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Rapporto annuale Efficienza energetica: i dati ENEA su Superecobonus e detrazioni fiscali

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Al CNEL, il 14 dicembre ENEA ha presentato i dati dell’11° Rapporto annuale sull’efficienza energetica e del 13° Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti.

I dati riferiscono di 23,7 miliardi di euro di investimenti attivati nel 2021 per effetto dei meccanismi di detrazione fiscale, di cui 7,5 con l’ecobonus e 16,2 con il superecobonus 110%.

Rapporto annuale sull’efficienza energetica 2022 – i dati su Ecobonus

Gli interventi incentivati dall’ecobonus sono pari a circa 5,5 milioni con un risparmio complessivo di oltre 21.600 GWh/anno, derivanti soprattutto da interventi parziali su singole unità immobiliari.

In termini di investimenti, nel 2021 sono stati mobilitati circa 7,5 miliardi di euro (+126% rispetto al 2020). Gli investimenti attivati a partire dal 2007 ammontano a circa 53 miliardi, di cui 31,2 miliardi dal 2014.

Locandina Evento ENEA di Presentazione del Rapporto Annuale sull’efficienza energetica

Cos’è il Rapporto annuale sull’efficienza energetica?

Il rapporto annuale sull’efficienza energetica si focalizza sulle ricadute tecnico-economiche per la transizione energetica, con una particolare attenzione alla dimensione sociale e agli strumenti per rendere più efficaci strategie e politiche, attraverso un processo di innovazione culturale nella gestione dell’energia a livello istituzionale e organizzativo.

ENEA: Investimenti in efficienza energetica nel 2021 in Italia

 Gli investimenti nel 2021 segnano un raddoppio rispetto al 2020, superando la soglia del milione (1,04 milioni), con un risparmio complessivo di 2.652 GWh/anno. Le voci:

  • 3,5 miliardi di euro per l’installazione di impianti di riscaldamento più efficienti
  • ,4 miliardi di euro per la sostituzione dei serramenti
  • 725 milioni sono stati investiti per l’isolamento termico dell’edificio
  • 513 milioni per le schermature solari
  • 164 milioni per la riqualificazione globale degli immobili.

Interventi energetici negli edifici nel 2021

  • oltre 680 mila richieste per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale
  • più di 210 mila per la sostituzione dei serramenti
  • 120 mila per l’installazione di schermature solari.

Rapporto annuale sull’efficienza energetica 2022 – i dati su Superecobonus 110%

I dati del superecobonus 110%evidenziano che

  • 95.718 cantieri aperti;
  •  16,2 miliardi di euro di investimenti ammessi.

In base alle ultime stime disponibili (al 30 novembre 2022), il numero di cantieri aperti è pari a circa 340 mila per un totale di oltre 58 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione.

Gli interventi hanno riguardato

  • per il 15% gli edifici condominiali;
    • per il 52,2% gli edifici costituiti da una singola unità immobiliare
    • per il 32,8% le unità immobiliari funzionalmente indipendenti presenti all’interno di edifici condominiali.

Gli investimenti connessi agli interventi,: il 47,9% riguarda i condomini, il 33,5% gli edifici unifamiliari e il 32,8% le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.

Cos’è il Superecobonus?

Il Bonus è previsto nel decreto legge 34/2020 “decreto rilancio” convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020 n.77, e prevede l’innalzamento al 110% dell’aliquota di detrazione fiscale per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per gli interventi di efficienza energetica che soddisfano i requisiti di cui al decreto 06/08/2020 e per gli interventi antisismici di cui ai commi da 1 -bis a 1 -septies dell’articolo 16 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63.

Maggiori info sulle pagine ENEA

PNIEC: Obiettivi europei al 2030, i dati dell’Italia

Dai dati ENEA emerge anche l’impegno dell’Italia nell’adempiere agli obblighi per il 2030 che derivano dal PNIEC.

Nel 2021, che segna un nuovo corso di monitoraggio (diverso da quelle 2014-2020 (stabilito dalla Direttiva comunitaria sull’Efficienza Energetica) e 2011-2020 (legato al Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica – PAEE 2017), l’Italia ha ottenuto un risultato sufficientemente in linea con il percorso tracciato dal PNIEC: circa 1,1 Mtep/anno rispetto agli attesi 1,26.

