Dry-Riser: attacchi di mandata per colonne a secco

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Bocciolone Antincendio recepisce il DM 14 Luglio 2015 “Disposizioni di prevenzione incendi per attività turistico-alberghiere con numero di posti letto superiore a 25 fino a 50 ed esistenti al 23 Agosto 2015” che prevede, negli edifici con attività oltre al terzo piano fuori terra, in alternativa alla tradizionale rete idranti, l’adozione di un sistema più semplice e finora non previsto nelle norme tecniche italiane: una colonna a secco alimentata da un attacco di mandata per autopompa, già noto all’estero come Dry-Riser.


Il nuovo attacco di mandata art.206 è conforme alla norma tedesca DIN 14461 e prevede attacchi DN 70 girevoli UNI 804 per la connessione all’autobotte dei VVF. Il corpo in bronzo offre garanzia di durata e resistenza alla corrosione anche in ambiente marino, data l’elevata probabilità di localizzazione di tali attività in località costiere.

Sono disponibili due diversi attacchi: inclinati a 45° in caso di installazione ad un’altezza superiore ai 700 mm dal suolo oppure frontali per installazione ad altezza inferiore.
Gli attacchi possono essere usati singolarmente o contemporaneamente, grazie alla presenza di un sistema interno di sezionamento automatico e auto-adattivo in funzione del collegamento all’autobotte.
Ad ogni piano raggiunto dalla colonna è prevista l’installazione della relativa dotazione antincendio ad uso esclusivo dei Vigili del Fuoco.

L’idrante a muro sarà dotato di un manometro, al fine di informare l’utilizzatore quale sia la pressione dell’acqua disponibile. La dotazione viene corredata da cartello bilingue atto ad informare della presenza di una colonna a secco ad uso esclusivo dei VVF senza presenza permanente di acqua.

Redazione InSic

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