazioni professionali connesse alla realizzazione degli interventi, per la redazione delle varie Ape nonché per l’asseverazione, da calcolarsi in base al D. Min. Giustizia 17/06/2016 concernente i parametri per i compensi per le opere pubbliche.
Per gli interventi per i quali l’asseverazione può essere sostituita da una dichiarazione del fornitore o dell’installatore, l’ammontare massimo delle detrazioni fiscali o della spesa massima ammissibile è calcolato sulla base dei massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento di cui all’allegato I al decreto.
“Va sottolineato che nell’ultima versione del Decreto si è valutato di inserire espressamente l’applicazione dell’incentivazione anche ai microgeneratori a celle di combustione (idrogeno) ed è stato chiarito che anche le porte interne, oltre alle finestre, sono detraibili, posto che contribuiscono a migliorare l’efficientamento energetico dell’edificio” aggiunge il Ministro.

Patuanelli indica i contenuti del Decreto Asseverazioni

Per quanto riguarda il decreto Asseverazioni, in adempimento a quanto previsto dalla lettera a), comma 13, dell’articolo 119, del D.L. Rilancio, disciplina il contenuto e le modalità di trasmissione dell’asseverazione dei requisiti per gli interventi di cui ai commi 1, 2 e 3 dell’articolo 119 del D.L. Rilancio, come previsti dai decreti di cui al comma 3-ter, dell’articolo 14, del decreto legge 4 giugno 2013, n. 63 nonché, per i medesimi interventi, le modalità di verifica ed accertamento delle attestazioni e certificazioni infedeli al fine dell’irrogazione delle sanzioni previste dalla legge.
L’asseverazione può avere ad oggetto gli interventi conclusi o uno stato di avanzamento delle opere per la loro realizzazione, nella misura minima del 30 per cento del valore economico complessivo dei lavori preventivato, ed è redatta:
• secondo il modulo tipo di cui all’Allegato 1, che contiene gli elementi essenziali dell’asseverazione di cui al presente articolo con riferimento al caso in cui i lavori siano conclusi;
• secondo il modulo tipo di cui all’Allegato 2, che contiene gli elementi essenziali dell’asseverazione di cui al presente articolo con riferimento al caso di uno stato di avanzamento lavori.

Patuanelli: Decreto Asseverazioni, sconto in fattura e asseverazioni


Secondo il Ministro, posto che lo sconto in fattura è elemento di scelta del cliente – il non prevedere la possibilità di asseverazioni e quindi di maturazione del credito d’imposta a stato di avanzamento lavori poteva essere un problema per le aziende. “Aziende che chiaramente devono pagare le forniture ma se non maturano il credito fino alla fine dei lavori possono andare in difficoltà. In questo modo, avendo la possibilità di maturare il credito d’imposta durante l’esecuzione dei lavori possono ovviamente cedere il credito d’imposta maturato al sistema finanziario e quindi avere la liquidità necessaria per fare l’intervento.”
L’asseverazione di cui alla lettera b), può essere presentata non più di due volte per ogni intervento, ed è comunque seguita, dopo il termine dei lavori, dall’asseverazione di cui alla lettera a) del medesimo comma.

Redazione InSic

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell'ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore