A fronte di una crisi del mercato delle opere pubbliche che nel 2013 si approfondisce ulteriormente, l’edilizia sostenibile mostra di muoversi in controtendenza e di essere una concreta opportunità per ridare slancio ad un comparto fondamentale per rilanciare occupazione e investimenti.
È quanto emerge, in estrema sintesi, dal rapporto “Il Partenariato Pubblico e Privato e l’edilizia sostenibile in Italia nel 2013”. Curato da Unioncamere, e realizzato in collaborazione con CRESME Europa Servizi – lo studio è stato presentato il 5 febbraio a Roma nel corso di un convegno organizzato da Unioncamere
Le difficoltà del PPP, dopo il crollo degli importi in gara del 2012 (-41%), persistono anche nel 2013 (-34%) e all’origine della frenata vi sono da un lato le difficoltà di accesso al credito, che hanno determinato il crollo del mercato delle grandi infrastrutture di importo unitario elevato, dall’altro permangono diverse criticità legate all’intero percorso decisionale, tecnico e realizzativo.
Parallelamente, nel 2013, al crollo del mercato delle grandi infrastrutture si contrappone una fase di crescita della domanda di interventi di importo medio-grande, trainato da interventi di riqualificazione urbana, con tassi di crescita degli importi in gara del 10% per l’intero mercato e superiori al 30% per le sole operazioni di PPP. Rientrano in questa fascia dimensionale il maggior numero di iniziative di PPP di riferimento per l’edilizia sostenibile.
Complessivamente nel 2013 le operazioni di PPP di riferimento per l’edilizia sostenibile sono 2.084 per un importo di 2,1 miliardi. Rispetto al 2012 questo mercato registra un bilancio complessivamente positivo: + 8% il numero di opportunità; +30% gli importi in gara.
Nella seconda parte del rapporto, oltre ad essere approfonditi i dati sul mercato del PPP di riferimento per l’edilizia sostenibile, sono descritte in modo esaustivo alcune tematiche legate all’edilizia sostenibile: gli interventi per l’efficienza e il risparmio energetico e la produzione di energie rinnovabili; il sistema di qualificazione delle imprese e delle professioni, che sta elaborando il Comitato di Filiera dell’Edilizia e dell’Abitare Sostenibile di Unionfiliere, e gli strumenti di certificazione ambientale attualmente operanti in Italia (Casa Clima, GBC Italia, SB100 e il Protocollo Itaca); la sperimentazione del costruire “sostenibile” nei programmi di housing sociale. Sono inoltre presentati 3 casi studio rappresentativi di come si coniugano sostenibilità edilizia e procedure di partenariato pubblico e privato. Le tre iniziative riguardano tre differenti tipologie di intervento: la riqualificazione edilizia di un edificio da destinare a Casa albergo residenza sociale a Torino; la riorganizzazione urbana di una porzione di città per realizzare il nuovo centro civico di Scandicci (Fi); il recupero urbanistico, ambientale e funzionale di un’area in disuso per realizzare un Polo espositivo fieristico e commerciale a Trapani.
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