In Gazzetta il DL Terremoto: la ricostruzione e gli aspetti ambientali

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AGGIORNAMENTO
Pubblicato in Gazzetta il DL del 17 ottobre 2016, n. 189 “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016” (GU n.244 del 18-10-2016) approvato dal Consiglio dei Ministri dell’11 ottobre che, in 53 articoli, fissa i capisaldi di tutti gli interventi necessari alla ricostruzione e al sostegno alla ripresa economica delle zone colpite dal terremoto in Centro Italia del 24 agosto. Il Decreto è in vigore dal 19 ottobre ma attende la conversione in legge.

Il Contenuto del DL
Il Governo ribadisce la struttura articolata e dettagliata del provvedimento ne fa una sorta di vademecum. Fra le misure di sostegno si trovano:
• risarcimento integrale per le case e gli edifici colpiti,
• prestito d’onore per il riavvio delle attività produttive,
• cassa integrazione in deroga per i lavoratori di imprese coinvolte nel sisma,
• rinvio di imposte e
• tasse per quanti (singoli e imprese) documenteranno che l’impossibilità del pagamento è strettamente connessa al terremoto.

Istituita una centrale unica di committenza, un albo delle imprese e uno dei professionisti per garantire legalità e trasparenza nelle fasi di costruzione. La governance prevede il raccordo tra Governo centrale e territori interessati dal sisma: in tal senso, il Commissario straordinario verrà affiancato dai Presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria come Vice Commissari e da quattro Uffici speciali per la ricostruzione (uno per ogni Regione).

Rimozione macerie e le misure per l’ambiente
Gli aspetti ambientali del DL Terremoto sono stati commentati anche sul sito del Ministero Ambiente: una nota del Ministro parla di rimozione delle macerie, realizzazione di infrastrutture come depuratori e impianti di collettamento fognario, riconoscimento del ruolo dei due Parchi nazionali impegnati nell’emergenza fra le novità sul fronte ambiente previste dal decreto sul sisma approvato in Consiglio dei Ministri di ieri

Si legge nella nota che per quanto riguarda la gestione delle macerie, il decreto stabilisce che queste vengano classificate come rifiuti urbani limitatamente alle fasi di raccolta e trasporto da effettuarsi verso i centri di raccolta comunali e in depositi temporanei, individuati dalla Regione e autorizzati a ricevere materiali nei sei mesi dall’entrata in vigore del decreto. Tra i rifiuti non rientrano i resti di valore storico, architettonico e artistico nonché di valore simbolico come quelli appartenenti all’edilizia storica, vengono selezionati e separati, con l’individuazione da parte dell’autorità del luogo di destinazione. Sarà invece il Centro di Coordinamento “Raee” a prendere in consegna i rifiuti elettrici ed elettronici nelle condizioni in cui si trovano, con oneri a proprio carico.

Inoltre si fissano delle date: entro un anno il Commissario dovrà predisporre un programma delle infrastrutture ambientali da ripristinare e realizzare, con particolare attenzione agli impianti di depurazione e di collettamento fognario: per queste attività sono previsti 3 milioni di euro con fondi dello stato di previsione del ministero dell’Ambiente, con la possibilità di destinare ulteriori risorse a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione.
Si ricorda poi che il Ministero è inoltre componente della Conferenza permanente istituita per potenziare e accelerare la ricostruzione ed il parere del suo rappresentante inciderà sul programma per le infrastrutture ambientali. Quanto ai Parchi “Gran Sasso e Monti della Laga” e “Monti Sibillini”, a disposizione con uomini e mezzi in tutte le fasi dell’emergenza, vengono loro resi disponibili fondi per gli interventi necessari.

Redazione InSic

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