A questo risultato, spiega ENEA, hanno contribuito soprattutto il trend delle misure di detrazione fiscale (0,516 Mtep/anno al 2021, contro i 0,33 attesi), il Conto Termico (0,079 Mtep/anno contro i 0,07 attesi) e le misure previste dal Piano Transizione 4.0 che hanno generato 0,07 Mtep.

Cos’è il PNIEC?

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC) è lo strumento fondamentale per cambiare la politica energetica e ambientale del nostro Paese verso la decarbonizzazione.
Il Piano si struttura in cinque linee d’intervento, che si svilupperanno in maniera integrata: dalla decarbonizzazione all’efficienza e sicurezza energetica, passando attraverso lo sviluppo del mercato interno dell’energia, della ricerca, dell’innovazione e della competitività.

Maggiori info sulle pagine di ENEA

Per consultare il Piano ed i suoi obiettivi, vedi la pagina del MISE dedicata al PNIEC

Dati ENEA Superbonus, Ecobonus e Detrazioni fiscali – dichiarazioni

“La volatilità del mercato energetico e gli eventi geopolitici degli ultimi due anni hanno evidenziato le vulnerabilità dell’attuale mix energetico e posto in discussione la sicurezza energetica. In questo contesto,  l’efficienza energetica, assieme alle rinnovabili e ai gas rinnovabili ( biometano e idrogeno), rappresenta un fattore chiave per accelerare la transizione energetica e centrare gli obiettivi previsti dall’Accordo di Parigi sul clima e dalle politiche promosse dall’UE”…

“l’efficienza energetica svolge un ruolo decisivo per garantire la sicurezza energetica sia a lungo che a breve termine, riducendo la domanda complessiva di energia e la dipendenza dalle importazioni di petrolio, gas e carbone”.

Presidente dell’ENEA, Gilberto Dialuce

“La performance delle detrazioni rappresenta un dato incoraggiante in termini di riduzione strutturale della domanda energetica, anche in chiave di contrasto alla povertà energetica, che risulta in aumento rispetto al 2020”

“Per ottenere risultati su questo fronte siamo chiamati a sviluppare giusti meccanismi finanziari per rendere l’efficienza energetica più appetibile all’intera filiera e la costruzione di una cultura del cambiamento e della responsabilità, al fine di generare comportamenti che possano affiancare le azioni tecnologiche di efficienza energetica”.

Direttrice del Dipartimento Efficienza energetica dell’ENEA, Ilaria Bertini.

Efficienza energetica: i numeri del Rapporto annuale di ENEA 2019

Oltre 42 miliardi di investimenti per interventi di riqualificazione energetica, di cui 3,5 miliardi solo nel 2019, con un risparmio complessivo di circa 17.700 GWh/anno, di cui poco più di 1.250 GWh/anno nel 2019. È questo in estrema sintesi il bilancio di 13 anni di ecobonus, il meccanismo per incentivare l’efficienza energetica negli usi finali introdotto nel 2007.

Grazie a questa detrazione fiscale e ad altre tipologie di incentivo, inoltre, nel 2019 sono stati ottenuti risparmi per 250 milioni di euro sulla bolletta energetica nazionale e una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre 2,9 milioni di tonnellate.
Sono questi i dati principali che emergono dal 9° “Rapporto annuale sull’efficienza energetica” e dall’11° “Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti”, entrambi elaborati dall’ENEA e presentati oggi in un webinar al quale hanno partecipato, tra gli altri, il ministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Riccardo Fraccaro, l’amministratore delegato del GSE, Roberto Moneta, e il presidente dell’ENEA, Federico Testa.

ENEA: Rapporto annuale sull’efficienza energetica, al 2019 centrato l’obiettivo di risparmio energetico

I due rapporti evidenziano risultati molto positivi nel 2019 anche per altre tipologie di incentivo: il conto termico, destinato principalmente a iniziative per l’efficienza e per le rinnovabili nella PA, ha registrato un balzo in avanti del 68% rispetto al periodo 2013-2018 con 114 mila richieste totali e un incremento del 29% rispetto al 2018 delle incentivazioni ottenute con un totale pari a 433 milioni di euro; i certificati bianchi, volti ad incentivare l’efficienza nelle imprese, hanno consentito di risparmiare oltre 3,1 Mtep/anno dal 2011. Al 2019 l’obiettivo di risparmio energetico, indicato dal Piano d’Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica e dalla Strategia Energetica Nazionale, è stato centrato al 77,2%: a livello settoriale, il residenziale ha già superato il target indicato, l’industria è ben oltre la metà del percorso (61,9%), i trasporti hanno superato la metà dell’obiettivo (50,4%), mentre il terziario, PA compresa, è a meno di un terzo dal target (29,4%). Tra gli strumenti che hanno consentito il raggiungimento di questi risultati figurano anche le diagnosi energetiche, fondamentali per ottimizzare gli interventi di efficienza energetica nelle imprese. A dicembre 2019 sono state presentate circa 11.200 diagnosi: se fossero realizzati gli interventi individuati, si otterrebbe un risparmio totale di 3,7 Mtep/anno, ripartiti soprattutto in minori consumi elettrici (29%), termici (7%) e di carburante (30%).

Federico Testa l’efficienza energetica è una leva efficace anche per crescita e occupazione

“I risultati che presentiamo oggi evidenziano che l’efficienza energetica è una leva efficace per risparmiare energia, ridurre le bollette, contrastare le emissioni inquinanti, ma anche per la crescita e l’occupazione. In questa fase di ripartenza post-Covid dobbiamo saper cogliere al meglio queste opportunità e iniziative come il superbonus che vanno nella giusta direzione”, ha dichiarato il presidente dell’ENEA Federico Testa. “Ampliare il raggio di azione degli interventi consentirà di amplificare le ricadute dell’efficienza e creare una filiera nazionale della ‘white economy’, rilanciando comparti strategici come l’edilizia e la produzione di beni e servizi”, ha aggiunto Testa, “ENEA, anche come Agenzia nazionale per l’efficienza energetica, è impegnata a 360 gradi in questa sfida che comprende la rigenerazione urbana, la riqualificazione degli immobili più degradati e il contrasto alla povertà energetica, una nuova forma di povertà e rischio sociale che, purtroppo, riguarda un numero sempre maggiore di famiglie”, ha concluso Testa.

Come stimare la povertà energetica in Italia?

Per stimare il fenomeno della povertà energetica in Italia, ENEA ha adottato uno strumento ispirato alla misura LIHC (Low Income – High Costs), impiegata dal Governo britannico, che ha consentito di evidenziare il legame significativo tra la povertà energetica e la situazione economica delle famiglie: anche le politiche per l’efficienza energetica possono rappresentare una risposta concreta al problema, soprattutto per quanto riguarda l’efficientamento energetico degli immobili, strumento chiave per il contrasto a lungo termine del fenomeno e leva strategica con forti ricadute sociali, economiche, ambientali e occupazionali.

I numeri dell’ecobonus 2019

Dai dati sull’ecobonus 2019, emerge che lo scorso anno le famiglie italiane hanno effettuato oltre 395 mila interventi di efficienza energetica, prevalentemente per sostituire i serramenti (1,3 miliardi di spesa), installare caldaie a condensazione e pompe di calore per il riscaldamento invernale (circa 1 miliardo di euro), coibentare solai e pareti (oltre 650 milioni), la riqualificazione globale degli immobili (231 milioni) e le schermature solari (133 milioni). Sempre nel 2019, attraverso il bonus casa (detrazione al 50%) sono stati effettuati circa 600 mila interventi con un risparmio complessivo che supera gli 840 GWh/anno. Tali interventi assumono maggior peso se si tiene conto che in Europa il patrimonio edilizio è responsabile di circa il 40% dei consumi complessivi di energia e del 36% delle emissioni di gas serra.

Edifici di nuova costruzione: il tasso di rinnovo annuale del patrimonio edilizio dovrà raddoppiare

Dal punto di vista dell’innovazione tecnologica negli ultimi anni sono stati compiuti importanti progressi: gli edifici di nuova costruzione tendono a consumare circa la metà di energia rispetto agli immobili realizzati alla fine degli anni ’90; tuttavia, secondo le proiezioni al 2050, il 75% degli edifici sarà ancora scarsamente efficiente. Affinché l’Unione europea raggiunga gli obiettivi di neutralità delle emissioni di carbonio, efficienza energetica e fonti rinnovabili, il tasso di rinnovo annuale del patrimonio edilizio dovrà raddoppiare rispetto all’attuale forbice compresa tra lo 0,4 e l’1,2% nei diversi Stati membri. Questo cambiamento di paradigma si incrocia con le dinamiche abitative seguite alla crisi del COVID-19 che implicano una vera e propria riprogettazione degli spazi all’interno delle abitazioni e dei luoghi di lavoro, all’insegna di efficienza energetica, sostenibilità ambientale, salute e benessere.

Redazione InSic

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell'ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore